Il grande discorso sui fondamenti della presenza mentale
Mahasatipatthanasuttanta
(Digha Nikaya, 22)


PRIMA PARTE


Così ho udito. Un tempo il Beato soggiornava presso i Kuru, in un loro borgo chiamato Kammassadhamma.
Fu lì che il Beato parlò ai monaci: "O monaci".
"Signore", risposero i monaci al Beato. Il Beato disse queste parole:

"Questa è la via, o monaci, l'unico sentiero per la purificazione degli esseri, per la vittoria sulla pena e sul lamento, per la distruzione del disagio e dell'angoscia, per raggiungere l'ottuplice metodo, per la realizzazione del nibbana: esso consiste nei quattro fondamenti della presenza mentale.

Quali sono questi quattro fondamenti?
Qui, o monaci, in questo insegnamento, egli dimora praticando la contemplazione del corpo nel corpo, strenuo, con piena comprensione e consapevolezza, avendo rimosso la cupidigia e l'angoscia nei riguardi del mondo.

Egli dimora praticando la contemplazione della sensazione nelle sensazioni, , strenuo, con piena comprensione e consapevolezza, avendo rimosso la cupidigia e l'angoscia nei riguardi del mondo.

Egli dimora praticando la contemplazione della mente nella mente, strenuo, con piena comprensione e consapevolezza, avendo rimosso la cupidigia e l'angoscia nei riguardi del mondo.

Egli dimora praticando la contemplazione dell'oggetto mentale negli oggetti mentali, strenuo, con piena comprensione e consapevolezza, avendo rimosso la cupidigia e l'angoscia nei riguardi del mondo.

LA CONTEMPLAZIONE DEL CORPO

Consapevolezza del respiro

E, o monaci, in che modo uno dimora praticando la contemplazione del corpo nel corpo?

Qui, o monaci, in quest'insegnamento, egli, recatosi in una foresta, ai piedi di un albero in un luogo isolato, siede incrociando le gambe, mantenendo il corpo eretto e applicando la consapevolezza sul volto.
Consapevole e gli inspira, consapevole egli espira. Quando inspira lungamente egli sa ' io inspiro lungamente ', quando espira lungamente egli sa ' io espiro lungamente ', quando inspira brevemente egli sa ' io inspiro brevemente ', quando espira brevemente egli sa ' io espiro brevemente '.

Egli così si esercita ' io inspirerò essendo conscio dell'intera estensione delle inspirazioni, io espirerò essendo conscio dell'intera estensione delle espirazioni '. Egli così si esercita ' io inspirerò calmando l'attività corporea dell'inspirazione, io espirerò calmando l'attività corporea dell'espirazione '.

Così come, o monaci un abile vasaio col suo apprendista, quando gira lungamente la ruota, sa ' sto girando lungamente la ruota ', oppure quando gira brevemente la ruota sa ' sto girando brevemente la ruota ', così, o monaci, quando uno inspira lungamente egli sa ' io inspiro lungamente ', quando espira lungamente egli sa ' io espiro lungamente ', quando inspira brevemente egli sa ' io inspiro brevemente ', quando espira brevemente egli sa ' io espiro brevemente '.

Egli così si esercita ' io inspirerò essendo conscio dell'intera estensione delle inspirazioni, io espirerò essendo conscio dell'intera estensione delle espirazioni '. Egli così si esercita ' io inspirerò calmando l'attività corporea dell'inspirazione, io espirerò calmando l'attività corporea dell'espirazione '.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione del corpo nel corpo, dimora praticando esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo, e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo. Egli dimora contemplando i fattori della nascita nel corpo, dimora contemplando i fattori della dissoluzione nel corpo, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione nel corpo.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un corpo ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione del corpo nel corpo.


