LA CITTA' DEL TEATRO
Cascina (Pisa)
STAGIONE SERALE 2005
Un cartellone particolarmente
attento a ciò che la parte migliore del teatro esprime nella
confusione dei nostri tempi: artisti e compagnie che si
interrogano sulla trasformazione del mondo, sui nuovi valori, sui
paradossi, sui sogni e sulle inquietudini che attraversano la
nostra vita. Un cocktail di sapori forti che intreccia eventi
internazionali con produzioni del panorama italiano in un unico
progetto, basato sul confronto e sulla diversificazione tra le più
significative linee di ricerca del teatro e della danza, fino alle
forme più avanzate di interazione artistica con le nuove
tecnologie.
Saranno protagonisti nella
CITTA' DEL TEATRO
attori affermati come
Silvio Orlando
e Michele Placido,
comici di qualità come
Paolo Rossi, Daniele Luttazzi,
Lella Costa e
Maurizio Micheli,
eventi spettacolari
come il circo di
Victoria Chaplin e
gli Acrobati di
Pechino, la parte
più viva del teatro italiano come
Martone/Moscato
e
Pippo Delbono, i
gruppi emergenti più significativi come i
Motus,
il TeatroDanza di
Jan Fabre e le
ultime produzioni del nostro teatro: l'omaggio a Pasolini
"Bestemmiando Preghiere"
ed un corollario di nuove
importanti esperienze che stanno prendendo corpo nella nostra
"città", quali la compagnia
ZoneGemma e la
sua sperimentazione multimediale, la danza di
Adarte ed
Effetto Parallelo,
senza dimenticare la ricerca nel teatro di Eduardo di un artista a
noi vicino e caro come
Alfonso Santagata.
La stagione
In
esclusiva toscana
un modo insolito e allo
stesso tempo tradizionale per trascorrere la festività
dell’epifania, ad inaugurare la stagione serale 2005 sulla scena
LE CIRQUE INVISIBLE
di e con
Jean Baptiste Thierrée -
Victoria Chaplin, (sala grande - mercoledì 5 gennaio ore 21,
venerdì 6 gennaio ore 17.30).
E' difficile definire uno
spettacolo come quello ideato e messo in scena da Jean Baptiste
Thierrée e Victoria Chaplin. Per quasi due ore si susseguono senza
interruzione trucchi, battute, gag, acrobazie...ma se si dovesse
riassumere in breve ciò che "Le cirque invisible" rappresenta,
probabilmente la parola esatta per farlo sarebbe "magia". Non
magia in senso teatrale, non abile prestidigitazione, ma la magia
a cui si credeva da bambini, quella che questo mondo sempre più
tecnologizzato e frenetico sta cancellando. Quando si spengono le
luci della platea e si accendono i riflettori sul palco, tutto
quello che lo spettatore deve fare è dimenticare la razionalità e
lasciarsi trasportare dalla leggerezza e dalla bravura di questi
due artisti straordinari.
Si prosegue al
Teatro Rossini di Pontasserchio
domenica 16 gennaio alle 21.00 con
Silvio Orlando in
Quali fantasmi!
di Eduardo De Filippo.
Silvio Orlando interpreta
Pasquale Lojacono (nel ruolo che fu di Eduardo), un poveraccio che
si fa convincere ad andare ad abitare gratuitamente in una casa di
diciotto camere, solo per sfatare le voci secondo le quali ci sono
dei fantasmi. Sempre al Rossini sabato 22 gennaio sarà in scena lo
spettacolo di teatro danza
SOLODIDUE
della compagnia
Adarte danza Arte Teatro, una
creazione di e con
Chiara Pistoia
e
Andrea Omezzolli,
testi
di
Patrizia Valduga.
Uno spettacolo in cui si scopre
l'altra faccia dell'amore, quella dell'ossessione,
dell'annichilimento di sé, del possesso, della solitudine. I testi
di Patrizia Valduga danno voce alle immagini estratte da films di
autori che hanno trattato il tema dell'amore nelle sue forme più
ossessive (da Jules et Jim di Truffaut al recentissimo Primo Amore
di Garrone); un lavoro -quindi- in cui la citazione
cinematografica entra come termine di paragone con la vita reale,
mescolandosi al punto da non lasciar più trasparire il confine tra
ciò che è reale e meschino con quello che è solo un sogno
patinato.
