"Bowie
trova la sua voce"
("Bowie
Finds His Voice")
autore
non indicato
New Musical Express, novembre 1974
"Veramente
non dovrei farlo" dice David Bowie, attraversando la stanza della
sua suite al Beverly Hills Hotel verso un mucchio di nastri. Sono
andato a parlare con lui e ad ascoltare il suo nuovo album live
(un doppio album dal suo attuale tour negli Stati Uniti), ma c'è
qualcos'altro che vuole farmi ascoltare prima. "Questo non è il
nuovo album, ma quello successivo [Young Americans] e la casa discografica non gradisce
che lo faccia. Loro vogliono che io parli del nuovo, il live che
sarà presto pubblicato [David Live]. Ma sono così entusiasta di questo album.
Lo abbiamo realizzato in una settimana a Filadelfia e ti può dire
di più su dove sono ora di qualsiasi cosa io dica".
Questa era la prima intervista di Bowie dall'inizio del suo lungo
tour negli Stati Uniti, lo scorso giugno, un tour che includeva
una messa in scena così ambiziosa che molti critici lo hanno eletto
come il più spettacolare rock show di sempre. Bowie non ama le
interviste e ne rilascia raramente. Pensa che siano collegamenti
non necessari tra lui ed il suo pubblico. Come molti altri artisti,
sente che la sua musica contiene tutto quello che lui vuole dire.
Inoltre, odia leggere le interviste che rilascia e trovare che
i suoi punti di vista sono stati drasticamente cambiati. Ed i
suoi punti di vista - è il primo ad ammetterlo - cambiano spesso
e drasticamente.
Era un po' nervoso quando è entrato nella stanza. Si è semplicemente
diretto verso un registratore, ha rovistato tra alcune scatole
fin quando ha trovato quella giusta, ed ha cominciato a preparare
la macchina ed a regolare i controlli. Per coloro che ancora prendono
nota del suo modo di vestire, adesso ha i capelli con la riga
di lato, un po' stile anni 30. Il popolare taglio di capelli di
Ziggy è scomparso. Indossava pantaloni neri, una camicia a scacchi
bianchi e blu e bretelle bianche. Le sue scarpe erano nere: proprio
come potrebbe vestire un banchiere tradizionalista. Soddisfatto
che il registratore funzionasse a dovere, si è seduto su una sedia
ed ha ascoltato la musica che usciva dagli altoparlanti.
Dalla prima traccia (una nuova versione di John I'm Only Dancing), è stato chiaro che alcuni cambiamenti si erano verificati nello
stile di Bowie. La musica conteneva un forte tocco di rhythm and
blues, ma soprattutto c'era la confidenza e l'aumento di sfumature
e dell'estensione della sua voce. Era molto meno monodimensionale
che in passato. Più umana ed "autentica". La traccia successiva
- Somebody Upthere Likes Me - era anche più rivelatrice.
Era un commento socio- politico, molto diretto nel testo. Anche
le altre canzoni…..erano più dirette ed accessibili della maggior
parte del suo lavoro precedente. Non c'è il ricorso alla fantascienza
né ci sono affermazioni indirette.
Quando il nastro è terminato, c'era meno nervosismo nei modi di
Bowie. Era ovviamente contento del nuovo album. Era come se la
musica gli avesse dato maggiore sicurezza. Più tardi il nervosismo
sarebbe riapparso ogni tanto, e quando succedeva di solito terminava
il proprio commento con una risata nervosa, come a nascondere
la sua incertezza su una particolare risposta.
"Penso che sia la cosa che ho fatto più vicina all'essere me",
ha detto. "Ho sempre detto che su molti album recitavo. Generalmente
era un ruolo. Questo è quello più vicino ad incontrare me dal
primo album, Space Oddity,
che era molto personale. Sono molto entusiasta dell'album".
Sembra esserci meno tensione e più concentrazione nel nuovo album
- provvisoriamente intitolato One Damn Song [poi
Young Americans],
che nei recenti Aladdin Sane
e Diamond Dogs. Gliel'ho chiesto.
Ha detto che attraversava un periodo di grande tensione in entrambi
quegli album.
"Aladdin Sane era il risultato della mia paranoia per l'America
a quel tempo", ha detto. "Non ero venuto a patti con questo allora.
Ora si, conosco le aree che mi piacciono di più in America. So
quali sono le persone che mi piacciono. Sono qui da molto tempo,
da aprile. Ho avuto la possibilità di chiarire le mie emozioni.
E sto bene qui. Ho trovato gente differente". "Ma incontrai persone
veramente strane, paranoiche mentre stavo facendo Aladdin. Persone
molto confuse, e ne fui disorientato. Questo è risultato in Aladdin.
