Boom del valore dei vigneti del Brunello di Montalcino
 

È del 2153 per cento la crescita del valore di un ettaro coltivato a Brunello dal 1967 a oggi. Con questo dato che non ha paragoni a livello mondiali Montalcino si appresta a festeggiare il quarantennale del Consorzio. Nel 1967 un ettaro di terreno vitato o vitabile di Brunello valeva 1,8 milioni di lire, mentre oggi lo stesso ettaro ha un valore di 350 mila euro.


L'apprezzamento dei terreni si ha soprattutto nella metà degli anni Ottanta con l'arrivo a Montalcino di importanti aziende dell'enologia italiana. L'incremento in valore più significativo avviene infatti tra il 1977 e il 1987 quando il costo di un ettaro di Brunello cresce di circa 5 volte. Il vero boom commerciale del Brunello arriva invece nel '95, con la vendita dell'annata '90, continuando a crescere nel tempo. Negli anni a Montalcino è cresciuto in notevole misura anche il numero di ettari vitati a Brunello dai 64,58 ettari del 1967, per una produzione di 2.000 ettolitri, agli odierni 2.000 ettari per 79.440 ettolitri di vino.

Nato per volontà di 37 soci fondatori, il Consorzio riunisce oggi tutti i 247 produttori di Brunello, di cui 208 imbottigliatori. Stefano Campatelli, direttore del Consorzio, in carica da 17 anni, ricorda così i suoi esordi: «Ho iniziato il 19 marzo 1990 e da subito percepii un grande movimento, soprattutto per quanto riguardava la viticoltura. Si impiantarono molti vigneti e molti di quelli vecchi furono sostituiti con quelli nuovi. Una necessità legata alla consapevolezza che la viticoltura degli anni Settanta e Ottanta aveva poco a che fare con il concetto di qualità. Insomma, la tendenza generale guardava decisamente al miglioramento».