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Napoli Teatro Festival Italia 2009

Sezione danza

 

La seconda edizione del Napoli Teatro Festival Italia si terrà a Napoli dal 4 al 28 giugno 2009 e presenterà collaborazioni e coproduzioni internazionali, nuove creazioni, testi originali commissionati ad autori italiani e stranieri.

Dei quasi 40 spettacoli in programma, più della metà saranno prodotti o coprodotti, 28 saranno testi commissionati o drammi contemporanei portati per la prima volta sulla scena.

Grazie a numerose relazioni coproduttive che hanno per obiettivo un programma di internazionalizzazione, il Festival produrrà e progetterà direttamente 20 nuove creazioni in cui artisti italiani lavoreranno insieme ad artisti di altri paesi, costituendo compagnie partecipate da teatri e festival di Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Portogallo, Argentina, Singapore, Stati Uniti. 

La danza sarà protagonista in 4 spettacoli del Napoli Teatro Festival Italia 2009: la coreografa americana Karole Armitage è stata invitata a realizzare una nuova creazione sulla figura di Pulcinella. L’artista affronta la maschera partenopea in uno spettacolo, Made in Naples, che porta il segno inconfondibile della “punk ballerina”. Lo spettacolo si muove alla ricerca dell’identità inafferrabile della maschera, abbracciando le prospettive più radicali e differenti. Sulla scena danzano otto Pulcinella caratterizzati da sesso, età e carattere diversi. La musica e la coreografia dello spettacolo coniugano i generi e le epoche più varie – tratto distintivo che ha fatto conoscere le opere di Karole Armitage in tutto il mondo. La partitura sonora spazia dal barocco napoletano al punk, dai tamburi africani alla tammurriata. Ma l’anima anarchica di Pulcinella non può rispettare le regole musicali, e anche i danzatori partecipano alla colonna sonora con strumenti improvvisati, come cento metronomi in scena, o altri più semplici e popolari della tradizione come il putipù e il tricchebballacche. La coreografia abbraccia la danza classica, le movenze meccaniche del futurismo, la libertà imprevedibile degli happenings e geometrie dai molteplici punti di vista.

Le scene, affidate all’artista Karen Kilimnik, attraversano a ritroso la storia dell’arte, raccogliendo i segni e le tracce più emblematiche della figura di Pulcinella.

Il coreografo e video artist argentino Rodrigo Pardo, invece,  presenterà una performance site-specific ambientata sui tetti dei palazzi della città. Gli spettatori saranno condotti sul tetto di un palazzo del centro storico e, con cuffie e binocolo, potranno osservare lo spettacolo, che è rappresentato negli edifici circostanti, su terrazze e all'interno di appartamenti. Le azioni predisposte dagli attori si mescolano a quelle quotidiane dei cittadini – semplici passanti o abitanti dei dintorni – che diventano inconsapevoli interpreti della rappresentazione.  L’inserimento di spettacoli nel contesto urbano è l’elemento caratterizzante della poetica del coreografo argentino che, sulle orme di Guy Debord, intende scardinare i limiti tra la realtà e la sua spettacolarizzazione: Pardo afferma che il suo proposito è quello di offrire allo spettatore un punto di vista particolare, capace di confondere i limiti fra verità e finzione, «in modo che si mettano in dubbio i valori che di solito appartengono all’una o all’altra». Interpreti dello spettacolo attori-danzatori di diversa nazionalità (belga, olandese, argentina), a cui si uniranno i performer italiani selezionati a Napoli da Rodrigo Pardo.

La contemporaneità, dove arte, teatro, performance, danza si incontrano e confondono mescolando i propri linguaggi, sarà presente nei lavori di giovani artisti.

Identificazione di una donna di Claudio Bernardo, danzatore brasiliano d’origine e belga di adozione, si ispira all’omonimo film di Michelangelo Antonioni: la trama della pellicola si intreccia al vissuto personale dell’artista e la ricerca di una donna scomparsa diventa una riflessione sulla natura effimera della danza. Lo spettacolo nasce dal tentativo di ricostruire un assolo di danza che il coreografo vide, appena ventenne, a Bruxelles: si tratta di una riflessione sulla danza che vuole esprimere la natura irrimediabilmente effimera di un’opera d’arte destinata a scomparire con il corpo del suo creatore.

Danza anche in Le Carnaval Baroque di Le Poème Harmonique, compagnia di musicisti francesi riunitisi nel 1998 attorno alla figura di Vincent Dumestre: uno spettacolo che attraverso musica, danza, nuveau-cirque farà rivivere al pubblico una delle feste più popolari della Roma settecentesca. Lo spettacolo accoglie la varietà che caratterizzava le feste carnevalesche, superando i confini tra le diverse arti e coinvolgendo cantanti, danzatori, mimi, acrobati, funamboli, giocolieri.

 

SCARICA QUI IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL

LEGGI IL COMUNICATO STAMPA DEL FESTIVAL

 

Napoli. Teatro Festival Italia

www.napoliteatrofestival.it

info@napoliteatrofestival.it

tel/fax +39 81 19560383

Fondazione Campania dei Festival

Via dei Mille 16

80121 Napoli

 

 


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