Le
Clan Syrah I.G.T. Sicila 2007: il frutto di un giovane enologo
di Luigi Salvo
L’amico Filippo
Barbiera mi presenta un giovane enologo, Vincenzo Nicolì,
palermitano classe ‘78, lo incontro per testare la sua creatura,
il primo vino prodotto con un suo marchio, il nome è “Le Clan”
ed è un Syrah I.G.T. Sicilia 2007, le cui uve provengono dalla
Val di Noto. Vincenzo Nicolì mi racconta che svolge
l’attività di consulente per alcune cantine dell’isola ed
è proprio presso una di queste, la cantina Colle Acre nel
comune di Palazzolo Acreide in provincia di Siracusa, che ha
selezionato le uve per se stesso, portato a compimento il
processo di vinificazione ed elevato in barriques il
vino, perseguendo una precisa linea, fare un prodotto
accattivante, che abbia caratteristiche di bevibilità, nel quale il
legno sia giustamente dosato.
Le Clan è prodotto in sole 1500 bottiglie, mi
viene versato nel bicchiere e mi appare limpido, dal bel colore
rosso rubino, mentre lo roteo esprime giusta consistenza. Portandolo
al naso l’impatto olfattivo è di buona intensità ed è
caratterizzato da ciliegie fresche, frutti di bosco, more di gelso,
lievi note di pepe nero, soffi balsamici ed appena percettibile
suadenza lignea. In bocca è caldo, i tannini ancora presenti, hanno
iniziato il percorso che li porterà ad essere più rotondi, ben
presente il nerbo acido, la frutta ha un buon ritorno in un
finale debolmente sapido, nel quale spicca una gradevole nota di
rose. Trovo che sia un vino moderno, al passo coi tempi, al momento
è estremamente giovane e darà il meglio di sé ancora
permanendo alcuni mesi in vetro.
Che il Syrah in Sicilia si esprima
con caratteristiche particolari, ormai è noto anche ai non adetti
ai lavori, il Syrah, arrivato in Sicilia intorno ai primi anni
novanta, attualmente rappresenta circa il 4,5% della superficie
vitata regionale, la“Syrahmania” siciliana ha portato tante
etichette monovarietali e altrettante di uvaggi polivarietali in una
percentuale variabile “tra il 10 e l’80%”, sia in
abbinamento a vitigni alloctoni quali il Merlot ed il Cabernet
Sauvignon, sia agli autoctoni, in particolar modo al Nero d’Avola
che risulta ammorbidito e sorretto da tagli con questo
vitigno.
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Luigi Salvo
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