SOGNO DI BALLERINA

Fanny Elssler nel Pas de l'ombre di Ondine




LA DANZA

Balletti celebri



 

 

ONDINE O LA NAIADE

Yevgenia Obratzova e Leonid Sarafanov in Ondine di Lacotte 2006

Balletto in due atti e sei scene, su libretto di Jules Perrot e Fanny Cerrito (dalla novella di Friedrich De La Motte Fouqué), musica di Cesare Pugni, coreografia di Jules Pierrot. Prima rappresentazione: Londra, Her Majesty’s Theatre con Fanny Cerrito e Arthur Saint Léon.

Il balletto, ispirato alla leggenda della ninfa delle acque, fu coreografato da Jules Perrot a Londra nel 1843 per la ballerina Fanny Cerrito, di cui rimase famosa la scena del pas de l’ombre nella quale Ondine, resasi consapevole della sua natura umana, rimaneva affascinata dalla sua stessa ombra e danzava con lei. La Cerrito inoltre collaborò con Perrot per la stesura del libretto. Invitato a San Pietroburgo come maestro di ballo, Perrot riallestì il balletto, con Carlotta Grisi protagonista e lui stesso in scena nel ruolo di Matteo, presso la residenza dello Zar a Peterhof nel 1851 con il titolo La naiade ed il pescatore. Nel 1874, a San Pietroburgo, Marius Petipa rimontò il balletto rielaborando notevolmente la coreografia che revisionò  nuovamente nel 1892. Nel 1903 Alexander Shiryayev lo metteva in scena a San Pietroburgo con una nuova coreografia per Anna Pavlova. Successivamente venne poco rappresentato o soltanto in parte per cui se ne perse negli anni la tradizione di vederlo incluso nel repertorio delle principali compagnie russe.

Circa quattro anni fa’ il coreografo Pierre Lacotte cominciò a lavorare sulla ricostruzione della coreografia di Perrot/Petipa per la compagnia del Mariinskij. L’impegno di ricostruire il balletto si tramutò tuttavia in una reinventazione in quanto del lavoro originale non era rimasto nulla tranne alcune litografie e incisioni del periodo. Partendo dalla trama del balletto che narra la storia del pescatore Matteo che si accinge a sposare Giannina quando la ninfa Ondine s’innamora di lui e, abbandonando la sua natura di spirito, si sostituisce alla fidanzata riuscendo ad attirare l’affetto del giovane con l’inganno sino a che, inevitabilmente, non lo perde per sempre morendo, Lacotte crea  una coreografia che si avvicina come stile e atmosfera ai balletti La Sylphide e Napoli di Bournonville ma incidendo con più vigore nella narrazione.

La ricostruzione di Ondine nella reinventazione di Pierre Lacotte è andata in scena il 3 maggio 2006 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo per la compagnia del Kirov con interpreti: Yevgenia Obraztsova, Yana Serebriakova, Leonid Sarafanov.

L'ALTRA ONDINE

Ondine di Ashton con Tamara Rojo (Royal Ballet)  foto Johan Persson

Balletto in tre atti e cinque scene; libretto e coreografia di Frederick Ashton (dal racconto di Friederich de la Motte Fouqué; musica di Hans Werner Henze; scene e costumi: Lila de Nobili. Prima rappresentazione: Royal Opera House, Covent Garden, Londra, 27 ottobre 1958, con interpreti: Margot Fonteyn, Michael Sommes, Julia Farron, Alexander Grant.

Anche il celebre coreografo Frederick Ashton nel 1958 creò una sua Ondine e la dedicò alla sublime interprete dell’epoca: Margot Fonteyn. Si tratta però di un lavoro abbastanza diverso da quello di Perrot  sia come trama, seppure anch’essa ispirata alla novella settecentesca di de la Motte Fouqué, che come musica, quest’ultima composta dal contemporaneo Henze. Si  narra qui di una creatura dell'acqua, Ondine, che riesce a  conquistare le attenzioni del nobile Palemone, fidanzato di Berta, la quale riesce tuttavia a riconquistare il suo innamorato. Ondine, sconfitta, è costretta a ritornare in mare presso il re delle acque Tirrenio mentre Palemone e Berta possono sposarsi. Quando, però, Ondine ritorna, Palemone la bacia consapevole che ciò gli costerà la vita. Infatti Ondine lo trascina con sé in fondo al mare per averlo accanto per sempre.

Tamara Rojo in Ondine di Ashton (Royal Ballet) foto Johan Persson

Altre versioni del balletto sono state coreografate da  Alan Carter (Monaco di Baviera, 25 gennaio 1959), Tatiana Gsovsky (Berlino Ovest, 22 settembre 1962), Nicholas Beriozoff (Zurigo, 1965), Imre Eck (Budapest, 1969 e, recentemente  da David Nixon per il Ballet dell’Opéra National du Thin (Moulhouse 2006). Un balletto dal titolo Ondine su musica tratta dalle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi è stato coreografato da William Dollar per il New York City Ballet nel 1949.

Precedentemente,   la storia di Ondine aveva ispirato altri coreografi quali: Louis Henry (Vienna, 1825, musica di Gyrowetz) e  Paolo Taglioni (Berlino, 1836, musica di H. Schmidt).

 


Ondine di Ashton con Tamara Rojo e Jonathan Cope (Royal Ballet)  foto Johan Persson

Collegamenti

Note e trama di Ondine di Perrot/Petipa

Biografia di Ashton

Le coreografie di Ashton su balletto.net

Biografia di Ashton su balletto.net

Biografia di Perrot su balletto.net

Video dietro e fra le quinte di "Ondine" di Lacotte 2006

Video di "Ondine" nella ricostruzione di Lacotte 2006 con Eugenie Obraztsova, Leonid Safaranov, Viktoria Tereshkina, Nadejda Gontchar, Olesia Novikova

Video "Ondine" con Margot Fonteyn e Michael Somes, coreografia Ashton

 



Margot Fonteyn in Ondine di Ashton 1958





Webset  by © KissDesign Website