Lunedì 21 Novembre 2005 è stato un piacere la verticale di
Rosso del Conte con Giuseppe Tasca D'Almerita,
durante la quale
questo longevo vino a mostrato tutte le sue qualità.
Giuseppe ci intrattiene
raccontando come intorno alla fine degli anni '60 suo nonno decise di
creare una riserva particolare di Regaleali
Rosso, capace di invecchiare come i grandi rossi internazionali. Una
sfida vinta grazie alla collaborazione di un giovane enologo di
allora Ezio Rivella. Prodotto con uve Nero d’Avola da
piante di oltre quarant‘anni coltivate ad alberello e spalliera, con una
piccola percentuale di un altro vitigno autoctono siciliano il
Perricone.
I vigneti di produzione sono
San
Lucio di Ha 06.70, S.Anna e Ciminnita di Ha 07.00, Case Vecchie
di Ha 9.00 impiantati tra il 1959 ed il 1976
Il sistema di
allevamento è Alberello e Spalliera, il tipo di potatura: Gujot, la
densità di ceppi Ha: mediamente 4.000. Il terreno
è di medio impasto e compatto con reazione alcalina, l'esposizione
dei vigneti: Sud, Sud/Est, generalmente l'epoca di Vendemmia è tra
la fine Settembre ed i primi di Ottobre. Durata
a contatto con le bucce: 12 giorni, temperatura di fermentazione:
26/28°C, fermentazione malolattica: svolta totalmente, viene
affinato in Barili di Rovere Francese (Allier e Tronçais) da 300
litri, per il 60% nuove e il 40% al
secondo passaggio, per 12 mesi. E' un vino:
Rosso D.O.C. - Contea di Sclafani.
Iniziamo il nostro viaggio
dall'annata 1986 l'ultima affinata il grandi botti di
castagno prima della svolta delle annate seguenti all'utilizzo del
rovere. Un vino di venti anni con un colore vivo, granato
accattivante, splendido naso di notevole complessità, con mora in
confettura, tabacco e spezie a profusione. In bocca mostra tutto il
suo calore, una morbidezza suadente equilibrata da una sapidità
piacevole.
Il 1988 annata
siccitosa con scarse precipitazioni ed un estate caldissima, ha
prodotte uve maturate anticipatamente, il vino nel bicchiere è in gran forma,
ancora più rotondo del precedente, un pò più potente, belle
sensazioni di goudron, una densità del tatto in bocca sorprendente,
belle note di spezie e vaniglia.
L'annata 1989 dall'andamento
climatico stagionale simile alla precedente, ci dà un vino granato lucente,
consistente, al naso più intenso dei precedenti, con sentori di
polpa nera matura, speziosità. In bocca il calore all'inizio
predomina per poi lasciare spazio alla grande massa estrattiva e ad una
gran presenza del gusto aroma.
Il 1994 affinato in
botti di rovere di dimensioni minori rispetto alle annate
precedenti, è quello che più di tutti mi ha impressionato
positivamente con le sue sensazioni di piacevolezza. Al naso
oltre la frutta splendidamente matura, la speziatura, mostra
una bella mentosità, Vino equilibrato in cui la morbidezza
gioca ancora con una sapidità ed una freschezza invidiabili, con
una nota in chiusura di cioccolato fondente deliziosa.
L'annata 1995 è un
gradino al di sotto del '94, mostrando comunque bei livelli di
potenza e densità, richezza e morbidezza.
Chiudiamo con il 2001,
rubino impenetrabile, consistente, al naso frutto e spezie si
baciano morbidamente, in bocca è potente, con il suo calore vivo,
polpa freschezza e spessore. Un bambino in crescita.
Luigi Salvo
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