Sto leggendo un libro interessante, uomini, donne e code di pavone di
Geoffrey Miller.

Arrivata al punto in cui sono a leggere, il libro potrebbe tentare di
risponderealle seguenti domande:

- Perche' abbiamo una mente cosi' complessa e un cervello cosi' sviluppato,
rispetto a tutte le altre specie animali?

- A cosa ci serve, e non puo' essere per la pura sopravvivenza, avere
capacita' musicali ed artistiche in genere?

- La  morale, apprezzata socialmente, come puo' essersi sviluppata se
secondo le moderne tendenze di analisi evolutiva dei gruppi (all'interno di
essi e in competizione con altri gruppi)  il massimo che si puo' avere e' il
do ut des (ovvero io do perche' so che il favore verra' restituito)?

In natura, come ben si sa, il motore principale, lo strumento che forgia le
specie, e' la selezione naturale. Ed e' potentissima: se sopravvivi puoi
avere la possibilita' di propagare i tuoi geni, senno' la storia finisce con
te. E' come se attraverso l'intero globo ci fosse una fila lunghissima di
dattilografe; ognuna dattiloscrive un testo corretto e lo passa, se corretto
alla successiva. Un controllore controlla il testo e spara alla dattilografa
appena questa sbaglia una sola lettera. Per forza il testo sara' perfetto,
se il testo e' "sopravvissuto", con una tale draconiana selezione.
Ma c'e' un altro strumento forse piu' potente della selezione naturale, ed
e' la selezione sessuale.
E' inutile sopravvivere alle peggiori avversita' se poi non sei "scelto" dal
sesso opposto.
Per l'intrinseca e fondamentale  diversita' tra i sessi, e' piu' frequente
che sia la femmina a scegliere (il maschio produce molte piccole cellule
sessuali e se ne cura poco, la femmina ne produce relativamente poche e se
ne prende molta cura, anche perche' nelle specie terrestri e' la femmina che
resta con il "cerino in mano"). Ma non e' sempre cosi', la cosa puo' essere
reciproca.

Ma come si puo' determinare la "fitness" di un probabile compagno?
Ovverosia, come si puo' capire se il compagno che potresti scegliere e'
adatto a sopravvivere e quindi ti da buone possibilita' perche' la prole
possa sopravvivere al meglio nell'ambiente (e con questo intendo anche
ambiente sociale)?
La risposta sta nell'"ornamento sessuale".
Il tipico esempio di ornamento sessuale e' la coda del pavone. (o in
particolari e compesse danze di corteggiamento, o il canto particolarmente
melodioso alle orecchie delle femmine o... etc. etc. etc)
Secondo la teoria di Zhavi (mi pare) ovverosia la teoria dell'handicap, un
individuo enfatizza la sua fitness agli occhi degli altri se, nonostante sia
intralciato da qualche impedimento visibile, sopravvive lo stesso in buona
salute. E' come se in una gara di corsa, quello che si trascina un peso
sulle spalle vincesse ugualmente nonostante gli altri concorrenti ne siano
privi.
Un'altra caratteristica degli ornamenti sessuali e' la teoria del lusso (che
non mi ricordo di chi sia... V.. qualcosa). Se corteggi qualcuno e vuoi
farle/gli (piu' "le" per la ragione di cui sopra) un dono, farai sfoggio
della tua "fitness" (anche sociale) facendo un dono esagerato, che non ha
scopi di pura sopravvivenza ma e' come se offrendolo dicesse "guarda cosa
posso permettermi di offrirti". Insomma un diamante (e non un panino che ha
l'utilita' nel poter essere mangiato) lo si regala proprio per questa
ragione.

La coda del pavone assolve proprio ai requisiti di cui sopra: e' inutile,
esageratamente sfarzoso e provoca un handicap.(guarda la meraviglia della
mia coda e la salute delle mie penne, guarda cosa mi posso permettere e come
sto bene nonostante lo sforzo di mantenerla sempre brillante)
Non solo: la selezione sessuale attua i suoi "capricciosi scopi" in maniera
velocissima rispetto ai ritmi della selezione naturale: in poche generazioni
la coda del pavone puo' essere passata dalle dimensioni "normali" (ovvero
quelle che ha nelle femmine) allo spettacolo che osserviamo ora. E'
l'effetto a "cascata".
Il nostro cervello ha buone possibilita' di essere un ornamento sessuale: e'
troppo complesso per assolvere ai soli fini della sopravvivenza, e' un
lusso, si e' sviluppato per i tempi evolutivi in maniera bruciante (i famosi
anelli mancanti) MA, per un imprevedibile effetto collaterale, non e' stato
un handicap.

