<%@ Language=Eredita dal Web %> Sogno di Ballerina - I tuoi sogni: Una piccola emozione di ballerina... di Eleonora

SOGNO DI BALLERINA




A PROPOSITO DI.....

I tuoi sogni


 

 

UNA PICCOLA EMOZIONE DI BALLERINA...

di Eleonora

Erano le sette di una mattina molto speciale. Una mattina che rimarrà felicemente impressa nei miei ricordi.

Mi svegliai molto prima del solito, forse per l’agitazione che aveva turbato il mio sonno come quando si è alla vigilia di un esame o di una partenza e la notte trascorre in un continuo dormiveglia.

Non feci fatica ad alzarmi anche se di solito adoro poltrire nel letto fino all’ultimo.

Corsi a prepararmi: il candido tutù e le scarpette da punta erano adagiati sulla poltrona. Anche loro in attesa del grande giorno. Ora sembravano animarsi e danzare dolcemente sulle note davvero stridule della sveglia.

Mi guardai allo specchio e l’immagine che appariva rifletteva in me un senso di gioia, felicità e al tempo stesso ansia e timore; solo qualche ora mi separava dal momento che attendevo con trepidazione ed il tempo sembrava correre velocemente, troppo velocemente per assaporare il gusto dei preparativi.

Mi attendeva, in quel caldo mattino di fine giugno, per me giovane allieva di una scuola di ballo di provincia, una grande prova.

Dopo essermi sistemata i capelli con il canonico chinion che dovetti rifare per ben due volte e un leggerissimo trucco, cominciai a preparare il borsone: le mani tremavano nel riporvi le scarpette di raso rosa, il gonnellino nero, le scarpe da punta e  per ultimo il tutù  sopra tutto il resto per non stropicciarlo.

Quante emozioni, quanti pensieri e domande  si sovrapponevano nella mia mente.

Se avessi sbagliato qualche passo, se fossi addirittura caduta dopo un tallevè, se il pas de bourrè non fosse stato perfetto, se la mia esecuzione fosse stata insignificante…se…se…

Stavo aspettando da tanto tempo questo giorno, dieci anni di lunga preparazione fra fatiche e piccole gioie. Lezione dopo lezione, ed è proprio il caso di dire passo dopo passo, di danza naturalmente. Cinque – Sei - Sette – Otto ... Sciassè, tombè, glissade…

La mamma premurosa come al solito mi preparò la colazione che con suo dispiacere saltai perché neppure un grissino quella mattina avrebbe trovato posto nel mio stomaco sottosopra. Salutai e ringraziai mia mamma che son sicura era emozionata come me… 

Mio padre era già pronto sulla porta di casa per accompagnare la sua ballerina ad una prima tappa importante  nel mondo della danza.

Non so se fosse  emozionato anche lui. Io lo ero di certo.  

Salii in macchina e partimmo alla volta del teatro che avrebbe trasformato quella sensazione di gioia in un vero e proprio timore, ma anche in felicità allo stato puro.

Per tutto il viaggio non feci che pensare ai passi, alle tecniche apprese, ai suggerimenti della mia insegnante e soprattutto agli ostacoli che avrei incontrato. Occasionalmente guardai fuori dal finestrino, la città era già da qualche ora pienamente animata nel suo caotico traffico, ma il paesaggio scorreva inesorabile sovrapposto dai miei pensieri e dalla mia immaginazione.

Mio padre cercò di alleggerire la tensione con battutine e fischiettando un motivetto stupido ma orecchiabile, probabilmente andava a ritmo con il battito accelerato del mio cuore. Gli fui grata per ciò, era il suo modo per dirmi che sarebbe andato tutto per il meglio.

Arrivammo a destinazione ed una sensazione di vuoto mi invase… come se mi mancasse qualcosa… la terra sotto i piedi.

L’ingresso del teatro era importante ma non imponente, moderno nella struttura ma antiquato nello stile, con lucidi pavimenti di granito rosato e con lampadari di cristallo su stuccati soffitti rosa. Il tutto creava una sofistica atmosfera,  non era certo la Scala lo sapevo benissimo, ma in quel momento tutto sembrava assumere dimensioni giganti come la mia agitazione e come il sogno che stavo vivendo.

E’ vero non era la prima volta che calcavo le scene, avevo già fatto numerosi saggi di danza, e tante altre volte avevo indossato l’ immacolato tutù, ma oggi era un giorno davvero speciale ed indimenticabile: era il mio primo esame di danza alla Russian Accademy Ballet.

 

Grazie per avermi ascoltato 

Sono Eleonora ho 15 anni e faccio danza classica da 11!!! Ho sostenuto due esami di danza con notevole successo ma le mie doti fisiche non sono delle migliori... anzi... Nel vostro sito ho trovato molte cose belle ed interessanti... Grazie mille!!! W la danza...

5 aprile 2005

 






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