13 e 14 dicembre 2004 ore
21,00
Auditorium del Goethe Institut,
via Savoia 15, Roma
ARIONE
(2003-2004)
per mezzosoprano,
baritono, controtenore, danzatrice,
canto difonico, video ed elaborazioni elettroacustiche
musica di
Mauro Bagella
testo
e messinscena di Marialisa
Monna
Interpreti:
Serenella Isidori,
mezzosoprano
Gino
Nappo,
baritono
Mauro Bagella,
controtenore e canto difonico
Alessandra Grasso,
danzatrice
Donatella Vici,
video
Paolo Gianfrate,
disegno luci
Mimì
Grassi,
scenografia
Claudia Pelliccia,
assistente alla regia
Marialisa Monna,
regia
Il 13 e 14 dicembre 2004
a Roma, all’Auditorium del
Goethe Institut, via Savoia 15, alle ore 21, verrà
eseguito Arione, un’opera
di teatro musicale contemporaneo
per tre voci, danzatrice, elaborazioni elettroacustiche e
video della durata di circa sessanta minuti.
Musica di Mauro Bagella,
testo e messinscena di Marialisa Monna.
Il lavoro è inserito
nella XXVII Stagione di concerti di Musica Verticale, all’interno
del cartellone Progetto Musica 2004 e nasce da una collaborazione
di Musica Verticale con il Gruppo di Ricerca e Sperimentazione
Musicale, Espressione Danza e lo studio di ricerca
e produzione artistica Emmebifactory.
Il libretto ripercorre l’antica storia, riportata da
Erodoto, di Arione di Metimna, celebre cantore e
citaredo, e del suo miracoloso salvataggio da parte di un delfino,
simbolo quest’ultimo di una natura provvida e salvifica. Il
fascino della storia si riversa soprattutto nella ricca trama
vocale della partitura, nel suo carattere affabulatorio di
narrazione senza tempo, di nenia ammaliante e onirica.
Arione è interpretato dallo
stesso Mauro Bagella con voce di controtenore e con gli
effetti intensi del canto difonico. Le due voci che
con Arione dialogano – i sensibilissimi e virtuosi
Serenella Isidori e Gino N appo del Gruppo di Ricerca e
Sperimentazione Musicale - sono di volta in volta dei curiosi che
lo interrogano o i gaglioffi che vogliono depredarlo e ucciderlo:
non prima però di averlo sentito cantare per l’ultima
volta. Cinicamente pronti a godere della sua arte anche nel
momento estremo della più efferata crudeltà, essi
sono metafora tragicomica della condizione d’artista..
Come in altri lavori degli
stessi autori la componernte gestuale, al confine con la danza,
riveste importanza strutturale e concorre a un effetto sinestesico
e coinvolgente. Il personaggio di Arione trova nella
danzatrice il suo doppio, la sua ombra, la sua anima
segreta.
La sperimentazione musicale
di Mauro Bagella, quella visiva di Donatella Vici e le ideazioni
linguistiche e di regia di Marialisa Monna si fondono nella
ricerca di un particolare linguaggio per il teatro musicale
contemporaneo. Lo spazio scenico è caratterizzato dall’interazione
di immagini video e oggetti di scena che concorrono alla
creazione di un diverso e più complesso orizzonte visivo. In
questo ambiente si incontrano i percorsi microcinetici di
esecutori e danzatrice.
Lo spazio sonoro è, a sua
volta, punto di incontro di tecniche e di modi di produzione del
suono che utilizzano le vaste possibilità espressive della voce e
degli strumenti acustici e le attuali potenzialita’ di
elaborazione del suono attraverso il computer.
Gli autori
Mauro
Bagella
S i
è diplomato in composizione e in musica elettronica. Ha studiato
inoltre contrabbasso, tecnica vocale barocca, canto difonico e
filosofia all’Università “La Sapienza”. Da anni svolge un' intensa
attività compositiva; è autore di numerosi lavori strumentali,
vocali e elettroacustici, musiche per teatro, danza, radio e per
il web.