Consapevolezza delle posizioni del corpo

Inoltre, o monaci, quando cammina egli sa ' sto camminando ', quando è immobile in piedi sa ' sto immobile in piedi ', quando sta seduto sa ' sto seduto ', quando giace sa ' sto giacendo '. Egli è consapevole del suo corpo, in qualsiasi posizione si trovi.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione del corpo nel corpo, dimora praticando esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo, e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo. Egli dimora contemplando i fattori della nascita nel corpo, dimora contemplando i fattori della dissoluzione nel corpo, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione nel corpo.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un corpo ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione del corpo nel corpo.

Consapevolezza delle azioni e delle funzioni corporali

inoltre, o monaci egli è pienamente consapevole di ciò che sta facendo, quando va e quando viene, quando guarda avanti e quando guarda indietro, quando piega e quando distende i suoi arti, quando indossa gli abiti e porta la ciotola dell'elemosina, quando mangia, beve, mastica ed assapora il cibo, quando defeca e quando orina, quando cammina, rimane immobile in piedi, si siede, dorme, si sveglia, parla o rimane in silenzio: in tutti questi momenti egli è pienamente consapevole di ciò che sta facendo.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione del corpo nel corpo, dimora praticando esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo, e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo. Egli dimora contemplando i fattori della nascita nel corpo, dimora contemplando i fattori della dissoluzione nel corpo, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione nel corpo.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un corpo ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione del corpo nel corpo.

Consapevolezza delle parti del corpo

inoltre, o monaci, egli prende in attento esame proprio questo corpo, dalla pianta dei piedi verso l'alto e dalla cima della testa verso il basso, racchiuso come nell'involucro della pelle e pieno di varie impurità: ' in questo corpo si sono capelli, peli, punge, denti, pelle, carne, nervi, ossa, midollo, reni, cuore, fegato, diaframma, milza, polmoni, mesenterio, intestino, stomaco, feci, bile, flemma, pus, sangue, sudore, grasso, lacrime, sebo, saliva, muco, liquido sinoviale, urina '.

Come, o monaci, se vi fosse un sacco avente due aperture, colmo di vari tipi di granaglie, cioè riso,
risone, ceci, fagioli bianchi, sesamo, riso brillato, ed un uomo di buona vista, aprendolo, così esaminasse: ' questo è riso, questo è risone, questi sono ceci, fagioli bianchi, semi di sesamo, riso brillato ',
allo stesso modo, o monaci, gli prende le attento esame proprio questo corpo, dalla pianta dei piedi verso l'alto e dalla cima della testa verso il basso, racchiuso come nell'involucro della pelle e pieno di varie impurità:
' in questo corpo si sono capelli, peli, punge, denti, pelle, carne, nervi, ossa, midollo, reni, cuore, fegato, diaframma, milza, polmoni, mesenterio, intestino, stomaco, feci, bile, flemma, pus, sangue, sudore, grasso, lacrime, sebo, saliva, muco, liquido sinoviale, urina '.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione del corpo nel corpo, dimora praticando esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo, e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo. Egli dimora contemplando i fattori della nascita nel corpo, dimora contemplando i fattori della dissoluzione nel corpo, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione nel corpo.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un corpo ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione del corpo nel corpo.


Consapevolezza degli elementi

Inoltre, o monaci, in qualsiasi posizione si trovi il suo corpo, egli prende in attento esame gli elementi che lo compongono: ' in questo corpo sono presenti l'elemento terra, l'elemento acqua, l'elemento fuoco e l'elemento aria '.

Come se, o monaci, un abile macellaio col suo apprendista dopo aver ucciso la vacca fosse seduto, intenta selezionarla in varie parti, alla congiunzione di quattro grandi vie, in modo analogo, o monaci, egli prende in attento esame gli elementi che compongono il proprio corpo, in qualsiasi posizione esso sia: ' in questo corpo sono presenti l'elemento terra, l'elemento acqua, l'elemento fuoco e l'elemento aria '.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione del corpo nel corpo, dimora praticando esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo, e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo. Egli dimora contemplando i fattori della nascita nel corpo, dimora contemplando i fattori della dissoluzione nel corpo, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione nel corpo.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un corpo ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione del corpo nel corpo.