Subito, mentre leggevo tutto questo, mi e' sovvenuto un terribile sospetto:
vorra' mica forse dire che le donne sono meno intelligenti degli uomini per
la stessa ragione per cui i maschi del pavone hanno la coda sfarzosa e le
pavonesse no?

E invece no, signori :P
Se la femmina del pavone valuta la coda dei possibili patners attraverso il
suo occhio "clinico", la femmina umana lo valuta con lo stesso strumento,
ovverosia il cervello. Per valutare l'altrui intelligenza ce ne vuole
altrettanta (se non di piu' aggiungo io, tie'), non solo: la selezione
sessuale negli umani si e' svolta in entrambi i sensi: anche le donne sono
state "scelte".

Da analisi comparate si e' dimostrato che, nonostante la maggiore grandezza
dei cervelli maschili rispetto a quelli femminili, la media e' esattamente
uguale.. la media.. pero' i picchi ai due estremi sono diversi: negli uomini
i due picchi (genio e idiozia) sono molto piu' alti rispetto ai due picchi
nelle donne. Insomma nei maschi ci sono in media piu' geni ma anche piu'
idioti rispetto alle femmine. E' questo e' anche comprensibile, per sua
natura il maschio puo' (evolutivamente parlando) "osare" (e quindi
rischiare) di piu' rispetto alle femmine, che sono tendenzialmente piu'
conservatrici. Ma questo e' un altro discorso.

E con questo il libro risponde, forse, ai primi due quesiti.

Perche' si e' sviluppata la "morale"? Perche' in un gruppo dovrebbero
essersi sviluppate qualita' come l'altruismo, la generosita', la morale in
genere? Il puro do ut des non spiega appieno la cosa, dobbiamo aggiungere
anche l'apprezzamento "sociale" e quindi lo status sociale che si assurge e
di conseguenza l'apprezzamento ottenuto per questi comportamenti dall'altrui
sesso.
(a volte mi chiedo: l'equilibrio cosi' ottenuto da milioni di evoluzione,
potrebbe cambiare? Ma anche questo e' un altro discorso)

Per capire appieno la cosa dovremmo essere a conoscenza di altri fattori:
la teoria della competizione tra gruppi
l'osservazione del comportamento del "garrulo arabo" (un uccello dallo
stranissimo comportamento sociale)
la toria del lusso e dell'handicap di cui sopra.


La teoria della competizione tra gruppi.
Che si vada nella direzione di in una preferenza, all'interno di un gruppo,
anziche' in un'altra, e' determinata dal caso, o se vogliamo dal caos,
ovvero da piccole diversita' iniziali ma soprattutto dalla scelta di tutti
gli altri (vedi Nash e la toria dei giochi non a somma zero).

Ci sono paesi che guidano sulla sinistra, paesi che guidano a destra e paesi
dove si guida come ci si sveglia la mattina.
Se non ci fossero regole per giudare a destra o a sinistra, alla fine,
comunque, chi sopravvivera' agli scontri, creera' un gruppo che evolvera'
giocoforza una preferenza: o a destra o a sinistra.
Questo e' dovuto al caso, a piccole variabili iniziali di preferenza, ma
soprattutto alla scelta complessiva di tutti.

Incidentalmete puo' succedere che una preferenza sessuale (potentissima,
come abbiamo visto) sia anche vantaggiosa nel gruppo nel suo complesso.
Tipico esempio e' il comportamento del garrulo arabo.
Gli individui delle colonie di questi uccelli, fanno a gara nel dimostrare
di essere generosi. Si occupano della prole altrui, fanno a gara per fare da
sentinella per avvistare possibili predatori.
Succede che le femmine di questi uccelli preferiscono quelli che hanno
questi comportamenti, e il costo e lo sforzo individuale (che sarebbe stato
cassato immediatamente se valesse la pura selezione naturale basata sulla
sopravvivenza) ha il suo bel ritorno nel fatto che "tira piu' un pelo..."
vabbe' :).
Succede.
Femmine sagge: con questa preferenza hanno inconsapevolmente
dato un vantaggio a tutto il gruppo!

E successo cosi' (nel nostro caso in entrambi i sensi) anche per la specie
umana?

E cosa succederebbe se pian piano la preferenza, lo "status sociale" e
quindi la preferenza sessuale non fosse piu' data dalla rettitudine morale e
dall'intelligenza, ma dalla furbizia e dalla meschinita'?
Tremo al pensiero.

Home