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RESOCONTO Convegno 26/29 aprile 2006   foto delle giornate

Si è concluso sabato 29, con la partenza degli insegnanti del gruppo Rodari in Rete di Capaccio Paestum, Agropoli, Greve in Chianti e Gavirate, il Convegno organizzato dalla Direzione Didattica di Omegna 1 in collaborazione con l’Istituto Ferrini di Verbania: tre giornate di intenso lavoro e confronto tra Dirigenti e Insegnanti delle varie scuole, a chiusura del progetto triennale Oltre la Frontiera.

 Il progetto ha coinvolto anche gli alunni delle scuole del Circolo di Omegna 1, in un percorso di: conoscenza delle proprie identità, sviluppo della comunicazione interpersonale, accettazione e rispetto delle diverse identità. Rodari e le sue indicazioni pedagogiche hanno costituito il punto di riferimento costante al quale attingere e sul quale potersi confrontare.

La creatività e la fantasia sono stati gli argomenti principi dei laboratori organizzati giovedì 27 e venerdì 28 nelle varie scuole coinvolte: tecniche di costruzione del fumetto presso la sezione grafici del Franzosini, il teatro come contenitore di emozioni e le relazioni solidali in classe presso la scuola di Omegna- Madonna del Popolo, tecnologie informatiche e identità presso la scuola di Cesara, la creatività di Rodari e oltre Rodari presso la scuola Via de Amicis di Omegna.

Giovedì 27, presso il Forum di Omegna, si è svolto il seminario A scuola Insieme, all’interno del quale sono stati dibattuti i temi riguardanti l’Intercultura e l’integrazione in classe degli alunni stranieri.

“Da due anni il Circolo di Omegna 1 è Scuola Polo per gli alunni stranieri e l’Educazione Interculturale” ha affermato la Dirigente Scolastica dott.ssa Rita Nobile nel corso della presentazione “ Si è dotato di un protocollo di accoglienza e si avvale della collaborazione di mediatori culturali di madre-lingua diversificate, tuttavia il numero di ore a disposizione non copre le reali esigenze degli alunni stranieri che arrivano nella nostra scuola”

La dott.ssa Franca Giordano Dirigente del CSA del VCO ha illustrato la situazione generale dell’integrazione nelle scuole provinciali: gli alunni stranieri della Provincia costituiscono il 4% della popolazione scolastica globale, dati in linea con le statistiche nazionali.

Ma nelle Scuole del 1° Circolo di Omegna la percentuale sfiora il 10%: un dato che induce alla riflessione e alla ricerca di modalità di intervento diversificate che vanno dalla creazione di Corsi di aggiornamento specifici  per insegnati (partiranno in questo mese di maggio per proseguire poi a settembre, sono già 300 gli insegnanti della provincia che si sono iscritti), alla richiesta di personale qualificato per istituire laboratori linguistici in ogni scuola, al coinvolgimento degli enti locali che si facciano promotori dell’istituzione di servizi di intermediazione culturale per agevolare la comunicazione con le famiglie di alunni stranieri. L’obiettivo che ci si prefigge è quello di elevare la qualità del servizio scolastico per tutti, alunni stranieri e non.

Nel corso dell’anno la Provincia , rappresentata al seminario dagli assessori De Santis e Caruso, ha messo a disposizione delle scuole del VCO 20.000 € per il pagamento dei mediatori culturali; un contributo è giunto anche dalla Comunità Montana Cusio Mottarone. E’ un primo passo, un sostegno che conferma la necessità della scuola di non essere lasciata sola nell’arduo compito di accogliere i giovani stranieri.

Dal settore locale il confronto si è esteso all’ambito nazionale nel momento in cui insegnanti e dirigenti appartenenti al Gruppo Rodari in Rete hanno illustrato al pubblico presente la situazione Interculturale esistente nelle loro città e i progetti predisposti nelle varie scuole.

Le insegnanti Morea e Zanoia hanno raccontato le fasi salienti del progetto La scuola delle mamme, finanziato dalla Direzione Scolastica Regionale e al suo secondo anno di realizzazione; scopi del progetto sono l’integrazione e l’insegnamento della lingua italiana alle mamme straniere. Molte di queste erano presenti in sala con i loro figli e, al termine del seminario, hanno preparato un assaggio di piatti tipici delle loro zone di provenienza. 

Una forte emozione e partecipazione ha pervaso la sala nel momento in cui, a chiusura del seminario, una mediatrice culturale georgiana ha letto due bellissime poesie in lingua e una mediatrice messicana ha raccontato una leggenda proveniente dalla sua terra.

Provare le medesime emozioni e saperle riconoscere, a volte, unisce più che parlare la medesima lingua.                                                          M. Gabriella Strino