Consigli

utili per la convivenza con i nostri amici a quattrozampe

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Titoli in questa pagina

  COS’È BENE SAPERE RAPPORTI COL VICINATO
  ANIMALI IN CONDOMINIO IN VACANZA CON FIDO
  E SE NON POTETE PORTARLO? CONSIGLI SPICCIOLI PER EDUCARE IL CANE
  DATI UTILI SUL CANE  

  Vivere insieme a un cane può dare delle gioie difficilmente immaginabili, arricchendo la nostra sensibilità e permettendo ai nostri figli di crescere con una maggior coscienza verso gli altri animali e la natura in genere.

Ora, tutti abbiamo la possibilità di prendere con noi un fedele quattrozampe senza spendere nulla e, anzi, compiendo un generoso gesto di solidarietà: basta recarsi nel più vicino rifugio della Lega (se non ne conoscete il recapito, telefonateci) per adottare uno degli ormai 16.000 trovatelli accuditi ogni anno. Si tratta, per lo più, di “bastardini”, ma tenete presente che, proprio perché su di essi ha continuato ad agire la selezione naturale anziché quella artificiale, possiedono spesso incredibili doti di’ simbiosi” con l’uomo (intelligenza, intuito, affettuosità, fedeltà, simpatia ecc.). Sono molti anche i cani adulti e, per certi versi, anche questo può costituire un vantaggio: hanno un carattere e una taglia già ben delineati (il che permette di verificarne subito la corrispondenza con le proprie esigenze), fanno meno “disastri” e hanno meno bisogno di cure rispetto ai cuccioli, spesso il dolore patito li fa attaccare ancor di più alla nuova famiglia. Infine, chi non ha mai preso con sé un cane perché, abitando in appartamento, pensa che non sia il luogo ideale per dargli il massimo di libertà, può star tranquillo che il nuovo amico con la coda vivrà molto meglio così (ricevendo la quotidiana dose di coccole e di passeggiate) che non rinchiuso in un canile.

L’importante, in ogni caso, è dotarsi di pazienza e far sì che l’adozione o l’acquisto di un cane siano sempre effettuati con il massimo senso di responsabilità: si tratta di un essere vivente in grado di provare sentimenti e dolore, non di un oggetto da gettare via quando non piace più. Questo libretto, senza eccessive pretese, spera proprio di essere utile a far sì che, abbiate già un cane o pensiate di prenderlo, il vostro rapporto con lui possa essere consapevole e denso di reciproche soddisfazioni come merita.

COS’È BENE SAPERE
 

Ecco una serie di consigli (basati soprattutto sulla Legge della Regione Lazio del 9 settembre 1988 n° 63) per chi si accinge ad accogliere un cane in casa (ma, in buona parte, anche per chi già lo possiede):

-         Prima di prenderlo con voi, se già possedete altri cani, controllatene presso il Servizio veterinario o l’Ufficio d’igiene della vostra A.S.L. il numero massimo detenibile;

-         Denunciatene al più presto (entro un tempo che va da 10 a 240 giorni, a seconda della regione) il possesso in Comune (altrimenti si rischia una sanzione che oscilla dalle 75.000 ai 3 milioni di lire, sempre a seconda della regione), provvedendo in seguito al tatuaggio (se non è già presente). N.B: la tassa sui cani di 25.000 lire introdotta dalla Legge n. 281/91 è stata poi abrogata dal decreto n. 8 del 18/1/93 (art. 10, paragrafo 4);

-         Portatelo a tatuare (il tatuaggio è gratuito) quando sarete convocati per tale intervento e comunque non oltre 4 mesi dalla denuncia di possesso (altrimenti dovrete pagare sia il tatuaggio, sia una sanzione di 100 mila lire). Soprattutto in casi di particolare emotività o aggressività del soggetto, è opportuno rivolgersi a un veterinario privato, abilitato al tatuaggio, in alternativa ai veterinari pubblici: l’intervento (in questo caso a pagamento) potrà così essere effettuato dopo la somministrazione di calmanti o anestesie (in certe regioni, anche il servizio pubblico pratica, a pagamento, questo servizio). Il tatuaggio riporta il numero dell’A.S.L, la sigla della provincia e un numero che permette di risalire al proprietario;

