Le Contrade
dell'Etna 2009 a Passopisciaro, tanti i vini di gran livello della
nuova frontiera del vino siciliano
di Luigi Salvo
Un
paesaggio inconsueto per la fine di Marzo sull'Etna, infatti Domenica
22 Marzo 2009 a quota 750 metri s.l.m. una nevicata di primavera ha
imbiancato i vigneti e reso magica l'atmosfera di questa seconda
edizione del tasting dei vini delle varie contrade dell'Etna. I
produttori ospitati da Andrea Franchetti nella sua Passopisciaro
sono stati ben 47 del comprensorio tra Linguaglossa, Randazzo,
Castiglione, per presentare i loro vini non
ancora imbottigliati dell’annata ’08 insieme ad alcuni di annate
precedenti.
Questo
straordinario territorio che è l'Etna è ormai in fermento da un pò di tempo, vecchie vigne sono ritornate in produzione con un vero
e proprio recupero di antichi vigneti quali godono, nelle diverse contrade,
dell'apporto di terreni di diversa composizione e possono esprimersi
a
differenti altitudini. In tutta sincerità questi vini da Nerello
Mascalese e Cappuccio mi emozionano, hanno grandissime potenzialità e
se è pur vero che quest'uve hanno una certa somiglianza con il
francese Pinot Nero, la loro nota differenziale è data dal
“terroir”, grazie al vulcano che ha creato il substrato di
coltivazione ricco di sali minerali a composizione lavica. Le
caratteristiche pedoclimatiche date dal caldo sole e
dalle grandi escursioni termiche stagionali e giornaliere donano
alle uve qualità organolettiche di primissima grandezza. I Nerelli
sull'Etna sono coltivati dai 300 metri s.l.m. fino ai 1100, il
sistema d’allevamento adottato è quello antichissimo ad alberello
con densità di viti che può variare da 6.000 fino a 12.000 ceppi
per ettaro nei vigneti più antichi.
L'evento promosso da Andrea Franchetti, produttore di
origine romane che in Toscana dà vita a grandi vini e che in Sicilia
è stato il motore della riscoperta enologica dell'Etna con il suo
pluri premiato Passopisciaro, è stato ancora più riuscito dello
scorso anno sia per la presenza di colleghi giornalisti che
come me dopo il tasting siracusano di Sicilia en Primeur non hanno
perso l'occasione di salire sull'Etna per questa illuminante
degustazione comparativa dei vini delle varie contrade sia per pubblico
che malgrado il tempo inclemente è accorso numeroso. Nella
postazione dei vini Passopisciaro c'è Erika Tribaldi che
amabilmente li mesce e ne tesse le lodi, incontro Andrea
Franchetti visibilmente soddisfatto e, presentandomi una produttrice
laziale che è appositamente arrivata per apprezzare i Nerelli, mi dice: "Sono contento che i produttori possano
confrontarsi tra loro, che esperti, enologi ed anche produttori di
altre zone italiane siano entusiasti dei vini che questo territorio
può dare", ha perfettamente ragione, d'altronde era il risultato che si era
prefisso quando ha pensato questa manifestazione.
Passopisciaro 2007 I.G.T. Sicilia
Nasce da
diversi vigneti antichi posti a varie altitudini dagli 800 metri
s.l.m fino a 1110 s.l.m., quest'annata '07 nel bicchiere ha un
colore
rubino trasparente, naso intenso di grande eleganza, con frutto
polposo, spezie, macchia mediterranea, balsamo e liquirizia. Al palato di grande eleganza e spessore, lo trovo di viva freschezza con
avvolgente frutto in morbidezza che leviga il tannino nella lunga
persistenza aromatica intensa. Assaggio anche le annate '08 dei vari
vigneti Sciaranuova e Feudo di Mezzo e un primo blend d'insieme, le
premesse gustative sono di tutto rispetto per il vino che nascerà..