Il 29 gennaio ore 21.00 in sala grande
Daniele Luttazzi
presenterà il
suo nuovo monologo
BOLLITO MISTO CON MOSTARDA.
Luttazzi ha
dimostrato di essere un esperto nell’asportare a morsi l’ipocrisia
e l’assurdo dai corpi più solenni della cultura italiana. Con
questo spettacolo Luttazzi cercherà di alterare per sempre la
nostra percezione delle cose.
Venerdì 4 e
sabato 5 febbraio
in
esclusiva toscana
(in sala grande)
L’opera
segreta
di e con
Enzo Moscato,
regia e scene
Mario Martone.
L’opera segreta
mostra, in corpo e parola, le passioni e gli slanci, le cadute e
le pochezze, i misteri e i tesori di una città (Napoli) il cui
sipario si è levato (e strappato!) da tempo. La lavorazione del
nuovo spettacolo di
Mario Martone,
L’opera segreta, dal testo omonimo e da Partitura di
Enzo Moscato, è
stata preceduta dalle riprese del regista della mostra
“Caravaggio, l’ultimo tempo”, parte della quale verrà inserita
nello spettacolo. Si, perché L’opera segreta di Mario
Martone avrà protagonisti tre grandi personaggi, tutti non
napoletani, ma che con la città hanno avuto, per ragioni e in
tempi diversi, un forte legame che ha segnato profondamente la
loro arte e le loro vite.
Dall’universo letterario di
Anna Maria Ortese,
con la sua inquieta e accecante babele di parole dentro e intorno
alla Città sempre amata e odiata, e che nello spettacolo si
concentra sul racconto dei Granili, contenuto ne “Il mare
non bagna Napoli”; al visionario soggiorno napoletano di
Giacomo Leopardi
che Moscato reinventa con
lirismo aspro e struggente in Partitura; fino, appunto,
agli squarci filmici che si apriranno sulle tele di
Caravaggio,
quelle che realizzò tra Napoli, Malta e Sicilia negli ultimi anni
della sua vita.
Al Teatro Rossini venerdì 11 e
sabato 12 febbraio
ZoneGemma e
La cittadelteatro
presentano
Giacomo Verde
in STORIE
MANDALICHE 3.0 iper-racconti della trasformazione
di Andrea Balzola e Giacomo Verde, regia Fabrizio Cassanelli.
Storie Mandaliche 3.0 è uno
spettacolo di narrazione, con video-fondali interattivi, composto
da 7 storie collegate tra loro: l'uomo-bambino; il mandorlo; la
principessa nera; il corvo; il cane bianco; la pietra;
l'ermafrodito. Il protagonista di ogni storia appare come
personaggio anche in tutte le altre. L'idea è che sfruttando le
potenzialità ipertestuali della scrittura digitale ogni sera uno
spettatore possa decidere da quale storia iniziare lo spettacolo,
mentre lo svolgimento della narrazione sara' determinato dal tipo
di "umore" della platea, che potra' indicare (dialogando con il
narratore) che direzione seguire in corrispondenza di ogni bivio
ipertestuale.
In sala grande a Cascina,
giovedì 17 febbraio
Paolo Rossi
presenterà il suo nuovo spettacolo:
IL SIGNOR ROSSI CONTRO L’IMPERO DEL MALE.
Paolo Rossi dopo aver affrontato, con il cosiddetto metodo del
“delirio organizzato”, Shakespeare, Molière e la Costituzione
della Repubblica Italiana, ha deciso di non fermarsi e di
proseguire oltre i testi “classici” nel lavoro di ricerca per un
teatro popolare e non esclusivamente comico. La sfida per la
Compagnia di Paolo Rossi è ora il viaggio senza passaporto della
maschera del “Signor Rossi” attraverso l’illusione e la seduzione
delle culture, i segreti dei culti e la magia; un viaggio in cui
si metteranno a confronto i teatranti, il pubblico e le credenze
religiose.
Cosa nascerà da questo incontro
non è dato saperlo, ma è per scoprirlo che si intraprenderà questa
strada lungo i molti confini di religione e cultura che, a
dispetto di ogni possibile globalizzazione, contemporaneamente
separano e uniscono i popoli della terra.
Sarà un lavoro abitato da molte
anime e da molte voci che, come da felice consuetudine degli
spettacoli di Paolo Rossi, cercherà di intercettare anche la voce
e l’anima del pubblico per trarne nutrimento e portarle con sé nel
suo viaggio.