Le nove contemplazioni nel cimitero

Inoltre, o monaci, come se fosse intento ad osservare un corpo deposto da uno, due o tre giorni in un campo di cremazione, gonfio, livido, putrefatto, egli si raccoglie sul suo corpo ed osserva: ' questo corpo, in verità, è soggetto a siffatta legge naturale, subirà tale processo e non potrà sottrarsi adesso '.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione del corpo nel corpo, dimora praticando esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo, e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo. Egli dimora contemplando i fattori della nascita nel corpo, dimora contemplando i fattori della dissoluzione nel corpo, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione nel corpo.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un corpo ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione del corpo nel corpo.

Inoltre, o monaci, come se egli fosse intento ad osservare un corpo deposto da uno, due o tre giorni in un campo di cremazione, divorato da corvi, poiane, avvoltoi, cani, sciacalli e da varie specie di animali, egli si raccoglie sul suo corpo ed osserva:
' questo corpo in verità, è soggetto a siffatta legge naturale, subirà tale processo e non potrà sottrarsi adesso '.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione del corpo nel corpo, dimora praticando esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo, e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo. Egli dimora contemplando i fattori della nascita nel corpo, dimora contemplando i fattori della dissoluzione nel corpo, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione nel corpo.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un corpo ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione del corpo nel corpo.

Inoltre, o monaci, come se egli fosse intento ad osservare un corpo deposto in un campo di cremazione, ridotto ad uno scheletro con brandelli di carne sanguinolenta e tenute insieme dei tendini, oppure ridotto ad uno scheletro senza più carne, sanguinolento e tenuto insieme solo dai tendini, oppure ridotto ad uno scheletro sul quale carne e sangue sono ormai dissolti ma che è ancora tenuto insieme dei tendini, oppure ridotto ad un insieme di ossa non più tenuto insieme dai tendini, sparse in ogni direzione - qua un osso della mano, là un osso del piede, della gamba, della coscia, dell'anca, una costola, uno sterno, un omero, una clavicola, un atlante, una mandibola, denti e frammenti di cranio - egli si raccoglie sul suo corpo ed osserva: ' questo corpo in verità, è soggetto a siffatta legge naturale, subirà tale processo e non potrà sottrarsi adesso '.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione del corpo nel corpo, dimora praticando esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo, e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo. Egli dimora contemplando i fattori della nascita nel corpo, dimora contemplando i fattori della dissoluzione nel corpo, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione nel corpo.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un corpo ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione del corpo nel corpo.

Inoltre, o monaci, come se egli fosse intento ad osservare un corpo deposto in un campo di cremazione, di cui rimangono ormai solo le ossa, bianche come il colore delle conchiglie, oppure come se egli fosse intento ad osservare un corpo deposto in un campo di cremazione, ridotto d'un mucchietto di ossa abbandonato lì da oltre un anno, oppure come se egli fosse intento d'osservare un corpo deposto in un campo di cremazione, ridotto addosso tutte fatte e polverizzate, egli si raccogliesse sul suo corpo ed osserva:
' questo corpo in verità, è soggetto a siffatta legge naturale, subirà tale processo e non potrà sottrarsi adesso '.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione del corpo nel corpo, dimora praticando esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo, e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione del corpo nel corpo. Egli dimora contemplando i fattori della nascita nel corpo, dimora contemplando i fattori della dissoluzione nel corpo, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione nel corpo.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un corpo ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione del corpo nel corpo.

LA CONTEMPLAZIONE DELLE SENSAZIONI

E, o monaci, in che modo uno dimora praticando la contemplazione delle sensazioni nelle sensazioni?

Qui, o monaci, in questo insegnamento, quando prova una sensazione piacevole egli sa ' io provo una sensazione piacevole ' , quando prova una sensazione dolorosa egli sa ' io provo una sensazione dolorosa ' , quando prova una sensazione né piacevole né dolorosa egli sa ' io provo una sensazione né piacevole né dolorosa '.

