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Diego Planeta
nuovo presidente Assovini
di Rosa D'Ancona (ufficio stampa Assovini) Lunedì 9 giugno
si è svolta l’assemblea
generale dei soci di Assovini Sicilia, l’associazione che dal
1998 rappresenta le maggiori imprese del comparto vitivinicolo siciliano
impegnate nella competizione di mercato. Diversi i punti
all’ordine del giorno, fra i quali il più importante era sicuramente
quello relativo alla nomina del
nuovo Presidente dell’Associazione. Nomina che si era resa
necessaria dopo che il presidente storico di Assovini, Lucio Tasca d’Almerita,
aveva annunciato lo scorso marzo di voler passare il testimone.
All’unanimità il consiglio d’amministrazione, anch’esso neo
nominato, ha individuato in Diego
Planeta la persona più adatta per capacità professionali ed umane
per ricoprire la carica di Presidente. Diego Planeta,
il cui nome si colloca tra i
pionieri del processo di rinnovamento e orientamento alla qualità della
vitivinicoltura siciliana, dal 1972
è presidente delle cantine Settesoli, azienda che è diventata un vero e
proprio modello di sviluppo del territorio isolano. L’enorme carica
innovatrice, Diego Planeta oltre che nell’azienda di famiglia la mette a frutto quando
viene nominato nel 1985 presidente dell’Istituto regionale della Vite e
del Vino. Nei sette anni di presidenza rivoluziona, con l’allora
direttore dell’Irvv ed oggi consigliere delegato di Assovjni Elio
Marzullo, l’assetto strutturale e organizzativo della vitivinicoltura
isolana. Il processo di rinnovamento e qualificazione del vino siciliano
furono avviati non solo attraverso lo studio di nuovi protocolli viticoli
ed enologici, ma anche avvalendosi di prestigiose consulenze da Giacomo
Tachis al professore Fabbris. Componente dell’Accademia Italiana della
Vite e del Vino e del Consiglio della Confederazione Italiana della Vite e
del Vino, nel 2001 è
nominato vice-presidente di Assovini
Sicilia. Per il contribuito al processo di internazionalizzazione della
Sicilia nel 2003 è stato insignito del Premio Florio. Nel 2004 è stato
nominato membro aggregato dell’Accademia dei Georgofili e gli è stata
conferita la laurea honoris causa in Scienze tecnologiche agrarie
dall’Università di Palermo. “L’obiettivo
più importante da raggiungere come presidente di Assovini – afferma
Diego Planeta - è fare in modo che il neo nominato consiglio formato per
quattro quinti da giovani formuli idee per migliorare il più possibile il
comparto vitivinicolo isolano. Assieme a loro occorre fare un lavoro di
programmazione ed innovazione lavorando, soprattutto, sulle
sperimentazioni. Il programma avviato dall’assessorato regionale
all’agricoltura sulla sperimentazione
e selezione clonale non ha avuto il giusto ritorno in termini di
conoscenze né a livello di consumatori né a livello di produttori.
Bisogna entrare, invece, nel merito delle sperimentazioni e come
imprenditori capire come utilizzare questo lavoro e orientare le nostre
produzioni. Ci possono essere le premesse perché la Sicilia entro la fine
del 2010 mette a frutto tutte le sue potenzialità. Questo lo evince anche un dato: nel 1862 la Sicilia aveva 180mila ettari vitati
che producevano una media di 47 ettolitri per ettaro. Nel 2004 c’erano
135 mila ettari di terreno vitati che hanno prodotto una media di 51
ettolitri. Quindi 160 anni hanno portato un aumento quantitativo di appena
4 ettolitri per ettaro. Questo significa che il sistema moderno
dell’agricoltura per i siciliani è stato destinato solo e soltanto alla
qualità e non alla quantità; su tutto questo bisogna ragionare e
costruire qualcosa di importante. Se qualcosa non ha funzionato fino ad
oggi non sta in chi ha prodotto l’uva, ma in chi ha continuato questa
filiera; ed è sull’anello debole dell’imbottigliamento e della
commercializzazione che bisogna intervenire. All’interno di Assovini con
il consigliere delegato Elio Marzullo si ripropone un rapporto di lavoro
iniziato negli anni ’90 all’Istituto regionale della Vite e del Vino.
Elio Marzullo ha la grande capacità di trasformare le idee in fati
concreti”. Al fianco del
Presidente Planeta, sono stati nominati i due Vice Presidenti Antonio Rallo e Giuseppe Benanti.
Riconfermato invece il consigliere delegato Elio Marzullo. Per quanto
concerne il CdA, si è deciso
di ridurre la composizione numerica da 10 a 7 membri, in modo da potere
svolgere alcune sedute in video o audio conferenza. La proposta oltre a
favorire un avvicendamento dei rappresentanti dei soci, tiene conto della
necessità di rappresentanza nel consiglio di diverse realtà enologiche
secondo una suddivisione territoriale e dell’opportunità di inserire un
maggior numero di “giovani soci” nell’ottica di accelerare un
ricambio generazionale. Il
Consiglio d’Amministrazione è costituito da Francesco Ferreri (azienda
Valle dell’Acate), Alberto Tasca (azienda Tasca d’Almerita), Antonio
Rallo (Azienda Donnafugata), Francesco Cucurullo (Masseria Grottarossa),
Giuseppe Benanti (azienda vinicola Benanti), Diego Planeta (cantine
Sottesoli), Elio Marzullo (consigliere delegato Assovini). Riconfermati
anche i componenti del Collegio Sindacale presieduto dal professore
Francesco Sesti.
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