In
esclusiva toscana
domenica 27 febbraio in sala
grande, l’esibizione di
The
Peking Acrobats.
Un ensemble composto
dai migliori acrobati, giocolieri, funamboli contorsionisti e
ginnasti della grande tradizione circense cinese, accompagnati sul
palco da musicisti che suonano tradizionali strumenti cinesi.
Molti degli incredibili numeri acrobatici che fanno parte dello
spettacolo, nonostante la loro sofisticatezza, erano già svolti in
tempi antichi. La storia degli acrobati cinesi è ricchissima e la
sua tradizione risale a 2000 anni fa. The Peking Acrobats si
esibiscono regolarmente a Broadway, teatro degli spettacoli di
maggiore successo a livello mondiale, e recentemente hanno fatto
parte del cast stellare della finale del prestigioso Hollywood
Bowl. “Dove
l’impossibile diventa realtà”.
Per la prima
volta in Europa.
Nel ridotto della Città del Teatro
venerdì 4 e sabato 5 marzo alle ore 21
Jan Fabre
presenta
Quando l’uomo
principale è una donna.
Dopo il successo dell’assolo My Movements Are Alone Like
Streetdogs, Jan Fabre costruisce un nuovo spettacolo per una
danzatrice. Come indicato dal titolo, la tensione tra maschile e
femminile è il tema centrale nella pièce. Un altro spunto è dato
dal fatto che, sino al momento della nascita, ogni uomo è parte di
una donna. Conseguentemente Quando l’uomo principale è una
donna è un’ode alla forza e alla potenza delle donne.
L’interprete Lisbeth Gruwez, che ha già danzato e recitato negli
spettacoli As long as the world needs a warrior’s soul e
Je suis sang, ha un aspetto androgino, che è essenziale in
questa performance. Lo spettatore è testimone della mite anarchia
del desiderio di evadere attraverso un cammino che ciascuno
sceglie per sé. E della leggerezza di un corpo in movimento, in
cerca, a metà strada tra l’uomo e la donna. Il salto da un mondo
ad un altro.
Al Teatro Rossini giovedì 10
marzo (anziché sabato 12 marzo) il
Teatro Ambra Jovinelli
presenta
BRA LIVE
da "La Fattoria dei comici"
con SERENA DANDINI
e I COMICI DI B.R.A.
Il progetto della Fattoria
dei Comici di Serena Dandini, nasce nel 2001 e con passi da
gigante raggiunge risultati sorprendenti in termini di consenso da
parte della critica, ma soprattutto del pubblico, sia negli
spettacoli dal vivo che in due edizioni della trasmissione BRA -
Braccia Rubate all'Agricoltura.
Gli spettacoli della Fattoria si
possono considerare la versione moderna del Varietà, sia per le
caratteristiche di ricchezza di numeri e di artisti che vi
partecipano, sia perché, nascendo dall'Ambra Jovinelli sono
l'ideale continuità delle memorabili serate che si svolgevano ai
tempi d'oro dell'Avanspettacolo.
Sabato 19 marzo al Teatro
Rossini, sarà in scena lo spettacolo della Compagnia
Danza
Effettoparallelo:
TIME DELATED
GIOCO-FORMA TRA
TEMPO REALE E TEMPO RAREFATTO. Il tempo scandito da percezioni al
passato e al futuro ci rimanda al gioco-forza del tempo dilatato:
il mutamento interiore. Un percorso attraverso i fattori che
innescano meccanismi di mutamento profondo, soggettivo e sociale,
esplorando anche l’interazione con le dinamiche generazionali, in
collaborazione con Sipario Aperto Circuito dei Piccoli Teatri.
Sempre al Rossini,
sabato 2 aprile
Michele Placido
in
notturno pirandelliano.
Michele Placido regala a La carriola e L’uomo dal fiore in
bocca, due brevissimi, ma splendidi testi di Pirandello, una
nuova interpretazione: tratteggia due personaggi concreti,
coerenti e compatti, li disegna pacati, ma sa gonfiarli di angosce
e amarezze, con calorosa partecipazione e con le alterazioni della
sua voce pastosa e un po’ arrochita.
Domenica 10 aprile in sala grande
Pippo Delbono
presenta
URLO.
