ERIC BRUHN
Eric
Bruhn interpreta il Dr. Coppelius nel 1984
Nato a Copenhagen il 3
ottobre 1928, Eric Bruhn (vero nome Bolton Evers) era il quarto
figlio di Ellen Evers Bruhn, proprietaria di un noto salone di
bellezza. Suo padre abbandonò la famiglia quando aveva appena
compiuto cinque anni lasciandolo unico maschio tra sei donne.
Prediletto dalla madre che
lo avviò allo studio della danza classica a sei anni, quando ne
compì dieci superò le selezioni per l’ingresso alla Scuola del Royal
Danish Ballet dove studiò sino al 1947 entrando subito in compagnia.
Fu nominato solista nel 1949, mettendo in evidenza la sua grande
padronanza tecnica di scuola bournonvilliana.
Nel 1947 accettò un invito
dal London Ballet. Iniziò così la sua carriera di guest artist
nei principali teatri internazionali mantenendo comunque sempre
vivo il suo rapporto di danzatore presso il Royal Danish Ballet.
Affrontare un repertorio diverso da quello danese gli consentì di
accrescere e affinare ancor più la sua tecnica e la sua esperienza
di ballerino.
Nel 1955 fu invitato a New
York dove debuttò nel ruolo di Albrecht nella “Giselle” del
Metropolitan avendo come partner Alicia Markova. Le critiche
osannanti che ne seguirono e l‘entusiasmo del pubblico fecero di lui
la stella più grande del momento, il principe dei principi, le
danseur noble per eccellenza nel mondo del balletto.
Quando all’età di 32 anni,
Bruhn aveva raggiunto il picco della carriera ed aveva arricchito il
suo repertorio con tutti principali ruoli del balletto classico,
avvenne l’incontro fatale con Rudolf Nureyev appena fuggito in
Europa dall’Unione Sovietica. Si incontrarono grazie a Maria
Tallchief che per un breve periodo era stata affettuosamente vicina
a Bruhn oltre che come partner danzante. Bruhn e Nureyev furono
subito attratti l’uno dall’altro e iniziò così una relazione
turbolenta ma molto intensa.
Nel 1963 Bruhn cominciò ad
avere degli inspiegabili dolori di stomaco, sottovalutati dai medici
che li attribuivano a disturbi psicosomatici. I dolori continuarono
e nel 1971 decise di ritirarsi dalle scene per riposarsi e diminuire
lo stress. Il rimedio non bastò e la situazione precipitò sino a
quando dovette operarsi d’urgenza per un’ulcera perforata. Rimessosi
in salute nel 1974, Bruhn riprese a ballare scegliendo però da quel
momento in poi ruoli meno impegnativi e più da caratterista tipo la
strega Madge nella Sylphide o Coppelius in Coppelia
(di cui presentò una sua nuova coreografia nel 1975).
Nel 1967, intanto, si era
conclusa la sua tempestosa relazione con Nureyev lasciando spazio ad
un’affettuosa amicizia reciproca che durò per tutta la vita. Sempre
nel 1967 e sino al 1973 Bruhn fu direttore del Balletto dell’Opera
Svedese. Successivamente divenne direttore assistente del Canada
National Ballet, di cui nel 1983 divenne direttore, carica che
ricoprì sino alla sua morte avvenuta per cancro a Toronto l’1 aprile
1986. Presso il suo letto di morte e fino agli ultimi istanti di
vita ebbe il conforto di avere accanto il suo più grande amico:
Rudolf Nureyev.
Bruhn ricevette numerosi
riconoscimenti artistici tra i quali il Premio Nijnskij nel 1963 e
il diploma d’onore della Conferenza canadese per le arti nel 1974,
collaborò con Lilian Moore al libro “Bournonville and Ballet
Technique” (Londra 1961) e nel periodo canadese creò anche le sue
coreografie per balletti come “Coppelia” ed “Il Lago dei Cigni”.
Eric Bruhn fu, in ogni caso,
uno dei più grandi danzatori del suo tempo, eccellente non solamente
nel repertorio classico ma anche nei ruoli drammatici come quelli
di Jean in “Miss Julie” di Cullberg o di Don Josè nella “Carmen” di
Petit. Il suo portamento, la sua bellezza, agilità, tecnica perfetta
e musicalità, il suo senso di autocritica votato al perfezionismo,
la capacità e l’intelligenza di sapersi sempre rinnovare sino ad
assumere anche ruoli di carattere, fecero di lui uno dei danzatori
più completi di quell’epoca.
Links
Biografia di Eric
Bruhn
Altra biografia
Ricerca Google di tutte le immagini di Eric Bruhn su internet
Video di esercizi
alla sbarra con Rudolf Nureyev e intervista di Margot Fonteyn
Video con Carla
Fracci in "La Sylphide"
Video di Bruhn nella vita privata
Video con Carla Fracci in "Giselle"
|