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"Il Nuovo Mondo di David"
(Dave's New World)
autore non indicato
Melody Maker 1997

Avvertenza per tutti quelli che hanno una disposizione cinica: questa recensione contiene sentimenti favorevoli verso David Bowie ed il suo nuovo album Earthling. Include le parole "jungle" e "glam" in stretta vicinanza, la descrizione, "una coraggiosa e frequentemente sorprendente collusione dell'oggi e del per sempre", ed anche (tenetevi forte), "il migliore dopo Scary Monsters". Come l'album, questa recensione contiene le parole "cazzo" e "tette", sebbene qui poste in un contesto fattuale e non malizioso.

Questa recensione include vivide descrizioni di strani rumori: "martello mortale di metallo", "Motorhead techno", "polverizzante ipnotismo ritmico" e "un robot con la lampo incastrata nel pisello". Ma rifiuta fermamente di sguazzare nel sentimento o nella nostalgia e cerca di affrontare il presente nel fare niente più che pochi, fugaci, obbligatori riferimenti al Suo passato.

Questa è una recensione di Earthling: frenetico, fratturato, urgente, (imperfetto? Certamente), neon, caotico, cyber reale…sexy?…Abbiamo qui un rigoroso malmenare la Dinamica Rock….Con una sezione ritmica drum&bass. Bowie non ha smesso di abbassarsi a clonare (non si abbassa mai - è terribile per la postura). Bowie assorbe. Bowie assimila. Poi Bowie progredisce. Così Low: la impeccabile fusione del nichilismo punk e dell'acciaio dei Kraftwerk. Young Americans: soul di Filadelfia più la plasticità di L.A.. Earthling = glam + industrial + jungle (- Shakatak) x l'irrequietezza di ragazzo di Bromley diventato superstar + Prodigy + Gerald x Placebo (due once di Diamond Dogs/10 per cento di Lodger)= 1997, e lui lo sa. "Sembra che qualcosa accadrà quest'anno".

Earthling
è un album ottimistico sulla morte. Il giorno del giudizio può andare al diavolo ("Non sono mai stato un peccatore, la di dah")…l'età può andare alle fiamme. "E' solo la pioggia prima della tempesta". La mortalità è inevitabile (Dead Man Walking). Dio, nessuna risposta (si, David, ci ricordiamo il Padre Nostro): "Io ti prego/Niente va mai via". Ma ci dev'essere qualcosa alla fine del consumismo dell'umanità "In nessun luogo - shampo - tv - ritorno - taglio di capelli più corto - dove andiamo da qui?" (Looking For Satellites).

Bowie sembra concludere che il fato finale dell'uomo stia nei cromosomi, nella cibernetica, nella tecnologia e nello spazio, ragazzo, e così rivela di essere lo stesso immaginatore del futuro, affamato di avventura, esploratore cosmico che sognò Ziggy Stardust tanti anni fa. Sono sicuro che lui ami che glielo si ricordi. "Non voglio la conoscenza, voglio la certezza".

David Bowie ha cinquant'anni. Apparentemente.



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