COSINA PRIMIEROTA



La cucina tipica è fatta di cose semplici ed offre funghi, polenta, tosela, risotti e paste alle erbe selvatiche, carni alla brace e in umido, formaggi di malga e vini trentini, strudel di mele e crostate della nonna. La primavera e l’autunno sono le stagioni ideali per degustare menù a base di funghi e frutti di bosco.
Tra le iniziative del Primiero, molte sono dedicate alla gastronomia. Da non perdere la "Desmontegada" che si svolge in settembre tra le malghe di Siror, Tonadico e la Val Canali ove si organizzano anche brevi soggiorni per riscoprire la natura e la gastronomia attraverso escursioni guidate nel Parco Naturale.



  • Pape col botiro brusà e poina fumada

  • Le "Pape" sono un cibo molto comune una volta specialmente per i bambini, preparato con farina di granoturco e di frumento mischiate e cotte nel latte diluito con acqua; i benestanti versavano sulle "pape" scodellate del burro fuso.
    La poina fumada è la ricotta affumicata.


  • Brot frit
    (farina rosolada tel botiro e fata boier co acqua)

  • Brot frit (o brot brusà): farina di frumento arrostita nel burro o altro grasso diluita con acqua; serve da minestra con crostoni di pane oppure cuocendovi pasta, lenticchie, ecc...


  • Smòrum
    (farina, ovi, zuchero, lat)

  • Smòrum (o Smòr, dal tedesco Schmaren): pasta di uova, farina e latte, piuttosto liquida, fritta, in strato sottile, nel burro o in altro grasso, tagliata a pezzi con la paletta e rivoltata perché prenda colore dorato. Si può mangiare con l'insalata oppure, dopo zuccherata, con la marmellata.
    Smòr de pomi, de zargèse, si fa mescolando alla pasta dolce delle fettine di mele oppure ciliegie ben mature e la si cosparge poi in zucchero in polvere.
    Impotato dai minatori austriaci del medioevo, questo piatto è diffuso in tutto il vecchio Tirolo mierario, fino a Vipiteno e Schwaz.


  • Pisa stort
    (Tonco co la poina e boia de polenta)

  • Pisastòrt Intingolo fatto con ricotta vecchia affumicata, grattugiata e soffritta.
    La Boia è l'acqua bollente con dentro sciolta la farina di mais per fare la polenta, prima che si rassodi; veniva aggiunta anche ad altri cibi per cucinarli, come si fa col brodo.


  • Boia (polenta tendra)

  • Boia con la polenta "tenera", quasi molle.


  • Polenta boista

  • tagliata a dadi, quella rimasta del giorno prima viene bollita assieme a verdura per farne minestra.


  • Capusi agri co le scorzete e ossi fumadi

  • I Capusi agri sono i crauti, i cavoli tagliati a striscioline e salati, stivati in un barile (la brenta dei capusi) fermentano e inacidiscono; vengono così conservati per parecchi mesi e mangiati cotti, di solito con carne fresca o affumicata di maiale.
    Le Scorzete è una specie di cotechino che contiene però anche cotiche tritate.


  • Menestra de orz con fasoi e patate

  • Minestra fatta cuocendo l'orzo con qualche fagiolo, battuto di lardo o carne di maiale.


  • Cote
    (Patate, spighe de sorc, zuca, teghe)

  • La Cota è la cottura del latte per fare il formaggio. Può essere accompagnata con le patate, con le spighe di grano, la zucca o baccelli di fagioli.


  • Polenta e formai frit

  • Polenta accompagnata con la Tosela.


  • Figadeti
    (luganeghe col figà de porzel)

  • Fegatello, una specie di salsiccia fresca, fatta con coratella, fegato di maiale e vari ingredienti, e che si mangia arrostita in padella.


  • Patate e poina

  • Patate servite con la ricotta.


  • Torta de sangue (de porzel)

  • Pietanza tipo torta cotta con ingrediente principale il sangue del maiale. Si faceva per riciclare il sangue del maiale appena macellato. Come si dice... del maiale non si butta via nulla.


  • Pan frisà

  • Pane affettato, abbrustolito o fritto nell'olio, bagnato con vino e ben zuccherato, veniva usato come rimedio contro disturbi diarroici.


  • Panada
    (Pan vecio boist te l'acqua con sgnoc de botiro)

  • E' un pane (generalmente vecchio) bollito nell'acqua con un tocco di burro.


  • Fortaia co la zeula

  • La fortaia è una frittata, un tortino. Sono frittelle fatte con farina, uova, latte e inzuccherate nelle quali mettono talvolta tritati anche "purioni" (mentastro) o dei fiori di camomilla; le donne le mangiano, a loro dire, come rimedio contro il mal di ventre. La zeula è la cipolla.


  • Molidiei (farina bianca co la lat)


  • Casada
    (poina e spoi)

  • La Casada è il pasto a base di prodotti del casaro, appena fatti, offerto sul posto ad amici o invitati. Le "casade" sono le operazioni del casaro per ricavare dal latte la panna (lo spoi, o cau de lat), il burro (il botiro), il formaggio (il formaj), il latte cagliato (la tènza), il formaggio appena fatto (lo spès), il siero (lo scòlo) e la ricotta (la poina). Questi prodotti sono serviti con la grappa (la sgnapa).


  • Crostoli

  • Dolce casalingo; la pasta di farina di frumento, uova, latte, zucchero e grappa, tirata a sfoglia, tagliata a rombi, viene fritta in molto strutto o olio, scolata bene e poi inzuccherata ancora calda. In altre parti del Trentino sono chiamati anche "Grostoi" o gli "Sfoi friti" mentre in Veneto sono conosciuti come i "Galani" e in Lombardia come le "Chiacchiere" (i Ciacer).


  • Strauli friti (Strauben)

  • Pasta piuttosto liquida, fatta con farina di frumento, uova e latte, che viene fritta con olio o strutto facendola passare da un imbuto sottile, in modo che diventi una specie di fettuccia aggrovigliata che viene inzuccherata e mangiata calda.


  • Radici in salada e ovi sodi

  • I Radici sono chiamate le pianticelle tenere del soffione, dente di cane o dente di leone (Teraxacum officinale), in lombardo S'cepapiatt, che vengono raccolte nei prati all'inizio della primavera; si mangiano crude in insalata o condite con pancetta a dadini cotta nell'aceto, oppure lessate e condite come l'insalata, o arrostite con un po' d'aglio, lardo e olio.
    Gli ovi sodi sono le uova sode.


  • Canederli

  • Piatto diffuso in tutto il Tirolo (Knödel) e tre le comunità dolomitiche. Trattasi di gnocchi di dimensioni variabili composti da una vasta varietà di ingredienti. Pane secco (l'ingrediente principale), latte (col quale si ammorbidisce il pane), uova e farina (per l'impasto), e quelli che ai tempi erano definiti "avanzi": dadi di formaggio, prosciutto, pancetta, salame, spinaci, speck, insomma tutto quello che si trova nel frigorifero. I canederli si possono servire in brodo, con sugo di carne di maiale, al burro fuso o con i "capusi agri" (crauti).


  • Tirtlan

  • Frittella tonda ripiena di spinaci o crauti. In verità è un prodotto tipico Sudtirolese pressoché scomparso a Primiero.


    Bibliografia: Dizionario primierotto, di Livio Tissot


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