Il telefono americano EE-8

 

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Dalla pubbl. nr. 5131 M.D. S.M.E. Uff. Ispettore per le Trasmissioni.
Traduzione del manuale americano TM11-333 ed . marzo 1945


“il telefono EE-8 è un telefono portatile da campo, studiato sia per l’impiego a batteria locale che centrale…”

…tra gli altri, i partigiani della XI^ ZONA di Pippo, ne riceveranno 4, come si evince dai “report” dei rifornimenti, il 14 gennaio 1945.

Era il mezzo di comunicazione più adoperato per garantire certezza del collegamento tattico tra comandi, posti osservazione, ufficiali osservatori di artiglieria, ecc.

Tra l’altro lo ritroviamo pieno protagonista della battaglia di Sommocolonia, 26 dic. 1944, in mano al Ten. US del 366th Infantry Regiment, 92d Infantry Division John R. FOX, ufficiale osservatore del 598th Field Artillery Battalion, schierato nei campi a Loppia.

Come si legge chiaramente nell’articolo redatto da John W. BENSON, cronista dell’ ENTERPRICE, " As the Germans closed in, Fox spoke calmly by telephone to the Fire Direction Center, ordering up artillery missions from the distant guns." 

… quel telephone era appunto il telefono E E 8, adoperato anche per i collegamenti a filo tra il comando partigiano dislocato al Villino Pieroni , in Canteo a Barga e gli avamposti, nonché con il comando americano dell’ OSS da cui dipendeva il Btg Autonomo PIPPO. 

Ad onor del vero e per completezza di informazione tecnica-militare diremo anche che i collegamenti tra l’Osservatore di artiglieria e lo schieramento dei pezzi presso Loppia - chiamato Linea di Fuoco- era anche assicurato, per avere una doppia sicurezza di buon funzionamento in ogni caso, dall’impiego in alternativa di stazioni radio VHF del tipo SCR 300 che vedremo successivamente.

Vediamo le caratteristiche del telefono:
La sua portata ( telefonicità) variava in funzione del tipo di conduttore usato per la linea, del grado di umidità presente, e dal tipo di funzionamento a batteria locale o centrale. 
Per dare un ordine di idea, diciamo che con conduttore ordinario tipo W-110 in collegamento diretto ( batteria locale) raggiungeva 17 km invece a batteria centrale arrivava appena a 3,2 km. Con conduttori migliori (trecciola 40% rame acciaio da 3,05 mm. ) raggiungeva a b.l. 360 km e a b.c. 73 km.
La dizione batteria locale o centrale è riferita al fatto che questo telefono poteva indifferentemente ( ma con perdita di portata) essere alimentato con due batterie da 1,5 tipo BA -30( le normali torcione), oppure ( e aveva quindi una porta inferiore) usando la batteria ( centrale ) del centralino per la chiamata e la batteria propria (locale) per la trasmissione.
Una apposita macchinetta composta da un martelletto che urtava ripetutamente un campanello nella parte inferiore del telaio, provvedeva alla suoneria, che poteva essere esclusa in vicinanza del nemico…( si poteva montare un segnalatore ottico)
Il telefono, del peso di 4,350 kg ciascuno era contenuto in una apposita borsa di cuoio grasso ( poi tela olona) e aveva la cinghia regolabile per il trasporto.
Per chiamare, una volta sollevato il microtelefono, si agiva sul generatore a mano laterale , GN-38, a manovella e dati alcuni rapidi giri, si provocava la suoneria nel telefono in collegamento all’altro capo. Era possibile anche l’inserimento in un circuito telefonico con centralino .


L’apparato era in lega di alluminio, e con il microtelefono, denominato TS-9 in bachelite nera, si poteva parlare anche con la maschera antigas indossata grazie ad un prolungamento della capsula microfonica.
In alternativa si poteva usare un microfono per labbra interno per maschere antigas tipo T-45 o un laringofono T-30…

 


Testo a cura di Abrahms -  Tutti i diritti riservati