i comuni del Primiero

S.MARTINO DI CASTROZZA

frazione di Siror e Tonadico


Questa è la descrizione che nel lontano 1887 fece Ottone Brentari
nella "Guida alpina di Belluno-Feltre-Primiero-Agordo-Zoldo".

San Martino di Castrozza (m. 1497). A destra della strada è l'Hòtel des Dolomites e aderente ad esso la canonica. Forma angolo con questa una Osteria ed alloggio. Dietro l'albergo è la chiesetta, ed a sinistra della strada la Cantoniera. Verso sud fra i prati si vede qualche altra casuccia; e spicca specialmente l'elegante Villa Cresciai (nella località Col, fabbricata in istile svizzero.
Il gruppetto delle case di S. Martino è fabbricato sopra un isola di porfido. Dal piazzale che si stende davanti all'albergo si gode uno di quei panorami alpini che non si possono descrivere. Ad est torreggiano, vicinissime, e si alzano a picco con cento guglie e pinacoli dal nero bosco, quelle eccelse montagne che formano la più sublime delle catene dolomitiche. Si vede giganteggiare primo a nord il Cimon della Pala; vengono quindi, proprio di fronte, le due punte della Rosetta; e questa è sormontata lateralmente a sud dalla Pala di S. Martino, che di qui si presenta come un cono col vertice tronco e spianato, con pareti quasi perpendicolari; segue la Cima di Ball e più basso, verso Primiero, il Sass Maor. A nord e ad ovest si estende il bosco. Verso sud si abbassano le praterie, e quindi il bosco, e più in basso parte della vallata di Primiero, nella quale non si distingue però neppure una casa: e l'orizzonte è chiuso dalla lunga catena di calcare grigio delle Vette di Feltre, il cui punto culminante è la piramide del Pavione. Il tutto forma una vista grandiosa, svariata, indimenticabile.
L'Hòtel des Dolomites può offrire ai forestieri tutte le comodità di un albergo di primo ordine. E aperto dal 1 Giugno al 1 Ottobre. Il letto costa 80 soldi austriaci, la pensione, compresa la stanza, dai fiorini 3.30 ai 350 al giorno. Entrando, troviamo a pianterreno a sinistra la sala da pranzo, a destra quella di lettura. Di sopra sono le stanze da letto, qualcuna con due letti e sofà. I letti sono 40. Sono preferibili le stanze sul davanti (che sono 18), esposte a mezzogiorno. In mancanza di letto nell'albergo, si trovano qualche volta stanze anche nell'attigua parrocchia. Per un passeggero, che non voglia passar qui che una notte, può però servire benissimo anche la vicina osteria. Regna generalmente grande quiete in questo albergo, occupato per lo più da inglesi, che vi fanno lunga dimora. Chi desidera esser sicuro di trovarvi stanza per alcuni giorni, userà la prudenza di preavvisare. L'albergo è poi una sede eccellente per le salite ai singoli monti della vicina catena dolomitica, salite che di qui si possono tutte compiere, andata e ritorno, in un sol giorno. Nell'albergo c'è anche pianoforte, posta e telegrafo.
Ove ora sorge l'albergo, esisteva il monastero di S. Martino di Castrozza, abitato da frati dell'ordine di S. Benedetto, della Congregazione Camaldolese, vestiti di bianco. L'origine di questo antico cenobio non è conosciuta (...).

Nella foto: il Cimon della Pala, ottobre 1975.
Foto dal sito di Pierino Smaniotto



LAGORAI E COLBRICON
Quel rosa della Dolomia
che diventò rosso sangue.

Raccolta fotografica
raccolta fotografica
San Martino

SAN MARTINO 1916
come l'ingegno dei sanmartinòti
ingannò l'Esercito Regio



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