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"Heroes" (Rca - 1977)

copertinaBrani: Beauty And The Beast, Joe The Lion, "Heroes", Sons Of The Silent Age, Blackout, V-2 Schneider, Sense Of Doubt, Moss Garden, Neuköln, The Secret Life Of Arabia.

Testi e musica: David Bowie ad eccezione di "Heroes" (musica Bowie/Eno), The Secret Life Of Arabia (musica Bowie/Eno/Alomar), Moss Garden e Neuköln (Bowie/Eno).

David Bowie (voce, tastiere, chitarra, sassofono, koto), Carlos Alomar (chitarra ritmica), Dennis Davis (batteria), George Murray (basso), Brian Eno (tastiere, sintetizzatori, trattamento suono chitarre), Robert Fripp (chitarra solista), Tony Visconti, Antonia Maas (cori) - produttori David Bowie e Tony Visconti - foto di copertina: Sukita

Studio: Hansa By The Wall, Berlino - Mountain Studios, Montreux (Svizzera).

Ripubblicato dalla Rykodisc nel 1991 con due bonus tracks: Abdulmajid (3:40) - inedito registrato 1976/79 - Joe The Lion (5:18) - remixed version, 1991.

Copertina giapponese del singolo Be My WifeÈ il secondo capitolo della "trilogia". Bowie continua la sperimentazione musicale iniziata insieme a Brian Eno con Low (e, comunque, già presente nel precedente album Station To Station) , utilizzando un processo creativo che si svolge sopratutto in studio di registrazione ed è spesso fondato su elementi di casualità. Come egli stesso ha spiegato in alcune interviste dell'epoca, quasi tutti i brani sono, volutamente, costruiti in modo da avere più linee melodiche, più punti focali, sia nella parte musicale che nel testo. Bowie, in definitiva, accentua la non linearità che aveva caratterizzato le sue produzioni da The Man Who Sold The World in poi, estendendola ancora di più alla musica.
"Heroes" è un album più cupo rispetto a Low ed anche più "duro" musicalmente e mescola innumerevoli influenze diverse (rock, funky, elettronica ecc.), tanto da potere ritenere non azzardato pensare che costituisca già il superamento del punk (all'epoca esploso in Gran Bretagna) ed un balzo musicale in avanti di qualche anno.


Video
"Heroes"



Classifiche

n.3 in Gran Bretagna nel 1977
n.35 negli Stati Uniti nel 1977

Hanno detto

David Bowie: "C'è un considerevole numero d'idee differenti che sono convogliate nell'album, ma la somma totale di tutte quelle idee è qualcosa di straordinariamente diverso da quello che mi aspettavo venisse fuori dall'album quando l'ho fatto. Per me ascoltare "Heroes" è un'esperienza nuova, così come lo è per qualsiasi altra persona che lo ascolti. I dischi non sono mai quello che ti aspetti che siano" (1978).

David Bowie: "E' più rumoroso e duro e suonato con maggiore energia [rispetto a Low] - dal punto di vista delle liriche è di gran lunga più psicotico" (1977).

