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L'articolo determinativo ha tre forme al o 'l per aferesi al maschile anche davanti a parole che iniziano per vocale (es.: 'l ca il cane, 'l àzen l'asino), la per il femminile (es.: la ca la casa, l'aa l'ape) e i per il plurale, sia maschile che femminile (es.: i ca i cani o le case, i ae le api).

La forma maschile al si utilizza quando la parola precedente termina con consonante (sóta la sèner al föch al bràza sotto la cenere il fuoco la legna bruciata diventa brace) o in tutti i casi in cui faciliti la pronuncia della frase In ogni caso la "A" è pronunciata in maniera appena percettibile.

L'articolo perde l'iniziale e diventa "'l" quando la parola che segue inizia con vocale, a meno che la vocale risulti come iniziale solo per la caduta della "V" che si verifica in molte parole (es.: l'aa l'ape, la aca la mucca).

L'articolo indeterminativo ha la forma maschile an o 'n (es.: 'n afàre un affare, 'n ca un cane) e la forma femminile 'na (es.: 'na aca una mucca, 'n'aa un'ape), alcuni autori citano anche una forma plurale d'i con il significato di alcuni (es.: ó ést d'i ca ho visto alcuni cani, o alcune case) che corrisponde alla preposizione semplice da più l'articolo plurale i.

Questa forma, uguale per il maschile e il femminile, è presa dalla lingua francese e viene usata un po' in tutta la Lombardia.

Per la differenza tra le due forme maschili e per l'elisione della forma femminile si veda quanto detto sopra per la forma determinativa.


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