i comuni del Primiero

IMÈR


Questa è la descrizione che nel lontano 1887 fece Ottone Brentari
nella "Guida alpina di Belluno-Feltre-Primiero-Agordo-Zoldo".

Imèr Inverno ai Masi di Imer (m. 659; case 129, tutte di muro, con larghi pioventi di legno; ab. 1140; albergo Pavione, di Angelo Bettega, che à pure negozio, con vendita birra, e privativa tabacchi. Vi sono altre 5 osterie. Il Bettega noleggia cavalli). Il paese, ben fabbricato, sorge all'imboccatura della valletta di S. Pietro. L'omonimo torrente, scendendo per il suo ripido letto selciato, cavalcato da ponticello, la divide in due. La chiesa, col suo alto campanile coperto di rame, resta un po' in alto a sinistra per chi viene da Fonzaso. Essa, che è assai antica, venne restaurata nel 1729, consacrata nel 1782. Gli affreschi sotto la volta del presbiterio sono creduti di Tiziano. Sulla facciata il gigantesco S. Cristoforo. Le tre campane uscirono nel 1837 dalla fonderia Colbacchini di Bassano. - Del comune fa parte la frazione di Masi (ab. 256) col maso Giani e Busarello, come pure il luogo di confine di Montecroce (ab. 28).


le Vette Feltrine col monte Paviòn - veduta da Fosne
Le Vette Feltrine con il Paviòn - veduta da Fosne


Raccolta fotografica
raccolta fotografica
Imer

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