Brian Eno: "E' stato più duro lavorare su "Heroes" che su Low. Per cominciare ho lavorato su "Heroes" dall'inizio, mentre per Low sono arrivato quando la band aveva già fatto il proprio lavoro ed ho fatto solo sovraincisioni. Lavoravamo sempre di notte, così ero spesso in una sorta di stato di intontimento. E poi c'era il modo di lavorare di David, che è molto differente dal mio. In effetti è un mistero per me, io non posso lavorare in quel modo..(spiega).....Tutto il disco, ad eccezione di Sons Of The Silent Age, che è stata scritta prima di entrare in studio, è stato sviluppato direttamente in studio. Non solo, tutto nell'album è registrato alla prima esecuzione [first take]!....E' stato fatto tutto in modo molto casuale. Dicevamo cose del tipo 'suoniamo questo' e lo facevamo; poi qualcuno diceva 'stop', ed era tutto lì, il brano esattamente come l'avevamo suonato. Il tutto a me sembrava completamente arbitrario.......Sono stato coinvolto in quel brano ["Heroes"] solo per fare la base. David ha scritto le liriche e la melodia dopo che io sono andato via, come ha fatto per tutti gli altri brani. Quando sono andato via avevo una sensazione su quel brano, suonava grandioso ed eroico. In effetti avevo proprio quella parola in mente. Poi David mi portò l'album finito e c'era quella traccia e diceva 'noi possiamo essere eroi', ed io ero assolutamente...è stata una sensazione così strana, tremavo. Quando tremi è una reazione di paura, non è così?.......Lui [Bowie] entra in uno stato molto strano quando lavora. Non mangia. Trovo piuttosto paradossale che due persone relativamente note come noi se ne stiano a morire di fame alle sei del mattino e che lui rompa un uovo crudo e lo beva e quello sia tutto il suo cibo per l'intera giornata......Una sera abbiamo lavorato fino a tardi per fare un brano, Neuköln. Mi è piaciuto molto, veramente molto, ero molto impressionato. E stavo pensando a qualcosa di simile nella pittura. C'era una scuola tedesca a Berlino all'inizio del secolo chiamata Die Brucke (Il Ponte), una scuola espressionista molto dura, e questi pittori avevano tutti un senso di malinconia e nostalgia nella loro pittura, come se stessero dipingendo qualcosa che stava per svanire; l'audacia, la non preordinata qualità di evoluzione delle immagini mi ricordano il modo di lavorare di David. Un altro brano era Moss Garden. David voleva fare un pezzo descrittivo, cosa che non faccio normalmente, perché in genere inizio qualcosa e poi dico 'Oh ecco cos'è' e seguo quella direzione. David mi parlò di questo posto a Kyoto chiamato Moss Garden [Giardino di muschio] e cominciammo a lavorare. E, di nuovo, ha usato questa sorta di tecnica disordinata. Stavo semplicemente giochicchiando con una sequenza di accordi sul mio sintetizzatore Yamaha e gli dissi 'dacci un urlo quando pensi che sia lungo abbastanza'. Dopo un po' David guardò il suo orologio e disse 'Si, credo che basti', e noi ci fermammo. E sul disco è esattamente quello il momento in cui il brano finisce. Trovo tutto questo molto, molto curioso" (dal New Musical Express 3 dicembre 1977).


Curiosità

in studio
Berlino 1977: in studio con Eno e Fripp

- L'edizione tedesca dell'album conteneva "Heroes" in parte cantata in tedesco (Heroes/Helden), mentre l'edizione francese conteneva lo stesso brano in parte cantato in francese (Heroes/Heros). La Rykodisc nel cofanetto Sound + Vision del 1990 ha pubblicato un'altra versione della canzone, chiamata Helden - 1989 remix, cantata solo in tedesco.

- Gli studi Hansa, dove "Heroes" fu registrato nell'estate del 1977, si trovavano proprio di fronte al muro di Berlino. I musicisti potevano vedere perfettamente dalla finestra le torrette con i soldati ed il filo spinato.

- Bowie fu ispirato a scrivere il brano "Heroes" dalla visione di due innamorati che si davano appuntamento proprio sotto il muro che divideva le due Berlino, vicino allo studio di registrazione. Il contrasto tra la minacciosità del muro e la romantica storia d'amore generò una delle più belle ed inusuali canzoni d'amore mai scritte.

- Neuköln è il quartiere di Berlino dove abitano gli immigrati turchi.

- Philip Glass ha composto "Heroes" Symphony (Point Music, 1996) sulla musica di sei brani: "Heroes", Abdulmajid, Sense of Doubt, Sons Of The Silent Age, Neuköln, V2 Schneider. Aveva fatto la stessa cosa nel 1993 su tre brani di Low . In Giappone "Heroes" Symphony è stata pubblicata anche con un mini cd contenente il mix di "Heroes" di Aphex Twin. Si tratta di un mix tra la musica di Glass ed il canto di Bowie.

- Abdulmajid
, titolo di una delle bonus tracks pubblicate dalla Rykodisc nel 1991, è il cognome di Iman, famosa ex modella, seconda moglie di Bowie.

- "Heroes"
fu nominato album dell'anno dalla rivista musicale britannica Melody Maker. Il New Musical Express, altra importante rivista musicale britannica, nominò Bowie cantante e autore dell'anno, mentre l'album fu ritenuto il secondo miglior album dell'anno dopo Never Mind The Bullocks dei Sex Pistols.


Altro

- RECENSIONI
- Intervista a Tony Visconti
- Melody Maker febbraio 1978 - intervista
- Les Rendez Vous Du Dimanche, 16 ottobre 1977, TF1, Tv francese - intervista (filmato).


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pagina aggiornata il 06.05.2007