Ha pubblicato cd per la
Artis: Zone di Confine e per la Graffiti: Il libro degli armonici;
Di Danza 1 e Di Danza 2. Sue composizioni, inoltre, sono state
registrate e pubblicate dalla Fonit Cetra dalla Edi Pan e dalla
BMG Ariola.
Per il teatro musicale ha
composto L’ultima domanda, su testo proprio da I. Asimov; il ciclo
radiofonico Fantascene; la prima parte dell’opera su Che Guevara:
Che - “Cambiare la prosa del mondo”, su testo di L. Pestalozza.
Recentemente la compagnia di danza Mimma Testa ha realizzato l’operina
scritta con Marialisa Monna L’ingordigia punita.
All’
interno di una approfondita ricerca sonora, svolta negli anni
sugli strumenti tradizionali, si colloca l’ideazione e la
realizzazione di un sistema meccanico, brevettato,
per la produzione degli armonici del pianoforte, il P.O.P.System -
Piano Overtones Production System.
Parallelamente a quella
compositiva, ha sempre svolto attività esecutiva nell’ ambito
della musica contemporanea e della musica antica. Ha fatto parte,
come sopranista, del gruppo Recitar Cantando diretto da F. Razzi.
Ha diretto con S. Tamburini l’associazione Musica
Verticale.
Marialisa Monna
H a
studiato Composizione e si è diplomata in Direzione d'Orchestra.
Ha seguito seminari di S. Bussotti a Fiesole, di K. Stockhausen a
Roma, (1980), di S. Celibidache a Monaco di Baviera (1980).
Laureata in Lettere con una tesi di Etnomusicologia, dal 1982 è
titolare della cattedra di Storia della Musica all'Accademia
Nazionale di Danza a Roma. Ha diretto ensemble e gruppi nei
festival dell'Associazione Musica Verticale; per Nuova Consonanza
all'Auditorium della RAI; all'Accademia di Francia nella Settimana
di Musica Contemporanea.
Svolge attività
compositiva dedicandosi in particolare al teatro musicale, per il
quale ha composto una serie di lavori brevi che ha chiamato
melogrammi, dei quali ha curato personalmente la regia nelle varie
esecuzioni. Fra questi: Habitat per coro recitante, soprano e
dodici strumenti, 1980, Un cadeau a Nanni Moretti, per un
percussionista recitante, ottavino, fagotto, violino e
contrabbasso, 1981; Musica per Virginia, per una mostra su
Virginia Woolf, ( a c. di DWF e British Council), 1982; Con
nostalgia, per flauto, 1989; D.I. per flauto e voce, edito da
Ricordi nel 1990. Ha realizzato una versione teatrale per la prima
esecuzione italiana, a Padova nel 1984, del brano Failing, per
contrabbasso solo, del compositore americano Tom Johnson. Ha
curato la regia de L'ultima domanda, un' opera breve, tratta da I.
Asimov, del compositore romano Mauro Bagella, per il Festival
Teatrale di Ferentino nel 1996, opera ripresa a Roma, al Goethe
Institut, nel dicembre del 2001, per il festival di
Musica Verticale.
Scrive inoltre poesie e ha
ultimato il testo di un' opera: In altro mare.
Ha collaborato con la RAI,
lavorando come consulente musicale del TG3 Nazionale ( tredici
servizi di argomento musicale girati, scritti e montati, andati in
onda nel 1988); e per la Terza rete della Radio, per la quale ha
scritto e registrato in voce una rubrica in tredici
puntate dal titolo Il corpo parlante - Viaggio nella danza del
Novecento, per il contenitore Lampi, andata in onda tra marzo e
luglio del 1998.
Nell'estate 2002 ha
fondato con il compositore Mauro Bagella e la videoartista
Donatella Vici la Emmebifactory, uno studio che ha come obbiettivo
produrre e diffondere creazioni artistiche - opere teatrali,
eventi, installazioni - e strumenti critici - libri, cd-rom,
video, conferenze - per agevolare la conoscenza e la ricerca
dell'arte contemporanea.
INFO
06 9321378 – 347 4553763
kwjcip@tin.it -
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