Sogno di ballerina - Balletti celebri: La Sylphide

SOGNO DI BALLERINA

Maria Taglioni ne' La Sylphide 1832

LA DANZA

Balletti celebri

LA SYLPHIDE

Paul e Maria Taglioni ne'"La Sylphide" (Londra 1832)

Balletto in due atti; musica di Jean Madeleine Schneitzhoeffer; libretto di Adolphe Nourrit; coreografia di Filippo Taglioni; scenografia di Pierre Luc Charles Ciceri; costumi di Eugène Lami.

Prima rappresentazione, Parigi, Opéra, 12 aprile 1832 con interpreti Maria Taglioni, Lisa Noblet, Joseph Mazilier.

Carla Fracci interpreta La Sylphide

La Sylphide è considerato il primo vero balletto romantico in quanto precursore di quello spirito e di quegli elementi che hanno caratterizzato tutto il successivo periodo della danza: la donna simbolo dell'immaterialità, il mondo incantato di elfi, silfidi, villi, farfalle, storie di amori infelici e impossibili, sacrifici estremi ma è anche il balletto che ha rivoluzionato visivamente la messa in scena con il vaporoso tutù bianco lungo alle ginocchia e le scarpine rosa da punta che sembrano far volare la ballerina come uno spirito evanescente e soprannaturale.

Il balletto, ispirato al racconto di Charles Nodier Trilby, ou le Lutin d'Argail (1822), è ambientato in Scozia e narra del giovane James che, alla vigilia delle sue nozze con Effie, riceve la visita di una Sylphide da cui viene attratto sino al punto di abbandonare la sua fidanzata per seguire lo spirito della fanciulla fatata nei boschi. Qui incontra la strega Madge che gli dona una sciarpa con la quale dovrà avvolgere le spalle dell'amata per non farla fuggire più. Quando James circonda la Sylphide con la sciarpa, ella perde le ali e muore. In lontananza scorre davanti agli occhi di James, disperato per la morte dell'amata, il corteo delle nozze di Effie, da lui rifiutata, con Gurn.

Nina Ananiashvili e Angel Corella ne' La Sylphide

Il grande successo ottenuto da questo balletto non bastò per mantenere in vita la coreografia di Taglioni che ebbe la sua ultima replica in questa versione nel 1858 ad opera dall'allieva di Maria Taglioni: Emma Livry, per uscire per più di un secolo dalle scene sino alla ricostruzione del 1972 ad opera di Pierre Lacotte avvenuta all'Opéra di Parigi.

La Sylphide che ci è pervenuta dal secolo scorso è invece quella di August Bournonville, su musica di Herman Severin von Lovenskjold, messa in scena a Copenaghen, con sè stesso e Lucille Grahn nei ruoli principali, il 28 novembre 1836.

Alessandra Ferri interpreta la Sylphide

Il balletto con la musica di Lovenskjold è stato inoltre coreografato da Elsa Marianne von Rosen (Ballet Rambert 1960), Erik Bruhn (National Ballet of Canada 1964), Peter Schaufuss (London Festival Ballet 1979), mentre la partitura di Schneitzhoeffer è stata coreografata da Victor Gsovsky (Parigi, Ballet de Champs Elysées 1946) e da Adolph Adama (Brema 1964), seguiti da Pierre Lacotte che, come già detto, ha avuto il grande merito nel 1972 di riportare in scena l'originaria coreografia di Filippo Taglioni.

Les Sylphides

L'ambientazione romantica del balletto ha ispirato anche Mikhail Fokine che ha creato una coreografia in un atto dal titolo "Les Sylphides" (Chopiniana) su musica di Chopin, rappresentata a San Pietroburgo, Teatro Mariinskij, il 23 febbraio 1907, con interpreti Anna Pavlova, Vera Fokina e Anatole Oboukhoff.

Collegamenti

Biografia di Maria Taglioni

Un articolo su Maria Taglioni e le sue stagioni in Russia

La Sylphide da Taglioni a Lacotte - Articolo di Claudio Giorgione su balletto.net