Dopo il grande successo al recente
Festival d'Avignon, l'ultimo lavoro di Pippo Delbono arriva
alla Città del teatro. Impreziosito dalla carismatica presenza di
Umberto Orsini, che ha desiderato confrontare la sua arte con
quella di Bobò, attore microcefalo della compagnia Delbono, e
accompagnato dalle melodie sacre e profane della Banda della
Scuola Popolare di Musica di Testaccio e dalla voce della grande
cantante popolare Giovanna Marini, Urlo è un grido di collera
gettato nei confronti dei potenti, ma anche un grido d'amore
lanciato alla superficie della terra. Urlo - scrive Le Monde
- è uno spettacolo pieno di saggezza e follia, di musica e poesia,
popolato da creature fiabesche.
Al Teatro Rossini sabato 16
aprile la Compagnia Katzenmacher presenta
LE VOCI DI DENTRO
di Eduardo De Filippo
con Iaia Forte e
Alfonso Santagata.
"Le voci di
dentro" è la seconda tappa del progetto triennale su Eduardo De
Filippo che Alfonso Santagata ha inaugurato con lo spettacolo
Quali fantasmi. Dagli atti unici alla commedia in tre atti, si
approfondisce l'indagine sul mondo eduardiano e sulle sue
tessiture drammaturgiche sapientemente sospese fra realtà e
fantasia. Ritornano le maschere grottesche di personaggi comici e
tragici al tempo stesso, e si accentuano le tinte scure che
solcano l'apparente solarità dei rapporti famigliari e sociali.
Ognuno è pronto a vedere il mostro nell'altro perché la
mostruosità appartiene all'umano. Se all'interrogativo implicito
contenuto nel titolo del primo spettacolo Alfonso Santagata
rispondeva, citando Eduardo: "I fantasmi siamo noi", la
conclusione di questo secondo lavoro sarà forse: "I mostri siamo
noi": ciascuno regista feroce della rappresentazione dell'altro
nelle vesti del "malcapitato" di turno. E ancora una volta il
teatro di Santagata e quello di Eduardo si sovrappongono in
un'unica visione.
Venerdì 29 aprile
Lella Costa in
ALICE una meraviglia di paese
regia di
Giorgio Gallione.
Portare Alice in scena può voler
dire intraprendere “un viaggio che somiglia più ad un
cavaturaccioli che ad un sentiero”, inseguendo tracce che non
portano da nessuna parte, con regole fatte solo di eccezioni.
Così potremo scoprire che
anche il nostro mondo, come quello di Carroll, è solo un gioco
illusorio di ombre e luci dove si può entrare attraverso una
screpolatura dell’aria, un foro della terra o un'improvvisa
debolezza nella superficie di uno specchio. E se “pensare
confonde le idee” o è consigliabile, come ci dice Alice, imparare
a guardare ogni cosa con una sorta di strabismo mentale, sarà
forse utile (e divertente) attraversare pure i paradossi e i
controsensi del mondo contemporaneo alla ricerca della follia e
dell'insensatezza del nostro paese delle meraviglie, spesso troppo
simile ad una partita a scacchi giocata da Re decerebrati e
arroganti Cappellai Matti. Per accompagnare Alice in questa
meraviglia di paese Lella Costa ha chiesto l’aiuto sapiente di
Giorgio Gallione, che la insegue praticamente da sempre, e di
Antonio Marras,
che crea poesia e ironia in forma di abiti. Per farla danzare, ha
pensato a Stefano
Bollani.
Venerdì 29, sabato 30 aprile,
giovedì 5, venerdì 6, sabato 7 maggio a Pisa, Spazio Pelandia,
sarà in scena
bestemmiando preghiere
frammenti sulla nascita
e sulla morte di Pierpaolo Pasolini,
produzione LaCittàdelTeatro, ideazione e messinscena
Antonio Alveario
e
Alessandro Garzella.
Debuttato con successo al
Metamorfosi festival (giugno 2004), nell’insolito e suggestivo
scenario dell’area ex Macelli di Pisa, lo spettacolo di Alessandro
Garzella (direttore artistico de Lacittadelteatro) e Antonio
Alveario, viene riproposto per un numero limitato di spettatori.
Un percorso di scrittura scenica
ispirato a ciò che dell’opera di Pasolini risuona nella nostra
vita di tutti i giorni. Una congrega di attori - mistici? zingari?
invasati? - sospesi nel brusio che separa la nascita e la morte.
