Il "vino
parlante", finalmente un'etichetta chiara ed esauriente
di Luigi Salvo
Spesso capita a molti
di trovarsi di fronte una bottiglia di vino ed accingendosi a berla,
non si sà nulla su di essa e non si ha la possibilità di
informarsi sulle caratteristiche del contenuto, perché in etichetta è presente appena
il nome del vino e dell’azienda. Per ovviare a questo, nasce un
progetto innovativo, ed a mio modo di vedere interessante, quello di
Autoctono s.r.l., denominato il “Vino
Parlante®”, che prevede nelle bottiglie una retroetichetta
pieghevole multipagina, in grado di contenere tutte le informazioni
sul vino e sul produttore.
Lo scopo è poter dare ai consumatori la
possibilità di bere in modo informato e consapevole, leggendo
immediatamente in qualunque circostanza, ristorante, enoteca, o casa
di amici e direttamente sulla bottiglia, le caratteristiche del
vino, le uve dal quale proviene, la sua vinificazione, il territorio, l’andamento climatico dell’annata in
questione, gli ideali abbinamenti, ed il profilo del produttore, con la possibilità di
staccare facilmente e conservare il pieghevole-etichetta, in modo da
ricordare il vino che si è trovato di particolare gradimento.
Iniziativa lodevole che permette
di tutelare il consumatore, sempre più esigente, oltre che con la
qualità, anche con la trasparenza d’informazione. La
presentazione del progetto a giornalisti ed operatori di settore è
avvenuta a Verona al Vinitaly, giovedì 3 aprile in Sala Respighi,
con gli interventi di Gigi Brozzoni direttore del Seminario
Permanente Luigi Veronelli, Luca Toninato presidente della
Cooperativa AGER, entrambi partner di progetto di Vino Parlante®, e
di Attilio Scienza ordinario di Viticoltura all’Università degli
Studi di Milano. Hanno aderito a questo nuovo progetto già 22
aziende vitivinicole sparse sul tutto il territorio nazionale, tra
queste una siciliana, l’azienda agricola Tamburello.
La
presentazione dell’etichetta del Vino Parlante Tamburello, è
avvenuta venerdì 9 Maggio alle 21,00 presso l’Accademia del Buon Gusto
Siliqua a Partanna Mondello (Pa), nel corso della serata “Note
Divinae”, si tratta di uno dei pochi Perricone in purezza, antico
vitigno autoctono siciliano, le cui proprietà salutische
sono state riscontrate in uno studio fatto dal “Coribia” (Consorsio
di Ricerca sul Rischio Biologico in Agricoltura) presieduto da
Nicola Gebbia, ordinario di Oncologia medica all’Università di
Palermo. Il Perricone,
secondo tale ricerca, è il vitigno siciliano più ricco di
resveratrolo e di
piceatannolo, sostanze che aiutano nella prevenzione di gravi
malattie. Quest’idea
di fornire il vino di un’etichetta altamente informativa,
probabilmente anticipa un provvedimento che potrebbe a breve
riguardare il vino, infatti, dopo le discussioni parlamentari in
sede di Unione Europea che riguardano le questioni delle tabelle
nutrizionali divenute oramai obbligatorie sui cibi, molti vorrebbero
che queste comparissero in modo chiaro, anche
sulle bottiglie del nettare di Bacco.
Luigi Salvo
Lascia un tuo commento
a questo articolo, vai sul Blog: www.winereality.wordpress.com
vedi
link "Vini a Confronto il Perricone su Tigulliovino.it":
Caruso
e Minini / Az. Tamburello (Sicilia)
|