"Un
risonante collage sonoro, stream-of-consciousness, basato sul
funk ... questo quarantottenne è più vicino al culmine
futurista della maggior parte dei ragazzini di diciotto anni che
regolarmente canonizziamo in queste pagine" (Melody Maker
14.10.95).
"..il suo album più notevole da Scary Monsters...
ci sono pochi motivi pop ed i dissonanti e ben suonati arrangiamenti
spesso ricordano i recenti King Crimson.." (Spin 10.95).
".... Un
coraggioso e affascinante viaggio da offrire ai suoi devoti ascoltatori, Outside è senza dubbio il lavoro più complesso
e privo di compromessi di Bowie da Scary Monsters,e, come
suggerito da Black Tie White Noise, è chiaro che
lui sta ancora una volta immaginativamente brillando di vita.
Tuttavia i suoi habitué potrebbero trovarsi a corto di
melodie e quelle legioni di ascoltatori che lo hanno seguito con Let's Dance quasi certamente rimarranno completamente sconcertati.
Forse, però, è proprio questo il punto. (Q).