Quando prova una sensazione piacevole mondana, egli sa ' io provo una sensazione piacevole mondana ',
quando prova una sensazione piacevole non mondana, egli sa ' io provo una sensazione piacevole non mondana ', quando prova una sensazione dolorosa mondana egli sa ' io provo una sensazione dolorosa mondana ',
quando prova una sensazione dolorosa non mondana egli sa ' io provo una sensazione dolorosa non mondana ',
quando prova una sensazione né piacevole né dolorosa mondana egli sa ' io provo una sensazione né piacevole né dolorosa mondana ',
quando prova una sensazione né piacevole né dolorosa non mondana egli sa ' io provo una sensazione né piacevole di dolorosa non mondana '.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione delle sensazioni nelle sensazioni, dimora praticando esteriormente la contemplazione delle sensazioni nelle sensazioni e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione delle sensazioni nelle sensazioni. Egli dimora contemplando i fattori della nascita nelle sensazioni, dimora contemplando i fattori della dissoluzione nelle sensazioni, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione nelle sensazioni.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste una sensazione ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione delle sensazioni nelle sensazioni.

LA CONTEMPLAZIONE DELLA MENTE

E, o monaci, in che modo uno dimora praticando la contemplazione della mente nella mente?

Qui o monaci in questo insegnamento, quando la mente pervasa dal desiderio, egli sa ' la mente è pervasa dal desiderio ',
quando la mente è priva di desiderio, egli sa ' la mente è priva di desiderio ',
quando la mente è pervasa dalla avversione, egli sa ' la mente è pervasa dalla versione ',
quando la mente è priva di avversione, egli sa ' la mente è priva di avversione ',
quando la mente è pervasa di confusione, egli sa ' la mente è pervasa di confusione ',
quando la mente è priva di confusione egli sa ' la mente è priva di confusione ',
quando la mente è contratta egli sa ' la mente è contratta ', quando la mente è distratta, egli sa ' la mente è distratta ',
quando la mente è esaltata, egli sa ' la mente è esaltata ', quando la mente non è esaltata, egli sa ' la mente non è esaltata ',
quando la mente può raggiungere livelli più elevati, egli sa ' la mente può raggiungere livelli più elevati ',
quando la mente non ha più livelli a lei superiori, egli sa ' la mente non ha più livelli a lei superiori ',
quando la mente è concentrata, egli sa ' la mente è concentrata ',
quando la mente è liberata, egli sa ' la mente è liberata ',
quando la mente non è liberata, egli sa ' la mente non è liberata '.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione della mente nella mente, dimora praticando esteriormente la contemplazione della mente nella mente e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione della mente nella mente. Egli dimora contemplando i fattori della nascita nella mente, dimora contemplando i fattori della dissoluzione nella mente, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione nella mente.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste una mente ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione della mente nella mente.


CONTEMPLAZIONE DEGLI OGGETTI MENTALI

I cinque ostacoli

E, o monaci, in che modo uno dimora praticando la contemplazione dell'oggetto mentale e gli oggetti mentali?

Qui, o monaci, in questo insegnamento, uno dimora praticando la contemplazione dell'oggetto mentale negli oggetti mentali in riferimento ai cinque ostacoli.
Che, o monaci, in che modo, uno dimora praticando la contemplazione dell'oggetto mentale negli oggetti mentali in riferimento ai cinque ostacoli?

Qui, o monaci, in questo insegnamento, quando in lui è presente il desiderio sensuale, egli sa ' in me c'è desiderio sensuale ',
quando in lui non c'è desiderio sensuale, egli sa ' in me non c'è desiderio sensuale '.
E, così, quando il desiderio sensuale, non ancora sorto, inizia svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così,
quando il desiderio sensuale, già sorto, inizia ad essere abbandonato, egli ne è consapevole; e, così, quando il desiderio sensuale che è stato abbandonato non sorge nuovamente nel futuro, egli ne è consapevole.