Tanti gli altri vini di gran livello che ho
testato: quelli dell'azienda che da sempre valorizza il territorio
etneo, Benanti, le interessanti annate '07 e '08 di Tenuta delle Terre Nere,
Cottanera, Biondi, l'Etna di Barone di Villagrande, ma voglio
descrivervi le migliori assolute novità e giovanissime conferme.
Tenuta di Fessina Musmeci 2007 D.O.C.
Etna Rosso
Chi lo produce è Silvia Maestrelli,
toscana, ha acquistato terreni sull’Etna a Rovitello, nasce per
mano dell'enologo Federico Curtaz, l’etichetta è dedicata al
signor Musmeci colui che ha curato le vigne di oltre ottanta anni
dal quale deriva che si trovano a 670 metri s.l.m. su terreno
sabbioso ricco di scheletro e cenere vulcanica, la densità
d’impianto è di 8000 ceppi per ettaro. L'annata '07 è la prima
annata di produzione e sarà imbottigliata a giugno, la assaggio
alla cieca nel tasting di "Sicilia en Primeur" e la risento l'indomani
alle "Contrade": vivo colore rubino, naso con eleganti
note di rosa, ciliegia, amarena sotto spirito, lieve vaniglia e
tabacco scuro. La bocca è fresca e poliedrica, minerale dalla
nobile trama tannica. L'annata '08 ha fatto solo un mese dei 15 da
passare in legno, è di viva freschezza sia al naso che in bocca,
una gran bella materia, con ottima corrispondenza gusto-olfattiva
nella persistenza aromatica intensa.
Terre di Trente 2007 I.G.T. Sicilia
I belgi Trente Hargrave e Filip Kesteloot producono il loro da un
ettaro di vigneto in contrada Mollarella di Linguaglossa da vigne di
oltre 50 anni a 400 s.l.m. e da due ettari di oltre 80 anni a 800
s.l.m. in
contrada Verzella a Castiglione di Sicilia. Ottima conferma la '07
elegante e di spessore, naso fresco e variegato, rosa, marasca,
ribes, note mentolate e di tabacco, bocca piena con tannini compatti
Vivera
2008 D.O.C. Etna Rosso
Etna '08 prima annata di produzione, il vino dovrà
ancora fare altri sei mesi di legno, ma già adesso mostra finezza al naso
con impatto floreale e fruttato, mirtilli, fragole di bosco,
polposa e fresca ciliegia, note di speziatura e leggera vaniglia, in
bocca l’appena accennata morbidezza lascia spazio alla freschezza
del frutto ed alla mineralità.
Quota
600 Graci 2007 D.O.C. Etna Rosso
Le vigne di Alberto Graci sono a
Passopisciaro
ad un'altitudine tra i 600 e 1.000
s.l.m. con una densità tra i 6.000 ed i 10.000 ceppi per
ettaro, una parte dei vigneti è
impiantata a piede franco, cioè senza portainnesto. I
terreni di coltivazione d’origine vulcanica sono bruni, ricchi di
scheletro, franco sabbiosi, ricchi di ferro e ad alto
contenuto d’azoto. Altra grande conferma, il Quota 600 annata
'07
sarà commercializzato ad Ottobre, ma già adesso è intrigante: colpisce
per finezza ed
eleganza olfattiva, un ventaglio che dal floreale al fruttato passa
poi a ritorni balsamici, vaniglia e liquirizia. Bocca profonda e
complessa di lunga persistenza.
Vigo 2008 Fattorie Romeo del Castello
D.O.C. Etna Rosso
Chiara
Vigo di Romeo del Castello presenta il Vigo ' 08, seconda annata di produzione.
Nel bicchiere ha un colore rubino con riflessi porpora, il naso è
pieno di sentori floreali di rosa, fruttati di ciliegia, marasca,
eucalipto e speziatura. La beva è tutta freschezza e mineralità, i
tannini ancora in evoluzione sono di pregevole spessore, chiude
lungo nel frutto carnoso.
Tanti,
davvero tanti, i vini interessanti tutti espressione unica di un
territorio che sembra essere destinato ad essere la punta di
diamante dell'isola.
Luigi Salvo
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