ALEXANDRA DANILOVA
Alexandra
Danilova (1903-1997)
Alexandra Danilova (denominata
Choura) nacque a Peterhof, una cittadina vicino a San Pietroburgo,
il 20 novembre 1903 da una famiglia benestante. Quando in
piccolissima età rimase orfana di entrambi genitori venne adottata
da una facoltosa zia che colse in lei il suo spirito artistico.
Poiché la bambina amava esibirsi danzando davanti i parenti, decise
quando compì otto anni di iscriverla alla Scuola Imperiale di San
Pietroburgo dove studiò con grande profitto con Klavdia Kulicevskaya
e Agrippina Vaganova ed ebbe come compagni George Balanchine e
Nicholas Efimov. Diplomatasi nel 1920 entrò a far parte della
Compagnia del Mariinskij (diventato nel frattempo Balletto del Kirov).
Con George Balanchine sbocciò
una feconda collaborazione professionale quando il giovane
coreografo iniziò a mettere in scena i suoi primi lavori. La prima
coreografia a lei dedicata e da lei interpretata fu nel 1921 “Poème”.
Per lei Balanchine, nel corso della sua lunga vita di coreografo,
creò ben diciotto balletti.
Nel 1924, la Danilova si unì in
tournée con un gruppo di artisti russi capitanato da Vladimir
Dimitriev, tra i quali: Balanchine e sua moglie Thamara Geva. Si
recarono a Berlino con l’obbligo di rientrare in patria alla fine
del tour ma non vi fecero più ritorno. Dopo essere andati a Londra,
si recarono, infatti, a Parigi per partecipare ad un’audizione per i
Ballets Russes. Diaghilev fu subito ben impressionato dall’abilità
creativa di Balanchine, che danzò un pas de deux di sua
creazione insieme alla moglie Geva, e dalla personalità di Choura
che, quando fu chiamata a sostenere la sua prova, si rivolse
all’impresario dicendogli che, poiché era considerata una ballerina
in gamba per il Mariinskij, doveva necessariamente essere brava
abbastanza anche per lui. Ciò le valse immediatamente un contratto
per i Ballets Russes.
Nel frattempo Balanchine
divorziò dalla moglie e prese casa insieme a Choura e Dimitriev. I
tre vissero assieme per un certo periodo dividendosi le spese anche
se con qualche rimostranza da parte della Danilova in quanto
Dimitriev non risultò un buon pagatore ma Balanchine la convinse a
non mandarlo via poiché si sentiva in debito nei suoi confronti in
quanto, grazie a lui, avevano lasciato la Russia. Balanchine e
Choura divennero, quindi, una coppia riconosciuta sia nella vita che
nel lavoro.
Nel 1929, quando Diaghilev
morì, la compagnia dei Ballets Russes si sciolse e questo fu un
colpo ferale per la Danilova che per un certo periodo rimase senza
lavoro tanto che ipotizzò di rientrare in Russia mentre Balanchine,
grazie alle sue coreografie, riuscì facilmente a rimettersi in
moto.
Nel 1933 Choura entrò a far
parte dei Ballets Russes del Colonnello de Basil e nel 1938 dei
Ballets Russes de Monte Carlo diretti da Sergej Denham esibendosi in
creazioni di Massine quali: “Le beau Danube” (1933), “Jardin public”
(1935), “Capriccio Espagnol” (1939), nonchè di Balanchine: “Danses
concertantes” (1944) e “Night shadow” (1946). Suo partner principale
nei balletti divenne Frederic Franklin.
Dal punto di vista sentimentale
la sua situazione non fu tra le più felici. Troncata la sua
relazione con Balanchine, dopo che si era sentita mortificata in
quanto messa da parte per danzatrici molto più giovani di lei, si
sposò con Giuseppe Massera nel 1934 e successivamente con Casimir
Kokitch nel 1941. Entrambi i matrimoni furono un fallimento e
culminarono col divorzio. Nella sua autobiografia “Choura”,
pubblicata nel 1986 a New York, la Danilova scrisse: Ho
sacrificato matrimonio, figli ed il mio paese per essere una
ballerina e non c’è nessun pentimento da parte mia perchè conoscevo
il prezzo della mia scelta.
Alla fine della seconda guerra
mondiale si trasferì negli Stati Uniti e, nel 1946, prese la
cittadinanza americana. Lasciata nel 1952 la compagnia di Monte
Carlo, continuò ad esibirsi in giro per il mondo fino al suo ritiro
avvenuto nel 1957 in Australia quando danzò in “Raymonda”.
Nel 1964, trovandosi in
difficoltà finanziarie, chiese nuovamente aiuto a Balanchine che le
procurò un impiego come insegnante e coreografa presso la Scuola
dell’American Ballet. Con Balanchine mise in scena una nuova
versione di “Coppelia” per la Scuola nel 1974. Nel 1977 fece parte
del cast del film “The turning point” (Due vite, una svolta)
interpretando Madame Dakharova: un’anziana insegnante di danza. Con
la Scuola dell’American Ballet rimase sino al 1989. In quello stesso
anno ricevette il premio del Kennedy Center Honors come
riconoscimento per la sua vita dedicata allo sviluppo del balletto.
Morì a New York il 13 luglio
1997 all’età di 93 anni.
Riferimenti
su questo sito
La sonnambula
Links
Articolo di
Jack Anderson in occasione della morte della Danilova con
autobiografia
Biografia
Danilova (in inglese)
Altra
biografia
della Danilova (in inglese)
Biografia e donazioni della
Danilova
Ricerca su Google immagini della
Danilova su internet
Video di
Alexandra Danilova e Frederic Franklin in "Gaîté parisienne"
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