Roma,16.5.1979

Al Sig.Ministro per la Pubblica Istruzione

al Sig. Provveditore agli Studi -Roma

al Sig.Preside dell'I.T.C. "Luzzatti -Palestriria

al Si g. Sergretario -Economico dell' I.T.C. Luzzatti

Ricorso gerarchico

I1 sottoscritto Prof. Giorgio Pietrocola domiciliato in Roma Via Caneva 25, ricorre con il prwesente atto, in via gerarchica, avverso il provvedimento disciplinare dell' "avvertimento" allo scrivente con lettera delò 23.4.1979 Prot.Ris.241 che allega in fotocopia alla presente per i seguenti motivi:

I - Il sottoscritto presta servizio di insegnante presso l'I:T:C: "Luzzatti" di Palestrina da circa tre anni ed è incaricato a tempo indeterminato da circa quattro anni durante i quali è rimasto assenteper malattia per non più di quindici giorni complessivamente. Durante detto lungo periodo di insegnamento non ha mai, ricevuto richiami di sorta ne tantomeno sanzioni disciplinari. In particolare non è mai. stato informato del ritardi registrati dalla Presidenza. Qualche ritardo nella entrata a scuola la mattina, ha avuto cause, come è noto al Sig.Preside, dovute al ritardo dell'autobue in servizio da Roma a Palestrina: tale situazione è per altro comune a numerosi colleghi che, come lo scrivente, risiedono a Roma. Pertantoo si,chiede cortesemente, che il Sig. Preside. chiarisca 1' entità e 1a frequenza di detti presunti ritardi nonché i motivi che lo hanno portato a notare pochi minuti di ritardoe non invece le ore di supplenza non retribuite che il sottoscritto ha fatto su richiesta della Presidenza. Tali ore sono state fatte unicamente per il buon funzionamento dell'Istituto dato che, come è noto non spettavano allo scrivente che ha già un orario di cattedra di diciotto ore.

II La mattina del 23.4.1979 il sottoscritto colpito da uno stato febbrile causato dall'infiammazione della faringe si premurò di telefonare alla Presidenza per giustificare l'impossibilità di raggiungere la scuola nonostante che nessuna normativa prescriva che la comunicazione dell'assenza sia data prima dell'inizio delle lezioni. Ottenuta la linea dopo notevole attesa utilizzando l'apparecchio pubblico dato che era guasto l'apparecchio domestico, comunicò alla Presidenza la propria impossibilità di prendere servizio. La telefonata fu breve perchè per una disfunzione dell'apparato , dopo le prime parole, del resto molto chiare, la linea si interruppe. Lo scrivente non pensò di chiamare nuovamente l'Istituto dato lo stato febbrile in cui versava e ritenendo la comunicazione sufficiente. Desidera lo scrivente chiarire, ad ogni buon conto, di non aver inteso mancare di rispetto alla Persona che rispose alla chiamata.

III Lo scrivente fa rilevare che la sanzione dell'avvertimento è stata adottata dalla Presidenza dell'Istituto lo stesso giorno come risulta dalla lettera che porta la data del 23 Aprile corrispondente a quella della telefonata, quando sdarebbe stato consigliabile aspettare il rientro in servizio dello scrivente che avrebbe dato tutti i necessari chiarimenti. Si aggiunga che contemporaneamente la Presidenza (il che dimostra che la telefonata era stata ben compresa) dispose la visita del medico fiscale. Questa visita avvenne però molti giorni dopo quando già lo scrivente era rientrato in servizio essendo la malattia durata due giorni come risulta da certificato medico prodotto alla Presidenza contestualmente al rientro in servizio. Il medico fiscale da parte sua ha accertato che ancora una settimana dopo, la gola dello scrivente presentava arrossamento. Si fa inoltre rilevare il singolare comportamento del Sig. Preside che non avrebbe mai sottoposto a visita fiscale , come prevede l'art.13 del regolamento interno dell'Istituto, numerosi colleghi per un cumulo di assenze superiori ai quindici giorni. Tale comportamento, in apparenza parziale e tale da sottointendere una precisa volontà di nuocere, se non chiarito, impedisce allo scrivente il sereno svolgimento del proprio lavoro.

IV- In conclusione il sottoscritto non ritiene di aver tenuto un comportamento comunque censurabile, né nella sostanza né nella forma e considera ingiusta ed immotivata la sanzione dell'avvertimento che gli è stata inflitta ai sensi dell'art.94 del D.P.R. 31.5.1974 n.417. Infatti nella sostanza lo scrivente ha dato piena giustificazione dell'impedimento a presentarsi in servizio la mattina del 23.4.1979 (vedi certificato medico e visita fiscale). Quanto alla forma appare evidente che la Presidenza dell'Istituto ha inteso dare rilievo ad un episodio (comunicazione telefonica) che è stata innanzi chiarita nel senso della esclusione da parte del sottoscrittodi ogni intendimento men che rispettoso e che tale forse è potuto apparire per le particolari circostanze innanzi riferite nelle quali si verificò la comunicazione telefonica.

Tutto quanto precede precede premesso e ritenuto, il sottoscritto

CHIEDE

Che il Sig.Ministro per la Pubblica Istruzione voglia ai sensi dell'art.105 del D.P.R. 31.5.1974 n.417, assunte le necessarie informazioni, annullare il provvedimento di "avvertimento" sia ai fini giuridici che ai fini economici.

Lo scrivente si tiene a disposizione per essere sentito anche di persona.

Con perfetta osservanza

Giorgio Pietrocola

Avvertimento

Annullamento