scaalchėna - cavallina, gioco da bambini che consiste nel saltare un compagno piegato e fermarsi davanti a lui che ci salterā a sua volta Si faceva anche saltando i paracarri
scadenās - catenaccio (anche cadenās), incapace, buono a nulla, cosa rotta o conciata male
scadė - scadere - 'l č scadėt - č scaduto
scaf - scavo
scafāl - scaffale
scagn - cumulo di terra ricoperto di letame in modo che, con le piogge, la terra raccoglie il percolato La terra cosė concimata si spande sui campi o si usa per coltivare zucche, meloni etc. che hanno bisogno di molto letame
scagn - scranno, seggio - 'l č muntāt an scagn - č salito in cattedra - la mčrda muntāda 'n scagn o la spösa o la fa dagn - la persona dappoco quando esercita il potere non puō fare che danni (la merda salita in scranno o puzza o fa danno)
scagnčl - seggiolino per il mungitore con uno o tre piedi (meglio banchčtė da móns banchettino da mungere) Scagna per sedia e termini derivati non esistono nel dialetto casiratese, per cui probabilmente questo vocabolo č importato
scagnči - le costole posteriori
scaia - squama, scaglia, scheggia, singolo elemento della spina dorsale di un pesce
scaiā - scheggiare - penė scaiāt - pennino rotto, con la punta aperta
scaigiās - slogarsi una caviglia (anche descaigiās)
scaiöla - scagliola, gesso cotto usato per gli stucchi
scala - scala - scalčt - scala a pioli - la scalčta - la scalinata davanti alla chiesa parrocchiale - 'l ā mizürāt i scale - č ruzzolato dalle scale (ha misurato le scale)
scalāda - scalata
scalcagnāt - male in arnese, di scarpa che ha deformato il calcagno
scaldėna - braciere con una maniglia lunga o due maniglie ai lati, superiormente chiuso da una griglia in ferro di sicurezza Veniva riempito di braci e messo vicino a chi doveva star fermo in ambiente freddo, per lavorare o perché ammalato (anche scaldė)
scaléra - scalinata, scalone
scalčt - scala a pioli - durmė sö 'l scalčt - essere lento nelle iniziative, lasciar passare le occasioni (dormire sulla scala a pioli)
scalfarōt - calza pesante, calzerotto, semplicione (latino EXCALEFACERE scaldare)
scalfė - soletta della calza, che veniva realizzato separatamente e cucito alla calza per poterlo cambiare quando si rompeva, tenendo buono il resto della calza che č meno sottoposto all'usura - pé 'n scalfė - solo con le calze, senza scarpe
scalināda - scalinata, scalone
scalmāna - vampata di calore al viso, tipiche quelle delle donne in menopausa - 'l č 'nötel ca 'l sa fase čgn i scalmāne - č inutile che sia agiti, che faccia tanta scena (č inutile che si faccia venire le vampe di calore)
scalmanās - scalmanarsi, accalorarsi sudando e agitandosi
scalmanāt - scalmanato, fanatico
scalōt - struttura a graticcio che si mette sulla base del carro per non fare andare il fieno tra le ruote
scamā - sottrarre, rubare con l'inganno, barare, imbrogliare (longobardo SKAMARA furto) - 'l scāma 'l rčst - imbroglia nel dare il resto (ruba il resto)
scambe - scambio (anche cambe)
scambiā - scambiare - scambiā quāter parōle - fare un po' di conversazione (scambiare quattro parole) - scambiā dét - fare uno scambio (scambiare dentro) - scāmbiel dét con vergót d'óter - prendi in cambio qualcos'altro, scambialo [dentro] con qualcos'altro - i 'l ā scambiāt pčr mé fredčl - l'hanno confuso con mio fratello, hanno pensato che fosse mio fratello (l'hanno scambiato per mio fratello)
scampā - vivere, scampare - 'l pöde scampā cent'agn - possa campare cent'anni - 'l scāmpa pulėto - vive bene, agiatamente - scampā d'i pericói - scampare i pericoli - l'ā scampāda pčr mirācol - se l'č cavata per il rotto della cuffia (l'ha scampata per miracolo)
scampanā - svasare (termine di sartoria) - pedāgn scampanāt - gonna a campana, scampanata
scampanāda - scampanio, suono di campane
scampanelāda - scampanellata, trillo di campanello
scāmpol - scampolo, tessuto che si vende a metratura
scamų - ladro, baro, chi ruba sul peso (longobardo SKAMARA furto, francese ESCAMOTEUR baro, imbroglione), scamone (termine di macelleria)
scanā - scannare - 'n prése scanāt - un prezzo senza alcun margine di guadagno (un prezzo scannato) - scanās pčr quāter palānche - affaticarsi, dannarsi, litigare aspramente per pochi soldi (scannarsi per quattro soldi) - i sa scāna - litigano con violenza (si scannano)
scanaöc - libellula grossa con la coda gialla e nera (scanna occhi)
scanaladüra - scanellatura, scanalatura
scancelā - cancellare (anche cancelā)
scāndol - scandalo - 'l č 'n scāndol - č uno scandalo, una cosa insopportabile
scanelā - picchiare con un bastone (cančla), scanalare Ironicamente anche bere molto vino, che va a finire nell'esofago (cančl da 'l mangiā)
scansā - scansare, evitare - ó scansāt da na - ho evitato di andare
scanséa - scansia, scaffalatura
scantinā - mancare di parola, comportarsi in modo non corretto
scantunā - scantonare, svicolare
scapā - scappare - ma scāpa da ... - ho urgente bisogno di ..., mi viene da ... - la ma scāpa - devo andare al gabinetto (mi scappa) - ga scāpa nigót - non gli sfugge niente - cal vestėt ché 'l č scapāt - questo vestito č diventato stretto e / o corto (quel vestito č scappato) - scape a ca - torno a casa di corsa (scappo a casa) - fa scapā 'l lac - lasciar uscire il latte che bolle dal recipiente (fare scappare il latte) - fa scapā la ōia - far passare (scappare) la voglia - sa ma scāpa la pasičnsa - se perdo (mi scappa) la pazienza - 'l č scapāt cumpāgn da 'n fölmen - č fuggito molto velocemente (come un fulmine) - ma fa scapā da grignā - mi fa venire da ridere, detto anche in modo sarcastico (mi fa scappare da ridere) - scapā da prezų - evadere (scappare da prigione) - m'č scapāt zó i pónc - mi si sono sfilati i punti [dal ferro da maglia] (mi sono scappati gių i punti) - uzčlė scapāc - uccellini scapati, senza testa Piatto che consiste in polpa di vitello arrotolata con salvia e trafitta da uno stecchino, che somiglia ad uccellini senza testa fatti allo spiedo - scāpa-brāghe - chi č disordinato nel vestire e va in giro con i calzoni che gli cadono (scappa calzoni) - braghe scapāde - pantaloni troppo corti (pantaloni scappati)