ISADORA DUNCAN
“Trascorsi
lunghi giorni e notti a studiare e ricercare quella danza che
potesse essere la divina espressione dello spirito umano per mezzo
del movimento del corpo. Per ore volli rimanere immobile. Le mie
mani incrociate al seno coprenti il plesso solare…. Stavo cercando
e finalmente scoprii la sorgente centrale di tutto il movimento, il
cratere del potere motorio, l’unità dalla quale tutte le diversità
del movimento sono nate, lo specchio di visione per la creazione
della danza.”
Isadora Duncan -
My Life,
1928
Isadora nacque
a San Francisco il 26 maggio 1877 o il 27 maggio 1878 (le notizie
sulla sua nascita sono discordanti) col nome di Dora Angela Duncan.
Era la seconda figlia femmina e la più giovane di quattro fratelli.
I genitori, Joseph Charles e Dora Gray Duncan erano rispettivamente
un poeta ed una pianista e insegnante di musica. Quando i genitori
di Isadora si sposarono suo padre era divorziato, già padre di
altri quattro bambini e più anziano della moglie di 30 anni. Per
mantenere la famiglia il padre si arrangiò con numerosi lavori, tra
i quali editore di giornali, proprietario di gallerie d’arte e
gestore di una banca che, fallendo, lo mise sul lastrico. Abbandonò,
quindi, la famiglia per trasferirsi a Los Angeles dove divorziò e si
sposò nuovamente.
Sin da bambina
Isadora, grazie anche alla madre che le instillò l’amore per la
danza, il teatro di Shakespeare e la lettura, imparò anche ad amare
la musica profondamente ed a sentirla con l’anima. All’età di 6
anni, infatti, già danzava per portare qualche soldo a casa e dava
piccole lezioni di danza ad altri suoi coetanei. Nel 1895, la
famiglia si trasferì a New York. Qui Isadora iniziò la sua carriera
professionale interpretando il ruolo di una fata nel “Sogno di una
notte di mezza estate” con la Compagnia di August Daly, continuando
a esibirsi in manifestazioni private finanziate dall’alta società
newyorkese.
Nel 1898,
insieme alla madre e a due dei suoi fratelli, Elisabeth e Raymond,
partì per Londra dove danzò al Teatro del Lyceum il 22 febbraio1900.
Successivamente iniziò una tournée che la portò a Budapest, Vienna,
Monaco e Berlino con la Compagnia itinerante di Loie Fuller. Rimase
quindi a studiare per un anno in Grecia e qui acquistò, alla
periferia di Atene, Kopanos Hill per costruirvi un elaborato
palcoscenico per la danza. Dopo aver aperto la sua prima scuola nel
1904 a Grunewald in Germania, scegliendo con mecenatismo e grande
umanità di dedicarsi agli allievi meno abbienti che manteneva
personalmente con le sue risorse, più tardi aprì scuole di danza a
Parigi ed a Mosca, quest’ultima con la promessa da parte del governo
russo di finanziarne i lavori, ma quando la scuola fu terminata non
ricevette nessun supporto economico.
Fu costretta,
quindi, nel 1908 a tornare negli Stati Uniti per continuare a
danzare e successivamente tornò in tournée in Europa in modo da
rimpinguare le sue finanze.
Nella sua vita
sentimentale, Isadora fu molto condizionata dall’infelice rapporto
dei suoi genitori per cui non credeva nel matrimonio. Si sposò
soltanto nel 1922 con il poeta russo Sergei Esenin ma si separò poco
dopo. Tuttavia ebbe relazioni sentimentali con lo scenografo Gordon
Graig e con il milionario Eugene Singer dai quali ebbe due figli,
Dendrie e Patrick che persero la vita affogando tragicamente dopo
un incidente automobilistico che fece precipitare la macchina su cui
viaggiavano con la governante inglese nel fiume Senna nel 1913.
Seguì per lei un brutto periodo di depressione che superò
dedicandosi alle proprie scuole di danza e, da quel momento in poi,
i suoi allievi divennero come suoi figli tanto che ne adottò
addirittura sei che vennero chiamati gli “Isadorables” quando
iniziarono ad esibirsi con lei.
Poco dopo il
fallimento del suo matrimonio si ritirò dalle scene e visse
poveramente e quasi dimenticata a Parigi. Morì, come era vissuta, in
maniera non convenzionale e in modo tragico a Nizza il 14 settembre
1927 quando la sua sciarpa si impigliò nella ruota dell’auto Bugatti
su cui viaggiava strangolandola.
Isadora Duncan
è unanimemente riconosciuta quale madre della danza moderna, di cui
ha fondato il nuovo sistema interpretativo, unendo insieme poesia,
musica e ritmi della natura. Non credette mai nella formalità del
balletto convenzionale e dette vita a più forme di danza libera,
danzando a piedi scalzi e con un semplice abbigliamento di stile
greco. Sosteneva che “le cose devono essere come sono” e,
nell’esprimere le sue idee con grande passione, lottava contro tutte
le convenzioni. La danza era per lei un’arte sacra, come lo era per
gli antichi Greci, e per questo la interpretò con movimenti liberi
che si ispiravano alla natura, quali onde e vento, all’arte greca e
alle danze popolari, andando in scena con i capelli sciolti, i piedi
nudi e sciarpe fluttuanti sulle spalle. La sua ribellione ai canoni
del balletto tradizionale portò una vera rivoluzione nel mondo della
danza.
SCRITTI:
The Dance (1909); My Life,
la sua autobiografia 1927; periodici articoli sulla danza e The
Art of the Dance un volume memoriale pubblicato nel 1928.
SITI A LEI DEDICATI E BIOGRAFIE:
Isadora Duncan Foundation for
Contemporary Dance
Isadora Duncan (1878-1927)
by Samuel Dickson - Museum of the City of San Francisco
Isadora Duncan
from KQED Center for Education & Lifelong Learning.
The Early Moderns Tutorial
Ch. 2: The Solo Dancers
-
Isadora Duncan (1877-1927)
Isadora Duncan, modern dance
pioneer (1878 - 1927)
- Early San Francisco Stage
Isadora Duncan, scheda a cura di
Luisa Nieddu
Isadora Duncan di Luisa Nieddu
Cronologia della vita di Isadora
Duncan e altre informazioni utili
Ricordando Isadora Duncan: "La grande
sorgente" (un articolo su balletto.net)
Ricordando Isadora Duncan: "La Danza del
futuro" su balletto.net
Ricordando Isadora Duncan: "L'immagine di
Isadora" su balletto.net
Ricordando Isadora Duncan: "Bellezza ed
Esercizio" su balletto.net
Video trailer sulla vita di Isadora Duncan
Estratto video dal film "Isadora"
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