-         E’ comunque opportuno attaccare al collare una medaglietta con il codice di tatuaggio e con il vostro recapito telefonico: ciò eviterà difficili controlli e ricerche in caso di ritrovamento dopo smarrimento (Ai soci della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, viene data una medaglietta riportante il n° di tessera del socio ed un numero verde della centrale operativa di Europe Assistance alla quale rivolgersi per risalire al proprietario del cane smarrito);

-         Effettuate al più presto una visita medico-veterinaria completa (compreso controllo dei parassiti) per la verifica del suo stato di salute e l’eventuale avvio di vaccinazioni;

-         Effettuate le vaccinazioni periodiche suggerite dal medico veterinario, registrandole su un apposito libretto (che risulta indispensabile, tra l’altro, anche per recarsi all’estero con l’animale);

-         Richiedete la visita di un medico veterinario per piccoli animali ogniqualvolta il cane mostri sintomi di malattia e comunque almeno una volta all’anno per controllarne lo stato di salute;

-         Fornitegli, in caso di ricovero all’esterno dell’abitazione, una cuccia ben coibentata e protetta dalle intemperie;

-         Mantenete in buone condizioni igieniche lo spazio a sua disposizione;

-         Provvedetegli quotidianamente acqua fresca, cibo e cure secondo le sue naturali esigenze;

-         Evitate che possa vagare senza controllo;

-         Evitatene al massimo la detenzione a catena o in box, in tali casi permettendogli comunque una libera deambulazione per un minimo di due volte al giorno di almeno mezz’ora ciascuna;

-         Non legatelo mai con una catena di lunghezza inferiore a m 5, un cui estremo possa comunque scorrere su un cavo d’acciaio lungo almeno m 5 e posto a un’altezza massima dal suolo di m 2 (altrimenti, per ogni metro in più di altezza, allungare la catena di almeno 1 ,5 metri);

-         Non tenetelo in recinti di superficie inferiore a 12 mq (più 4 mq per ogni altro cane eventualmente presente);

-         Portare a spasso il cane sta diventando sempre più difficile. Deve essere tenuto a guinzaglio o lasciato libero (ma a “portata di sguardo”) con la museruola. Molte città, poi, prevedono l’obbligo di portare con sé paletta e sacchetto per rimuovere gli eventuali escrementi (con possibili multe che vanno, di solito, dalle 50 alle 300 mila lire). Attenzione anche in campagna: in molte zone a fauna protetta, si può incontrare un guardiacaccia pronto a stendere un verbale (anche se il vostro amico con la coda non ha nulla a che fare con i cani da caccia).

-         In molti luoghi pubblici (ad esempio supermercati ed ospedali) è vietato entrare con il proprio cane. Dove non intervengono motivi igienici, è discrezionalità del gestore ammettere o no animali nel locale (a questo proposito, la Lega ha diffuso un adesivo con la scritta “Non lasciarmi fuori... qui mi vogliono bene!” che molti negozianti hanno apposto sulla porta d’ingresso);

-         Non causategli dolore o sofferenze psicologiche, evitando anche che altri possano farlo (l’art. 727 del codice penale, per i casi di maltrattamento, prevede ammende da 2 a 10 milioni);

-         Ponete la massima cura nell’allevamento e nell’affidamento della sua eventuale futura prole (ma tenete presente che ogni cucciolo affidato toglie un possibile posto a un trovatello dei canili);