E so che non avevo molto ancora da dire sul rock'n'roll. Voglio
dire, Ziggy, davvero, ha detto tutto quello che avevo da dire.
Aladdin era in effetti Ziggy in America. Di nuovo, era soltanto
guardarsi in giro, e vedere cosa c'era nella mia testa"... "Pin
Ups è stato un piacere. E sapevo che la band (gli Spiders)
era finita. E' stato un ultimo saluto a loro, in un certo senso. Diamond Dogs è stato, in effetti, l'inizio di questo nuovo
album. Cose come Rock And Roll With Me e 1984 erano
embrionali di quello che volevo fare. Ho provato tutti i tipi
di cose. Non era un concept album. Era una collezione di cose.
E non avevo una band. Perciò è da questo che arriva la tensione.
Non potevo credere di averlo finito quando lo terminai. Perché
avevo fatto molto da solo. Non voglio trovarmi in quella situazione
di nuovo. Era spaventoso cercare di realizzare un album senza
alcun supporto. Potevo fidare quasi solo su me stesso. E' stato
il mio album più difficile. E' stato un sollievo che sia andato
così bene".
Era preoccupato mentre faceva Diamond Dogs della sua
prossima direzione nella musica?
"No, sapevo che andavo verso questo album. Anche allora le canzoni
su Diamond Dogs che mi piacevano di più - come Rock'n'roll
With Me e 1984 - mi davano la consapevolezza che c'era almeno
un altro album dentro di me che mi sarebbe piaciuto fare. Voglio
dire, se non posso fare album che mi piacciono, non li faccio.
Non voglio andare in studio e tirare fuori dozzine di album. Devono
significare qualcosa per me"... "Accade solo che scrivo molto
velocemente. Scrivo molto. Questo è il motivo per cui sembro avere
così tanti maledetti album pubblicati".
Sebbene il nuovo album sia un cambiamento per Bowie, ci aveva
dato segnali in precedenza. Anche durante l'apice del successo
di Ziggy Stardust aveva detto di non essere interessato ad essere
soltanto un cantante rock. Voleva una più ampia, multidirezionale
carriera. Mentre il nuovo album è il più coraggioso passo in quella
direzione, canzoni come Time, su Aladdin Sane, ci
avevano dato degli indizi sul suo futuro.
"Esattamente, è sempre stato lì. Era solo una questione di quando
sarei uscito fuori dal mio particolare ambito. La risposta, ovviamente,
era quando ne avrei avuto la confidenza. Presumibilmente il prossimo
album andrà oltre. Ma forse sarà un ritorno indietro. Vedremo" (la risata nervosa viene fuori brevemente).
Gli chiedo dell'influenza rhythm&blues. Era qualcosa di nuovo?
"No. Ma è solo ora che ho raggiunto la confidenza necessaria per
cantare in quel modo. Questo è il tipo di musica che ho sempre
voluto cantare. Voglio dire, quelli erano i miei artisti preferiti…i
Jackie Wilson, quel tipo. Questa è stata una delle grandi cose
di questo viaggio. Potevo andare in qualsiasi luogo frequentato
da neri in America e non essere riconosciuto. Ed è stato davvero
fantastico. L'unica volta, davvero, che abbiamo avuto un qualche
tipo di riconoscimento su larga scala è stato al concerto dei
Jackson Five, perché c'era un pubblico più giovane. Ma alla maggior
parte degli show R&B ci sono coppie sposate, non ragazzi, così
era meraviglioso per me poterci andare, e ballare, urlare. Sono
andato molto all'Apollo, ho visto dozzine di concerti".
"Quando hai raggiunto la confidenza nella tua voce?"
"Quando ho cominciato a provare con la band per questo tour ho
improvvisamente realizzato che mi stavo divertendo di nuovo a
cantare. Non mi divertivo da molto tempo. Era solo un modo di
attraversare le mie canzoni. Ma quando ho cominciato le prove
ho cominciato a divertirmi e mi sono accorto che, in effetti,
avevo una voce. Questo è molto eccitante per me. La mia voce è
migliorata molto. Sono stato lusingato da alcune cose che i musicisti
hanno detto sul mio canto. Mi piacerebbe molto essere riconosciuto
come cantante".
"Cantare è sempre stato un obiettivo per te?"
"Non lo so", sorride. "Una volta, quando ero molto giovane, 22
anni o qualcosa del genere…ci avevo pensato, ma non l'ho mai preso
veramente sul serio. Non avevo nessuna fiducia nella mia voce.
