Il discorso di Mahacunda
Mahacundasutta
(Anguttara Nikaya 6.5.4)

 


Così ho udito. Una volta il venerabile Mahacunda soggiornava presso Sahajati, nel paese dei Ceti.
Ivi, il venerabile Mahacunda si rivolse così ai monaci: "amici monaci! ".
In monaci risposero al venerabile Mahacunda: "amico!".
Egli, allora, così disse:

"Qui, o amici, i monaci che sono versati nella spiegazione e dell'interpretazione del Dharma, biasimano in monaci contemplativi: ' costoro praticano la contemplazione, continuamente e non in maniera, e si vantano dicendo ' noi siamo contemplativi, noi siamo contemplativi! '. Ma, di grazia, cosa contemplano, perché contemplano, come contemplano?

In tal modo, i monaci che sono versati nella spiegazione e dell'interpretazione del Dharma non sono sereni e neanche i contemplativi trovano pace: così tutti costoro non sono dediti al bene delle genti, al bene e alla felicità dei deva e degli uomini.

Qui inoltre, o amici, i monaci che praticano la contemplazione biasimano i monaci che sono versati nella spiegazione e nell'interpretazione del Dharma: ' costoro si vantano dicendo ' noi siamo versati nella spiegazione e nell'interpretazione del Dharma, noi siamo versati nella spiegazione e nell'interpretazione del Dharma! '.

Ma in realtà costoro sono agitati, arroganti, inquieti, parabolosi, verbosi, privi di presenza mentale, di profonda conoscenza e concentrazione, hanno la mente confusa e i sensi non controllati. Ma, di grazia, cosa veramente spiegano che interpretano del Dharma, perché spiegano che interpretano il Dharma, come spiegano che interpretano il Dharma? '.

In tal modo, si monaci contemplativi non sono sereni e neanche coloro che sono versati nella spiegazione dell'interpretazione del Dharma trovano pace: così tutti costoro non sono dediti al bene delle genti, al bene e alla felicità dei deva e degli uomini.

Qui, o amici, i monaci che sono versati nella spiegazione e nell'interpretazione del Dharma hanno parole di apprezzamento solo per i monaci che, come loro, sono versati nella spiegazione nell'interpretazione del Dharma e non per i monaci contemplativi.

In tal modo, i monaci che sono versati nella spiegazione nell'interpretazione del Dharma non sono sereni e neanche i contemplativi trovano pace: così tutti costoro non sono dediti al bene delle genti, al bene e alla felicità dei deva e degli uomini.

Qui, o amici, i monaci contemplativi hanno parole di apprezzamento solo per i monaci che, come loro, sono contemplativi e non per i monaci che sono versati nella spiegazione e nell'interpretazione del Dharma.
In tal modo, i monaci contemplativi non sono sereni e neanche quelli che sono versati nella spiegazione e nell'interpretazione del Dharma trovano pace: così tutti costoro non sono dediti al bene delle genti, al bene e alla felicità dei deva e degli uomini.

Perciò, o amici, così dovete imparare a pensare:
' pur essendo versati nella spiegazione nell'interpretazione del Dharma, noi abbiamo parole di apprezzamento per i monaci contemplativi '.

Questo, o amici, è quanto si deve imparare a pensare. E perché?
Ma perché, un amici, straordinarie e rare sono in questo mondo le persone che sono state in grado di entrare in contatto con la realtà immortale!

Perciò, o amici, così dovete imparare a pensare:
' pur praticando più di ogni altra cosa la contemplazione, noi abbiamo parole di apprezzamento per i monaci che sono versati nella spiegazione nell'interpretazione del Dharma '.

Questo, o amici, è quanto si deve imparare a pensare. E perché?
Ma perché, o amici, straordinarie e rare sono in questo mondo le persone che sono stati in grado di vedere e comprendere il senso profondo della dottrina!"

 

 

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