-         Ricordate che la sterilizzazione è il metodo migliore per evitare cuccioli indesiderati (è molto meno “contro natura” che rinchiudere la cagnetta per 40 giorni all’anno o strapparle i cuccioli; inoltre, diminuisce la probabilità di tumori e non cambia il carattere);

-         In caso di smarrimento, denunciate il fatto ai vigili entro un tempo che, a seconda della regione, va dai 2 ai 15 giorni (sanzione prevista per chi non lo fa: dalle 50 alle 300mila lire, a seconda della regione). Se il cane è tatuato, in caso di ritrovamento vi viene immediatamente restituito (salvo vostra assenza, caso per il quale dovrete pagare le spese di custodia). Se il cane non è tatuato, viene sottoposto a visita veterinaria e il proprietario, oltre a essere multato, deve pagare tutte le spese di cattura, custodia e sanitarie. Se, invece, il proprietario non si fa vivo per due mesi, l’animale può essere dato in adozione a privati e associazioni che lo richiedano;

-         Chi avesse la squallida idea di abbandonare il proprio fedele amico, sappia che non solo incorre in sanzioni da 2 a 10 milioni di lire, ma anche, nel caso il cane provocasse un incidente, nel rimborso dei danni causati e, se vi sono morti, nella possibile accusa di omicidio colposo;

-         Se il cane morde, va denunciato l’accaduto al Servizio veterinario dell’A.S.L. e l’animale sarà tenuto in osservazione (di solito presso il domicilio abituale) per dieci giorni (periodo di incubazione della rabbia);

-         Se cambiate residenza o cedete il cane, dovete comunicarlo in Comune (entro un tempo che va dai 2 ai 15 giorni, a seconda della regione), se no rischiate una sanzione che oscilla dalle 20.000 al 1.200.000 lire, a seconda della regione;

-         Se il cane muore o viene soppresso per motivi eutanasici (grave malattia incurabile o comprovata pericolosità, altrimenti non può essere soppresso), il veterinario libero professionista redige un certificato dell’evento e (ai fini della profilassi della rabbia) il proprietario firma un documento in cui dichiara che nei dieci giorni precedenti il cane non ha morso persone o altri animali. La morte del cane va quindi denunciata al Comune entro 15 giorni, restituendo il certificato di tatuaggio. Il corpo del cane deve essere cremato dall’A.S.L.;

-         Infine, tenete sempre presenti le responsabilità civili e penali derivanti dal possesso di un cane.

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RAPPORTI COL VICINATO

 È sempre bene evitare ‘grane’, facendo in modo che il cane non sporchi e non disturbi e mantenendo con i vicini un atteggiamento gentile e disponibile. Se, nonostante ciò, qualcuno insistesse a minacciarvi per qualche sporadico latrato del vostro cane, ricordatevi che l’art. n. 844 del Codice Civile afferma che non si possono impedire tali rumori salvo che «superino la normale tollerabilità» e cioè salvo che siano tali da provocare disturbi o malesseri a persone di normale sopportazione (e non, dunque, a persone isteriche o insofferenti). Se ciò, invece, avvenisse, attenti anche a non incorrere nell’art. 659 del Codice Penale.

 

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ANIMALI IN CONDOMINIO

 Possono impedirvi di tenerli solo se esiste apposito divieto nel regolamento condominiale e se tale divieto è stato menzionato sul contratto d’acquisto o d’affitto da voi firmato; oppure se tale divieto viene approvato all’unanimità dall’assemblea dei condomini.

 

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IN VACANZA CON FIDO

 Innanzitutto, telefonando al nostro centro, è possibile conoscere i recapiti di alberghi, agriturismo e camping dove i cani vengono accettati. Ma veniamo ai mezzi di trasporto.

In auto è vietato, naturalmente, chiudere gli animali nel bagagliaio. L’art. 169 del Codice della strada permette di portare liberamente in auto un solo cane o gatto (purché non costituisca impedimento o pericolo per la guida; per un numero maggiore di animali è necessario ricorrere a una rete (che se è installata in modo permanente deve essere autorizzata dall’ufficio della Motorizzazione) o a gabbie.