Sapevo di avere una voce personale, ma adesso sto cominciando
a pensare che è anche una buona voce. Forse voglio solo essere
un crooner…".(di nuovo quella risata).
Una delle più interessanti canzoni del nuovo album è Somebody
Upthere Likes Me, un avvertimento sul pericolo del culto degli
eroi.
"Ci sono varie cose in questo album che provengono da altre cose
che ho fatto", dice. "Davvero, sono una persona a una sola traccia.
Quello che ho detto per anni in vari modi è 'attenti, l'Occidente
si avvia ad avere un Hitler!'. L'ho detto in migliaia di modi
diversi. Quella canzone è un altro modo. Penso che siamo molto
aperti a…", continua, poi fa una pausa ed interrompe il suo pensiero
dicendo che odia pontificare in quel modo. Lui pensa, dice, che
tutti noi abbiamo la tentazione di lasciare che gli altri prendano
le nostre decisioni per noi , di essere guidati. "Questo è ciò
che era Ziggy. Questo è quello che tutti loro erano…tutti i piccoli
personaggi che ho creato".
Non era ironico, ho suggerito, che così tanti fan di Bowie
guardino a lui come ad un leader, qualcuno che dà loro delle risposte.
"E' proprio questo", dice "questo è ciò che ho detto in Rock'n'roll
With Me. L'inciso di quella canzone parla di questo…'stai
facendo questo a me. Smettila' (di nuovo la risata nervosa). Questo
è il motivo per cui sono felice. La mia musica sta andando in
una nuova direzione. E' musica responsabile. Intendo dire, puoi
giocare un enorme gioco con la gente, ma non sono disposto a farlo.
Ho potuto vedere quanto sia facile iniziare una cosa tipo comizio.
Ci sono stati momenti, francamente, in cui avrei potuto dire al
pubblico di fare qualsiasi cosa, e questo è spaventoso. Bene,
ho avuto questa responsabilità, così devo essere molto attento
a ciò che faccio..."
Come pensa che il suo pubblico risponderà al nuovo album?
"Quando stavamo registrando un gruppo di ragazzi è stato fuori
dallo studio tutta la notte fino alle 10 del mattino, così li
abbiamo fatti entrare e gli abbiamo fatto ascoltare alcune cose
dall'album, ed a loro sono piaciute, il che è meraviglioso. Favoloso,
perché davvero non sapevo cosa potessero pensare sul cambio di
direzione".
Cosa mi dici dell'assenza della fantascienza nel nuovo album?
Era parte della sua maggiore confidenza?
"In un certo senso si. Ho usato molti modelli della fantascienza
perché stavo cercando di proporre concetti, idee e teorie, ma
questo album non ha niente a che fare con questo. E' solo impulso
emozionale. E' uno dei primi album che ho fatto a basarsi sull'impatto
emozionale. Non c'è alcun concept in vista".
"Pensavi che un concept fosse importante"?
"Si, proprio così. Era ciò che sentivo essere la mia area come
autore, ma ovviamente ho cambiato. Quando ho finito quest'album,
ho pensato 'mio Dio, sono un autore differente rispetto a prima'.
Prima di mettere tutto insieme, non sai davvero ciò che hai, solo
qualche cosa. Ma poi quando lo abbiamo ascoltato per intero, è
stato ovvio che avevo davvero cambiato. Molto più di quanto avessi
pensato. Ogni volta che ascolto un disco finito ho uno shock.
Penso 'wow, questo è dove sono adesso?'".
Sembrava il momento buono per Bowie per mettere su un altro nastro.
Questo era l'album live, che verrà pubblicato questo mese (settembre).
Intitolato David Live, contiene
17 canzoni, la maggior parte delle quali ridisegnate strumentalmente
rispetto alle versioni originali, e cantate con il maggiore carattere
e consistenza del migliorato stile di Bowie.
La prima traccia, 1984, ha fatto irruzione nella stanza,
e di nuovo lui si è seduto per ascoltare. Mentre l'album suonava,
alcuni dei musicisti che viaggiano con lui ed alcuni dello staff
della MainMan sono venuti nella stanza per ascoltarlo. Bowie era
molto un musicista, non una "personalità" nella maniera di così tante rock star, quando ascoltano la loro musica. Era come un
fan che mette in evidenza i tocchi speciali - qualche incisivo
accordo di chitarra o un assolo di sassofono particolarmente caldo
- che lo rendevano felice.
C'erano, giustificatamente, molte ragioni per la sua contentezza.