Quando lui è presente la malizia, egli sa ' in me è presente la malizia ', quando in lui non è presente la malizia, egli sa ' in me non c'è malizia '. E, così, quando la malizia, non ancora sorta, inizia a svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando la malizia, già sorta, inizia ad essere abbandonata, egli ne è consapevole; e così, quando la malizia che è stata abbandonata non sorge nuovamente nel futuro, egli ne è consapevole.

Quando in lui sono presenti il torpore e l'indolenza, egli sa ' in me c'è torpore e l'indolenza ', quando il lui non sono presenti il torpore e l'indolenza egli sa ' in me non c'è torpore né l'indolenza '.
E, così, quando il torpore e l'indolenza, non ancora sorti, iniziano a svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così,
quando torpore e l'indolenza, già sorti, iniziano ad essere abbandonati, egli ne è consapevole; e, così, quando torpore e l'indolenza che sono stati abbandonati non sorgono nuovamente nel futuro, egli ne è consapevole.

Quando il lui sono presenti l'agitazione e l'ansia, egli sa ' in me c'è agitazione ed ansia ', quando il lui non sono presenti l'agitazione e l'ansia, egli sa ' in me non c'è agitazione né ansia '.
E, così, quando l'agitazione e l'ansia non ancora sorte, iniziano a svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così,
quando l'agitazione e l'ansia, già sorte, iniziano ad essere abbandonate, egli ne è consapevole; e, così, quando l'agitazione all'ansia che sono state abbandonate e non sorgono nuovamente nel futuro, egli ne è consapevole.

Quando il lui è presente il dubbio, egli sa ' in me c'è dubbio ', quando il lui non è presente il dubbio, egli sa ' in me non c'è dubbio '. E, così quando il dubbio, non ancora sorto, inizia a svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando il dubbio, già sorto, inizia ad essere abbandonato, egli ne è consapevole; e, così, quando il dubbio che è stato abbandonato non sorge nuovamente nel futuro, egli ne è consapevole.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali, dimora praticando esteriormente la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali. Egli dimora contemplando i fattori della nascita negli oggetti mentali, dimora contemplando i fattori della dissoluzione negli oggetti mentali, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione negli oggetti mentali.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un oggetto mentale ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali in riferimento ai cinque ostacoli.

I cinque aggregati dell'appropriazione

Inoltre, o monaci, uno dimora praticando la contemplazione dell'oggetto mentale negli oggetti mentali in riferimento ai cinque aggregati dell'appropriazione.
E, o monaci, in che modo uno dimora praticando la contemplazione dell'oggetto mentale negli oggetti mentali in riferimento ai cinque aggregati dell'appropriazione?

Qui, o monaci, in questo insegnamento, uno pensa ' tale è la forma, tale è l'origine della forma, tale è il dissolvimento della forma '; ' tale è la sensazione, tale è l'origine della sensazione, tale è il dissolvimento della sensazione ' ; ' tale è la percezione, tale è l'origine della percezione, tale è il dissolvimento della percezione '; ' tali sono le formazioni mentali, tale è l'origine delle formazioni mentali, tale è il dissolvimento delle formazioni mentali '; ' tale è la coscienza, tale è l'origine della coscienza, tale è il dissolvimento della coscienza '.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali, dimora praticando esteriormente la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali. Egli dimora contemplando i fattori della nascita negli oggetti mentali, dimora contemplando i fattori della dissoluzione negli oggetti mentali, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione negli oggetti mentali.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un oggetto mentale ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali in riferimento ai cinque aggregati dell'appropriazione.

Le sei basi interne e le sei basi esterne dei sensi

Inoltre, o monaci, uno dimora praticando la contemplazione dell'oggetto mentale negli oggetti mentali in riferimento alle sei basi interne e alle sei basi esterne.
E, o monaci, in che modo uno dimora praticando la contemplazione dell'oggetto mentale negli oggetti mentali in riferimento alle sei basi interne e alle sei basi esterne?