In treno, i cani piccoli possono viaggiare se tenuti in gabbia, cesta o analoghi imballaggi; oppure possono anche essere tenuti sulle ginocchia, ma solo in scompartimenti in cui tutti gli altri viaggiatori siano d’accordo; per tutti è d’obbligo la seconda classe. pagando il 60% del biglietto. Per i cani di grossa taglia. Invece, se non disturbano o se sono tenuti con guinzaglio e museruola) è necessario prenotare un intero scompartimento di seconda classe su treni che prevedono questa possibilità. Dopo la nostra campagna stampa di protesta, è di nuovo possibile portare il cane nel vagone letto, purché, anche in questo caso, si prenoti un intero scompartimento e si paghi un sovrapprezzo di 70.000 lire per la successiva disinfestazione. Sui traghetti, i cani di piccola taglia possono passeggiare al guinzaglio sui ponti e dormire nelle cabine noleggiate interamente. I cani di grossa taglia (pagando la relativa tariffa) possono viaggiare nel ‘‘canile di bordo”.

Sugli aerei, i cani con peso inferiore ai 10 kg possono di solito viaggiare con i loro proprietari in apposite borse prenotando e pagando un biglietto ridotto. I cani di Peso superiore ai 10 kg devono viaggiare nella stiva ed è necessario verificare, compagnia per compagnia, le norme previste per il contenitore.

Al mare, le ordinanze delle Capitanerie di Porto vietano la presenza di cani in spiaggia (con multe fino a 400 mila lire), ma stiamo operando per ottenere delle modifiche.

In montagna è invece proibito introdurre cani nei parchi nazionali e lasciarli liberi nelle zone a fauna protetta.

 

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E SE NON POTETE PORTARLO?

 Cercate un conoscente disposto a dare cibo e acqua al cane nel luogo stesso in cui è abituato a vivere, portandolo a spasso almeno due volte al giorno e lasciandogli, nel caso di appartamenti, una cassettina con la sabbia per eventuali “urgenze” Oppure rivolgetevi a un’agenzia di servizi per animali (ma sono ancora poche) o a dei privati disposti a realizzare, in cambio di un rimborso spese contenuto, quanto detto prima. Potete anche cercare (magari affiggendo qualche annuncio presso i negozi per animali o gli ambulatori veterinari) altri proprietari di animali che vadano via in periodi diversi e con i quali effettuare uno “scambio alla pari. Infine, resta la possibilità di rivolgersi a una pensione per animali. E comunque importante verificare sempre preliminarmente il servizio: prima per un giorno (dalla mattina alla sera) e poi, a distanza di una settimana, per 24/36 ore; la settimana successiva si potrà partire abbastanza tranquillamente, senza scordarsi di lasciare il proprio recapito telefonico a chi effettua il servizio, in modo da poter fornire le opportune disposizioni in caso di necessità. Si darà così la possibilità al cane (e a chi lo assisterà) di abituarsi gradualmente alla nuova situazione, senza traumi improvvisi e con l’idea ormai acquisita che si tornerà da lui. Inoltre, sarà possibile controllare l’efficienza e la sensibilità degli addetti, la compatibilità con altri eventuali animali e, nel caso di pensioni o altre abitazioni, l’igiene dell’ambiente. Un ultimo consiglio: prima di partire, è meglio far effettuare una visita veterinaria completa del nostro animale per controllare il suo stato di salute: si partirà più tranquilli e si avrà una ‘prova” certificabile nel caso dovessimo trovarlo in cattive condizioni al nostro ritorno.

Spesso i problemi con il cane nascono dalla scarsa capacità del proprietario a educarlo. Per questo speriamo che possano tornare utili i seguenti...