Sebbene sia un po' pericoloso dare simili giudizi sulla base di
un solo ascolto, David Live è probabilmente il miglior
album rock live che io abbia mai ascoltato - una collezione di
canzoni urgente, altamente accessibile e brillantemente interpretata.
Una delle sue particolarità è l'assenza dei lunghi intervalli
tra le canzoni (per gli applausi). Appena una canzone termina
un'altra comincia. Il risultato è un vivo, continuo pulsare.
Come per Dylan e Before The Flood, David Live aggiorna il materiale di Bowie, anche se parte di esso è vecchio
solo di pochi mesi, in modo da rendere le versioni originali quasi
non pertinenti. Il canto di Bowie dà tutti i tipi di nuove intuizioni
ed interpretazioni ai testi, particolarmente in canzoni come Changes
e All The Young Dudes. L'unica canzone non di Bowie nell'album è Knock On Wood, il vecchio hit R&B…... .[segue
l'elenco delle canzoni incluse nell'album].
L'album è chiaramente un testamento ad una fase della carriera
di Bowie, che è gratificante quanto Rock Of Ages lo è per
la prima fase della carriera di The Band. E Bowie sente, senza
dubbio, che è la fine di una fase della sua carriera. Quando qualcuno
ha suggerito che il live album potrebbe essere sottotitolato David
Bowie Vol.1 lui ha sorriso in segno di assenso. Il primo passo
nella nuova fase - anche prima dell'arrivo del nuovo album di
studio - è la fine del suo elaborato show sul palco. Quando i
suoi concerti di Los Angeles finiranno, riattraverserà gli Stati
Uniti con un altro tour, ma questo, senza il grande apparato scenico,
sarà un semplice concerto…
"Penso di sapere quando smettere di fare qualcosa", ha detto.
"E' quando non c'è più il divertimento. Questo è il motivo per
cui sono tanto cambiato. Non sono mai stato dell'opinione che
sia necessariamente una cosa saggia continuare su una strada di
successo se ripeti te stesso tutto il tempo.Questo è il motivo
per cui tendo ad essere molto erratico. Non si tratta di essere
indulgente, non penso. Si tratta solo di essere sicuro di non
annoiarmi, perché se sono annoiato le persone possono vederlo.
Non lo nascondo molto bene. Ogni cosa che faccio alla fine mi
annoia. Si tratta di capire dove fermarsi. Ora ho fatto quello
che volevo fare tre o quattro anni fa, uno show colorato, elaborato…una
fantasia…e non penso di volere andare ancora oltre, perché so
che può essere fatto". "So che potrei fare una produzione anche
più grande e grandiosa. Ma quando so che può essere fatto, non
ho più bisogno di farlo. Fare uno show semplice è molto eccitante
per me adesso; inprovvisamente gettarmi in un nuovo tipo di tour
dopo questo. Non posso immaginare di fare lo stesso show in continuazione.
Sarebbe terribilmente noioso. Questo è il motivo per cui ho lasciato
l'ultima volta, per cui mi sono 'ritirato'".
Accanto alla nuova direzione musicale, l'attuale entusiasmo di
Bowie è causato da alcuni nuovi musicisti che lo raggiungeranno
più tardi quest'anno. Lui sente che, alla fine, ha di nuovo una
band. Andy Newmark, batterista con Sly & The Family Stone, e Willie
Weeks, un bassista che ha lavorato, tra gli altri, con Aretha
Franklin, lo raggiungeranno appena si saranno liberati dei loro
attuali impegni. Entrambi hanno lavorato con Bowie nell'album
in studio e, come molti che hanno letto della immagine controversa
di Bowie, hanno avvicinato il progetto con un po' di incertezza.
"Quando Andy e Willie sono venuti a trovarmi in studio, erano
molto cauti", Bowie ammette con un sorriso. "Non sapevano cosa
aspettarsi. Sono entrati aspettandosi mantelline argentate e cose
del genere, immagino. Ma una volta che abbiamo cominciato a suonare
le canzoni, ha funzionato. E' finita in una grande, solida amicizia
ed in un gruppo che lavorerà con me".
Così Bowie, mentre si prepara a riattraversare gli Stati Uniti,
è sembrato più sicuro ed entusiasta che nelle precedenti due visite
qui. Lui concorda che le cose stanno andando bene. Potrebbe essere
solo il tipo di citazione che lo farà rabbrividire in qualche
futuro momento di depressione, ma adesso è adatta.
"Si, sono davvero più sicuro. Non sono certo che si tratti di
una grande sicurezza o qualcosa del genere, ma sono più felice".
[Le
frasi tra parentesi quadre sono note della redazione di L.O.M.]