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A "Sicilia
En Primeur 2007" 18 vini in degustazione evidenziano una vendemmia
2006 a 5
stelle.
di Luigi Salvo La 4° edizione di Sicilia en Primeur, organizzata in maniera eccellente dall’Assovini, si è svolta dal 21 al 27 marzo 2007, ed ha accolto giornalisti provenienti da tutto il mondo, facendo base nella bellissima cornice di Taormina. L’Assovini costituita nel 1998, è un associazione composta da 65 tra i migliori produttori isolani, ha alla sua guida, il Conte Lucio Tasca D’Almerita, da quest’anno come amministratore delegato il Dott.Elio Marzullo, ed il sempre presente, nella puntigliosa organizzazione Dott.Giuseppe Longo. La manifestazione ha avuto cinque momenti salienti, le visite della stampa, con test degustativi, presso alcune aziende della Sicilia Orientale, la degustazione “En Primeur di diciotto campioni anonimizzati dell’ultima vendemmia, l’incontro dei giornalisti con i tutti i produttori per il tasting delle annate precedenti, la conferenza sul rating della vendemmia 2006, e le visite della stampa, con relativi tasting, alle aziende della Sicilia Occidentale. Momento sicuramente centrale la degustazione “En Primeur, i diciotto campioni scelti da un apposita commissioni di enologi, sono stati presentati come rappresentativi dell’andamento della vendemmia 2006, e posti in degustazione a noi giornalisti alla cieca, con indicazione soltanto del vitigno di origine e della provincia di provenienza.
Meritevole di lode, il professionale e puntuale servizio dell’Associazione Sommeliers Sicilia, che ha reso perfetto ed armonico il susseguirsi dei vini. Erano presenti, 6 campioni da vitigni autoctoni in purezza, 2 da autoctoni ed alloctoni, 10 da vitigni alloctoni. Annata anomala, quella del 2006, con una primavera fredda, una certa piovosità durante la fioritura, l’estata inizialmente calda, si è andata raffrescando a poco a poco. I bianchi, in sintesi, sono sembrati particolarmente freschi, i rossi di eccezionale fattura. Ecco l’elenco completo dei campioni con il punteggio che ho assegnato in degustazione:
Sono emersi nelle mie note degustaive, al termine del tasting condotto da Ezio Rivella, in particolare, Il campione (4) Chardonnay-Fiano, di particolare eleganza ed intensità con note di zagara ed agrumate molto accattivanti, il campione (8) Nero d’Avola di gran frutto e spezie con lunga P.A.I., il (9) Nero d’Avola-Syrah potente, opulento ed avvolgente, il (14) bellissimo esempio di Cabernet Sauvignon isolano, concentrato ma estremamente elegante, il (15) di uguale spessore e persistenza. Straordinari gli ultimi tre vini (16) (17) (18), i quali mostrano eccellenti doti e sicure promesse, con il Passito di Pantelleria di particolare grande intensità e persistenza aromatica intensa. Interessante il dibattito apertosi a margine della degustazione, con interventi significativi tra gli altri di Andrea Gabrielli, Marco Sabellico del Gambero Rosso, Daniel Thomases della guida Veronelli, Mariella Vicentini, e Guido Ricciarelli di Spirito di Vino. Il tema che più si è evidenziato, è la qualità e la pregevolezza degli alloctoni siciliani, con le loro caratteristiche di unicità che esprimono e che li contraddistinguono, tuttavia, in degustazione si è notata la mancanza di un vitigno che già da un po’ di tempo, sta esprimendo al meglio il suo potenziale, il Nerello Mascalese, perla del territorio Etneo, ed anche del Grillo, storico vitigno base del Marsala, che sta dando ottimi risultati in vini di particolare lunghezza gusto-olfattiva. Altro tema d’importanza, il fatto che la qualità dei vini siciliani, sempre più riconosciuta, debba oggi tendere maggiormente verso parametri di finezza, eleganza e legame profondo con il territorio, senza essere necessariamente sinonimo di concentrazione e potenza a tutto tondo. In definitiva parere unanime, gran bei vini quelli degustati, per scelta dell'organizzazione, agli oltre ottanta giornalisti presenti non sono stati comunicate le aziende, essendo campioni rappresentativi di tutta la produzione siciliana, ma a i più attenti e navigati, perfetti conoscitori del territorio, all'abbinamento vino-azienda, sono sfuggiti al massimo un paio di campioni, ed è stato molto divertente giocare con la memoria olfattiva.
Il giorno seguente la conferenza sulla
situazione del vino siciliano ha concluso i lavori di Taormina: il presidente Lucio
Tasca D'almerita ha ribadito la mission di Assovini, rendere
itinerante Sicilia en Primeur in modo da consentire la scoperta delle
vocazioni produttive territoriali. “Abbiamo assistito ad una
partecipazione attiva da parte dei giornalisti, sempre più interessati al
nostro territorio” ha ribadito Tasca d’Almerita “in un momento dove
il vino siciliano non sembra aver subito recessioni. Attilio
Scienza, professore Ordinario di Viticoltura presso il Dipartimento di
Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria di Milano, ha sottolineato
che "nessuna terra come la Sicilia ha una forbice
di maturazione così ampia per una viticoltura di qualità, circa 90
giorni, ed ha nel suo DNA la voglia di esagerare e stupire con la sue doti
naturali, è un grande continente vitivinicolo con tanti microrganismi
sconosciuti che stanno affiorando. Di fronte però al lento cambiamento
delle stagioni anche il vino subisce delle variazioni; questa è stata
un’annata climaticamente bizzosa che si potrà leggere nei vini, come,
per esempio, i rossi che risulteranno più freschi rispetto a quelli delle
passate annate”.
Luigi Salvo Sicilia en primeur 2007 il video Tasting della stampa da Benanti e Cottanera Tasting della stampa da Zisola,Planeta, Feudo Maccari
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