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CONSIGLI SPICCIOLI PER EDUCARE IL CANE

 

Il cane è un animale da “branco”, pertanto vuole che gli siano imposte delle regole, cerca, all’interno del proprio “branco domestico”, le stesse norme che troverebbe in un contesto puramente “canino”. In parole povere, come il cane riesce a capire cosa vogliamo da lui, quindi un po’ si umanizza, così non possiamo pretendere che diventi completamente umano, ma dobbiamo un po’ “incanirci” anche noi.

-    Da mille particolari il cane “percepisce” i vostri sentimenti nei suoi confronti: se volete che vi si affezioni (e solo così avrà il desiderio di accontentarvi) è fondamentale che voi siate affezionati a lui;

-    Per fargli capire che cosa desiderate, cercate prima di “mettervi nei suoi panni”: il vostro linguaggio non è il suo (pensate se foste voi a dover capire cosa vuole dire il cane quando abbaia);

-    Non siate mai violenti: rischiereste di creare un animale pauroso, diffidente o persino ostile;

-    Non vi precipitate a rispondere al citofono o al telefono, e poi pretendete che il cane non abbai quando qualcuno suona alla porta o telefona, con il vostro comportamento avete dimostrato di allarmarvi quando si ode quel suono, il cane reagisce abbaiando in segno di difesa verso il proprio branco;

-    Pretendete di entrare o uscire dalle porte o dall’ascensore sempre prima del cane, in questo modo egli non si sentirà in diritto di avanzare pretese sulla “gestione del branco”;

-    Ogni tanto dategli dei comandi chiari (tipo: “Seduto, Sdraiato, Qui, ecc.), il cane si sentirà gratificato ad obbedirvi, ricambiate questo suo comportamento con una carezza o con un pezzettino di cibo;

-   Abituatelo, per strada, a camminare sempre dallo stesso lato, non cambiate il guinzaglio di mano e, se tira, strattonatelo dicendogli "Al passo", per abituarlo a camminarvi al fianco;

-    E’ meglio che l’educazione venga impartita sempre dalla stessa persona;

-    L’istruttore” deve essere fermo e sicuro, ma anche calmo e paziente, soprattutto non deve cedere dopo i primi tentativi;

-    Non pretendete da un cane più di ciò che egli possa dare; otterreste solo di confonderlo e avvilirlo;

-    Gli ordini devono essere brevi, chiari e sempre uguali;

-    E’ meglio ricorrere alle ricompense (un elogio, una carezza, un pezzetto di cibo) che non alle punizioni: la punizione leggera (di quella “pesante” si è detto) viene dimenticata presto, mentre la ricompensa è qualcosa che il cane cercherà in tutti i modi di veder rinnovata;

-    Se la punizione va data, deve essere contemporanea o immediatamente successiva all’errore commesso (se, ad esempio, il vostro cane scappa e, al suo ritorno, lo rimproverate, esso potrà collegare tale rimprovero col fatto di essere tornato a casa!);

-    La “punizione” più efficace consiste nell’afferrare lo sventurato per la collottola e nello scuoterlo (delicatamente!) mentre si pronuncia un secco «No!»;

-    Non lasciategli prendere cattive abitudini, siate sempre coerenti e non transigete eccezioni; così, se non volete che il cane vi salti addosso quando avete il “vestito da festa”, evitate che lo faccia anche quando siete in “tenuta da lavoro”: il cane, per fortuna, non è in grado di fare certe distinzioni;

-    Fin dal momento del suo arrivo è bene che il cane sappia qual è il posto riservatogli per dormire;

-    Scegliete per il vostro amico un nome breve che non possa essere confuso con nomi simili appartenenti al linguaggio di uso comune;

-    Portatelo periodicamente dal veterinario per un controllo generale, oltre a un esame delle feci (spesso il cattivo stato di salute o un alterato comportamento possono essere determinati dalla presenza di parassiti intestinali);