Qui, o monaci, in questo insegnamento, uno conosce l'occhio, conosce le forme visibili e conosce quel legame che si sviluppa in dipendenza da ambedue. E, così, quando il legame, non ancora sorto, inizia a svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così,
quando il legame, già sorto, inizia ad essere abbandonato, egli ne è consapevole; e, così, quando il legame che è stato abbandonato non sorge nuovamente nel futuro, egli ne è consapevole.

Uno, inoltre, conosce l'orecchio, conosce i suoni e conosce quel legame che si sviluppa in dipendenza da ambedue. E, così, quando il legame, non ancora sorto, inizia a svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando il legame, già sorto, inizia ad essere abbandonato, egli ne è consapevole; e, così, quando il legame che è stato abbandonato non sorge nuovamente nel futuro, egli ne è consapevole.

Uno, inoltre, conosce il naso, conosce gli odori e conosce quel legame che si sviluppa in dipendenza da ambedue. E, così, quando il legame, non ancora sorto, inizia a svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando il legame, già sorto, inizia ad essere abbandonato, egli ne è consapevole; e, così, quando il legame che è stato abbandonato non sorge nuovamente nel futuro, egli ne è consapevole.

Uno, inoltre, conosce la lingua, conosce sapori, e conosce quel legame che si sviluppa in dipendenza da ambedue. E, così, quando il legame, non ancora sorto, inizia a svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando il legame, già sorto, inizia ad essere abbandonato, egli ne è consapevole; e, così, quando il legame che è stato abbandonato non sorge nuovamente nel futuro, egli ne è consapevole.

Uno, inoltre, conosce il corpo, conosce gli oggetti tattili e conosce quel legame che si sviluppa in dipendenza da ambedue. E, così, quando il legame, non ancora sorto, inizia a svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando il legame, già sorto, inizia ad essere abbandonato, egli ne è consapevole; e, così, quando il legame che è stato abbandonato non sorge nuovamente nel futuro, egli ne è consapevole.

Uno, inoltre, conosce la mente, conosce di oggetti mentali e conosce quel legame che si sviluppa in dipendenza da ambedue. E, così, quando il legame, non ancora sorto, inizia a svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando il legame, già sorto, inizia ad essere abbandonato, egli ne è consapevole; e, così, quando il legame che è stato abbandonato non sorge nuovamente nel futuro, egli ne è consapevole.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali, dimora praticando esteriormente la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali. Egli dimora contemplando i fattori della nascita negli oggetti mentali, dimora contemplando i fattori della dissoluzione negli oggetti mentali, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione negli oggetti mentali.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un oggetto mentale ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali in riferimento alle sei basi interne e alle sei basi esterne.

I sette fattori del risveglio

Inoltre, o monaci, uno dimora praticando la contemplazione dell'oggetto mentale di oggetti mentali in riferimento ai sette fattori del risveglio.
E, o monaci, in che modo uno dimora praticando la contemplazione dell'oggetto mentale di oggetti mentali in riferimento ai sette fattori del risveglio?

Qui, o monaci, in questo insegnamento, quando il lui è presente il fattore del risveglio della presenza mentale (sati), egli sa ' in me c'è il fattore del risveglio della presenza mentale ', quando il lui non è presente il fattore del risveglio della presenza mentale, egli sa ' in me non c'è il fattore del risveglio della presenza mentale '. E, così, quando il fattore d'ordini rassegnerà lettore viene restituito Stefania e depresso. Un grande ermellino del risveglio della presenza mentale, non ancora sorto, inizia svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando il fattore del risveglio della presenza mentale, già sorto, è condotto a compimento grazie alla pratica meditativa, egli ne è consapevole.
E delle sue

Qui, o monaci, in questo insegnamento, quando il lui è presente il fattore del risveglio dell'investigazione dei fenomeni fisici in mentali (dhammavicaya), egli sa ' in me c'è il fattore del risveglio dell'investigazione dei fenomeni ', quando il lui non è presente il fattore del risveglio dell'investigazione dei fenomeni, egli sa ' in me non c'è il fattore del risveglio dell'investigazione dei fenomeni '. E, così, quando fattore del risveglio dell'investigazione dei fenomeni, non ancora sorto, inizia svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando il fattore del risveglio dell'investigazione dei fenomeni, già sorto, è condotto a compimento grazie alla pratica meditativa, egli ne è consapevole.

