MARIE CAMARGO
Marie Camargo(1710-1770) in un dipinto di Nicolas Lancret
Ah ! Camargo, que vous ètes brillante !
Mais que Sallé, Grand Dieux, est ravissante !
Que vos pas sont légers et que les siens sont doux !
Elle est inimitable, et vous toujours nouvelle ;
Les Nymphes sautent comme vous,
El les Grâces dansent comme elle.
Voltaire
Marie-Anne Cupis de Camargo nacque a Bruxelles il 15 aprile 1710 da
una famiglia nobile originaria della
Spagna. Figlia del musicista e maître de ballet Ferdinand-Joseph
Cupis, ella debuttò al Théatre de la Monnaie a circa dieci anni. Fu
subito notata dalla Principessa de Ligne che la mandò a Parigi per
perfezionare la sua formazione di danzatrice con Françoise Prevost.
Il 5
maggio 1726, ad appena sedici anni, Marie debuttò con grande
successo all’Opéra di Parigi con Les Caractères de la danse.
La critica riconobbe subito in lei una grande ballerina ed il
giornale « Le Mercure de France »scrisse in quell’occasione : « Le
cabrioles e gli entrechats non le costano nulla e malgrado abbia
ancora alcuni perfezionamenti da acquisire per raggiungere la
perfezione, il pubbblico già la considera come una delle più
brillanti danzatrici che si siano mai viste, soprattutto per la sua
musicalità, la sua leggerezza e la sua forza ».
Dopo
aver danzato un’infinità di balletti, la Camargo, che aveva scelto
come nome d’arte quello della madre, lasciò le scene, ancora
giovanissima, nel 1734, per le insistenze del suo amante Louis de
Bourbon, conte di Clemont, che non gradiva che lei si esibisse in
pubblico. Nel 1741 riprese la sua carriera, senza che su di lei
pesassero i sei anni di sosta, fino al suo ritiro avvenuto nel 1751.
Nell’arco della sua carriera ebbe come rivale nel cuore del pubblico
Marie Sallé, anch’ella, come la Camargo, innovatrice del nuovo modo
di danzare in quanto utilizzò le scarpine senza tacco, gonne leggere
di mussola e si esibì addirittura con i capelli sciolti che le
circondavano le spalle e un costume di stile greco quasi a
precorrere i tempi di Isadora Duncan.
Marie Camargo morì
a Parigi il 28 aprile 1770.
Nel
corso della sua celebrata carriera interpretò 78 balletti con grande
successo e fu la prima donna, al suo debutto nel 1726, ad eseguire
l’entrechat quatre, un salto nel quale il ballerino incrocia
le proprie gambe due volte consecutive mentre si trova in aria.
Questo salto fu da lei perfezionato nel 1730. Sembra anche che sia
stata la prima esecutrice del turnout a 90°.
Grande
influenza nella pratica della danza fu, inoltre, il suo modo di
esibirsi con le nuove scarpine senza tacco e le gonne accorciate
sino al polpaccio per rendere più visibili i vituosismi: innovazione
che portò da allora in poi ad accorciare sempre di più i costumi
delle ballerine.
La
Camargo, grazie alla sua grande popolarità, influenzò molto la moda
del tempo sino ad essere anche ricordata per le famose pietanze a
lei intitolate dai più rinomati chefs francesi, tra le quali :
Soufflé
à la Camargo, Bombe Camargo, Filet de Bouef Camargo,
Ris de Veau Grilles Camargo.
La sua
danza, colma di nobiltà e di brillantezza, riuscì a conquistare
critici e letterati. A lei Voltaire dedicò alcuni versi e Noverre la
ricordò nel 1807 nelle sue Lettres sur la danse scrivendo:
« La natura le aveva rifiutato tutto quello che avrebbe potuto avere.
Ella non era nè graziosa, nè alta, nè ben fatta; ma la sua danza era
viva, leggera e piena di gaiezza e brillantezza. I jetés battus,
la royale, l’entrechat coupé sans frottement, tutti
questi passi oggigiorno radiati dal catalogo della danza e che
avevano un splendore seducente, la signorina Camargo li eseguiva con
estrema facilità. Ella faceva vivere l’aria ma non è che con questi
movimenti rapidi si può mettere in mostra la grazia bensì è la
naturalezza, l’abilità e la vivacità di esecuzione che riescono a
renderla vitale; e in quegli spettacoli in cui tutto sembra triste,
lento e languido, riempie di felicità poter vedere una danzatrice
così animata e capace di sollevare il pubblico dall’assopimento o
dall’immersione nella monotonia ».
Due
opere liriche furono a lei dedicate da Enrico de Leva e Charles Le
Cocq mentre un balletto celebrativo della sua vita fu creato da
Marius Petipa, con le musiche di Léon Minkus, per il Balletto
Imperiale russo e rappresentato il 17 dicembre 1872 con
protagonista Adèle
Grantzow. Il balletto fu ripreso nel 1901, sempre in Russia, da Lev
Ivanov per Pierina Legnani ma dopo la Rivoluzione russa non fu mai
più rapppresentato.
Alla
Camargo fu intitolata nel 1930 la Camargo Society, fondata a Londra
dopo la morte di Diaghilev per promuovere danzatori e coreografi
inglesi con nuove commissioni di balletti. La Società chiuse nel
1933 ed il suo repertorio (tra cui il celebre balletto Façade
di Ashton) fu incorporato nel repertorio del Vic Wells Ballet.
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Marie Camargo(1710-1770) in un dipinto di Nicolas Lancret
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