-    Fatelo mangiare sempre nello stesso luogo, nella stessa ciotola e, possibilmente, alla stessa ora;

-    Se dovete cambiare il regime alimentare del vostro cane, fatelo con gradualità;

-    Non lasciate la scodella con il cibo a disposizione dell’animale per un tempo maggiore del necessario; soprattutto, stabilita con il veterinario la giusta alimentazione, non cedete a eventuali schizzinosità: togliete la ciotola e riproponetegliela la volta successiva. Se il cane non è ammalato, avrete il piacere di vederlo mangiare la pappa con soddisfazione;

-    Continuare a rimpinzare di dolciumi e leccornie il vostro pupillo non è fare il suo bene;

-    Se riempite di vizi il cucciolo perché vi fa tenerezza, non pretendete poi che li perda divenendo adulto;

-    Prima di iniziare a educare il cane. soprattutto se adulto, siate ben certi che si sia integrato nel nuovo ambiente e che si sia affezionato;

-    Se affidate temporaneamente il cane ad altri, date precise istruzioni affinché le abitudini dell’animale cambino il meno possibile;

-    Non pretendete d’imporre una disciplina rigida prima che l’animale sia stato completamente svezzato, raggiungendo l’indipendenza dalla madre (circa 4 mesi): rischiereste di creare paura e insicurezza;

-    Quando il vostro amico compie degli sforzi per accontentarvi, non sgridatelo se non riesce a eseguire al meglio ciò che voi vorreste da lui;

-    Se durante un qualunque addestramento, vi accorgete di perdere la pazienza, smettete subito l’esercizio: il cane percepirebbe immediatamente il vostro nervosismo e non fareste che peggiorare la situazione;

-    Nonostante le apparenze, l’animale che morde lo fa spesso perché e insicuro e cerca di difendersi, se non volete, dunque, che divenga pauroso evitate di ricorrere alla violenza;

-    Non temiate che un equilibrato numero di divieti possa risultare oppressivo per il vostro animale: egli vede in voi il suo “capo branco”, del quale avere rispetto e in cui poter nutrire fiducia; creandogli qualche ‘‘tabù’’, gli date la tranquillità di fare delle cose giuste quando non lo rimproverate;

-    Se non volete che l’allievo’’ entri in un locale, non permettetegli di farlo neppure una volta; la sua predisposizione a una chiara delimitazione dei limiti territoriali ne uscirebbe confusa;

-    Quando il fedele amico diverrà vecchio e inizierà ad avere delle inevitabili difficoltà a soddisfare i vostri desideri, sappiate moltiplicare la vostra pazienza; sarà giunto il momento di contraccambiare, almeno in parte, tutte le stranezze che lo avete costretto a sopportare nel corso della sua breve, devota esistenza.

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DATI UTILI SUL CANE

(indicativi)

 

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Temperatura rettale (a digiuno e a riposo): 390 C (cuccioli); 38/38,50C (cani anziani);

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Prime vaccinazioni: verso i due mesi;

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Calori femminili: primo calore dal 70 al 130 mese, in seguito 2 volte l’anno per 8/15 giorni (talvolta anche 20/25 giorni);
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Manifestazioni del calore: ingrossamento della vulva, perdite di sangue (prima rosso vivo, poi più chiaro), eccitazione e nervosismo;

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Massima fecondità: 90/140 giorno;

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Durata della gestazione: 58/64 giorni dall’inizio del calore;

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Sterilizzazione: ovaristerectomia entro il primo anno di età;

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Pulsazioni al minuto (a digiuno e a riposo): 110-120 (cuccioli), 80-100 (taglie piccole), 70-80 (taglie grandi);

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Frequenza respiratoria (a digiuno e a riposo): 18-20 respiri al minuto (cuccioli), 1648 respiri al minuto (adulti);

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Pressione arteriosa: 145-170 mmHg (cuccioli), 105 mmHg (adulti).

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