Unite dalla ricerca di un luogo di felicità. Spesso il destino,
inopportunamente, mescola le carte, intrecciando sublime e
oscenità. Madri puttane, o sante, partoriscono figli ingenui e
violenti, corruzione di culture indifferenti, accatastate nei
paradossi della meschinità. Quasi tutto - oggi - straripa e si
confonde, perdendo il senso e la bellezza della vita: dov’è finito
il millennio che annunciava luccichii? Pasolini profetizzava
l’apocalisse, esorcizzando forse il mondo che oggi abbiamo. Lo
spettacolo vorrebbe profetare il paradiso, esorcizzando - con la
preghiera, la bestemmia e il canto - quello che vediamo.
Ultimo appuntamento, al
Teatro Rossini, sabato 7 maggio,
Maurizio Micheli
in
MI VOLEVA STREHLER
di Umberto Simonetta e
Maurizio Micheli, regia di Luca Sandri. Uno spettacolo cult che
dal 1978 mantiene immutate forza comica e satira, avendo
totalizzato più di 1000 repliche. Un esempio di teatro-cabaret
ineguagliato, tanto nella misura (due atti di 50’ e 40’), quanto
nella composizione. Infatti lo spettacolo gioca su diversi piani
mascherando dietro un’apparente facilità, una riflessione profonda
sull’arte dell’attore. La storia narra, col pretesto di un provino
che un attore di cabaret deve sostenere davanti a Strehler e che
gli aprirà le porte del grande teatro, uno spaccato del teatro
italiano a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. Assistiamo così alla
scoperta del “teatro alternativo” e all’impegno politico tipo
Brecht, al racconto de “la prise de l’Odéon” ai tempi del ’68 e
alle imitazioni nostrane dei grandi innovatori di quell’epoca: il
Living, Grotowski, il Terzo Teatro, rese ancora più comiche dallo
stridore, forse solo apparente, con la condizione reale del
giovane attore narrante.
FUORI ABBONAMENTO:
venerdì 11 febbraio
ore 21.00 sala grande,
Enzo Jannacci
in concerto,
in collaborazione con
Metarock.
FOSFENI
percorsi nella nuova musica
elettronica
(18 e 25 febbraio / 4 e 11
marzo)
La rassegna vedrà in
artisti di livello internazionale esibirsi in performance tra
la nuova musica elettronica ed installazioni video e
multimediali. Progetto
in collaborazione con
Musicusconcentus.
Per aprire sempre più la
Cittàdelteatro alle nuove generazioni ed all’università, durante
la stagione saranno
previsti incontri con gli artisti ed eventi collaterali,
inoltre da quest’anno sono state ampliate le fasce di sconto e
ottimizzate le riduzioni prevedendo facilitazioni per gruppi
organizzati e studenti universitari, oltre a forme di carnet e
abbonamenti con percentuale di sconto vantaggiosa.
N.B. ERRATA CORRIGE SUL
PROGRAMMA STAMPATO
Per esigenze della compagnia Teatro Ambra
Jovinelli, lo spettacolo BRALIVE
con Serena Dandini previsto per
sabato 12 marzo al teatro Rossini di Pontasserchio è stato
anticipato a Giovedì 10 marzo.
La
Città del Teatro (sala grande-ridotto-sala piccola) via
Toscoromagnola 656 - Cascina -Pisa
Teatro Rossini p.zza Togliatti –
Pontasserchio -Pisa
Spazio Pelandia- ex Macelli -via
N. Pisano-Pisa
Info tel. 050.744400
info@lacittadelteatro.it
www.lacittadelteatro.it
Prevendita abbonamenti dal 13 al
17 dicembre
prevendita carnet dal 20 al 23
dicembre
orari: tutti i giorni dalle
16.30 alle 19.30 nella sala grande,
dalle 19.30 alle 20.30 con carta
di credito al numero 050.748363
Prevendita biglietti dal 3 al 7
gennaio 2005 tutti i giorni
Prevendita dal 13 gennaio tutti i
giovedì ed i venerdì
orari: tutti i giorni dalle
16.30 alle 19.30 nella sala grande,
dalle 19.30 alle 20.30 con carta
di credito al numero 050.748363
I biglietti saranno in vendita
anche nei punti Box Office Toscana
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