LA GROTTA DEI SANTI


Grotta dei Santi: interno

Ha una pianta a forma rettangolare e misura una quindicina di metri di lunghezza per cinque-sei metri di larghezza. Alla fine degli anni '70 sulle sue pareti erano ancora dipinte ad affresco, ad un'altezza quasi naturale, le figure di una sessantina di Santi. L'abside Al centro della grande cavita', vi era raffigurato un Cristo (molto rovinato) fra due Angeli con le ali spiegate. Ai lati di questi si notano da una parte S. Pietro con in mano le chiavi legate con una corda in modo da formare una P ("Petrus"), dall'altra S. Paolo che mantiene con la sinistra un papiro arrotolato, simbolo delle lettere da Lui scritte. Ai margini di questo gruppo centrale la rappresentazione continua con altri santi, tra i quali si possono ancora distinguere S. Tommaso, S. Martino, S. Giuliano e S. Nicola. Ai piedi dell'abside vi e' raffigurata la Madonna assisa in trono con sulle ginocchia il Bambino che tiene in mano un papiro. Ai lati della Vergine ci sono tre nomi di santi di non chiara identificazione La parete di sinistra presenta la figura di S. Michele Arcangelo (vedi figura), dipinto nell'atto di pesare un piccolo uomo con una bilancia. Si tratta, forse, dell'anima di S. Lorenzo, il cui martirio viene rappresentato nel successivo riquadro: arrostito su di una graticola ardenete con l'imperatore che assiste, seduto e imperterrito, al martirio mentre due uomini lo rigirano con degli arpioni sulla griglia ed un altro che al di sotto ne raccoglie il grasso che cola. Segue l'illustrazione della leggenda di S. Silvestro che e' raffigurato nell'atto di respingere nel suo antro un terribile drago con la coda di serpente (evidentemente simbolo del paganesimo ancora vivo tra le genti longobarde), dopo avergli legate le fauci con una corda. La parete destra Vi e' la rappresentazione di una Crocifissione: sotto il Cristo con le braccia distese sulla croce, si notano da una parte Maria, dall'altra S. Giovanni che tiene una mano sul viso. Al margine superiore dei riquadri, in genere tra le teste dei Santi, c'e' scritto il nome di ciascuno di essi. L'epoca degli affreschi e' quella tra la fine del X e la prima meta' dell'XI secolo. In relazione all'originaria funzione della grotta dei Santi c'e' da dire che essa, diversamente da quella delle Formelle, puo' essere considerata di origine eremitica.

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