Qui, o monaci, in questo insegnamento, quando in lui è presente il fattore del risveglio dell'energia (viriya), egli sa ' in me c'è il fattore del risveglio dell'energia ', quando il lui non è presente il fattore del risveglio dell'energia, egli sa ' in me non c'è il fattore del risveglio dell'energia '. E, così, quando fattore del risveglio dell'energia, non ancora sorto, inizia svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando fattore del risveglio dell'energia, già sorto, è condotto a compimento grazie alla pratica meditativa, egli ne è consapevole.

Qui, o monaci, in questo insegnamento, quando il lui è presente il fattore del risveglio della gioia (piti), egli sa ' in me c'è il fattore del risveglio della gioia ', quando il lui non è presente il fattore del risveglio della gioia, egli sa ' in me non c'è il fattore del risveglio della gioia '. E, così, quando il fattore del risveglio della gioia, non ancora sorto, inizia svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando fattore del risveglio della gioia, già sorto, è condotto a compimento grazie alla pratica meditativa, egli ne è consapevole.

Qui, o monaci, in questo insegnamento, quando il lui è presente il fattore del risveglio della serenità (passaddhi), egli sa ' in me c'è il fattore del risveglio della serenità ', quando il lui non è presente il fattore del risveglio della serenità, egli sa ' in me non c'è il fattore del risveglio della serenità '. E, così, quando il fattore del risveglio della serenità, non ancora sorto, inizia svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando fattore del risveglio della serenità, già sorto, è condotto a compimento grazie alla pratica meditativa, egli ne è consapevole.

Qui, o monaci, in questo insegnamento, quando il lui è presente il fattore del risveglio della concentrazione (samadhi), egli sa ' in me c'è il fattore del risveglio della concentrazione ', quando il lui non è presente il fattore del risveglio della concentrazione, egli sa ' in me non c'è il fattore del risveglio della concentrazione '. E, così, quando il fattore del risveglio della concentrazione, non ancora sorto, inizia svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando fattore del risveglio della concentrazione, già sorto, è condotto a compimento grazie alla pratica meditativa, egli ne è consapevole.

Qui, o monaci, in questo insegnamento, quando il lui è presente il fattore del risveglio dell'equanimità (upekkha), egli sa ' in me c'è il fattore del risveglio dell'equanimità ', quando il lui non è presente il fattore del risveglio dell'equanimità, egli sa ' in me non c'è il fattore del risveglio dell'equanimità '. E, così, quando il fattore del risveglio dell'equanimità, non ancora sorto, inizia svilupparsi, egli ne è consapevole; e, così, quando fattore del risveglio dell'equanimità, già sorto, è condotto a compimento grazie alla pratica meditativa, egli ne è consapevole.

Così egli dimora praticando interiormente la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali, dimora praticando esteriormente la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali e dimora praticando sia interiormente sia esteriormente la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali. Egli dimora contemplando i fattori della nascita negli oggetti mentali, dimora contemplando i fattori della dissoluzione negli oggetti mentali, dimora contemplando i fattori della nascita e della dissoluzione negli oggetti mentali.

In lui è presente la consapevolezza del fatto che ' esiste un oggetto mentale ', fino a giungere alla mera conoscenza e piena presenza mentale. Egli dimora libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, egli dimora praticando la contemplazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali in riferimento ai sette fattori del risveglio.

 

 

 

 

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