IL DILEMMA DEL PRIGIONIERO

L'onesta', la lealta' e la collaborazione pagano.. ma solo a gioco lungo...

Di questi tempi pero' in cui hanno la meglio i "furbastri", quelli che usano mezzucci per ottenere vantaggi immediati e meschini, quelli che non vedono oltre il loro vaso di ortensie sul balcone, quelli che non gli pare vero di usare il loro potere per interessi personali, quelli che tanto e' vero solo quello che gli faccio sapere, in questi tempi, dicevo, paiono valori superati.

A volte pare quasi di essere indios al tempo dei conquistadores spagnoli... i popoli precolombiani erano molto ligi alla lealta' in guerra: prima della battaglia facevano parate, suonavano trombette e tamburi di guerra,  insomma non sapevano piu' che fare per mettere sull'avviso il nemico che stavano per attaccare: il fattore sorpresa non sapevano neppure che fosse. Hahahahahah figuratevi gli spagnoli! Prima che quelli finissero le loro manfrine li avevano gia bell'e massacrati! E ai poveretti sopravvissuti non restava che lo stupefatto sgomento di conoscere tale slealta'. Ecco.. a volte ci si sente cosi'... come indios.

Eppure perfino la natura -cosi' cieca ed inconsapevolmente crudele- se fa da "banco" nel gioco della vita, premia proprio la collaborazione!

I giochi non sono sempre l'uno contro l'altro armati, possono essere anche con un "banco" perfettamente neutrale che distribuisce premi e/o pene a uno, all'altro o a entrambi..

Supponiamo che due sospetti vengano interrogati separatamente dalla polizia in merito ad un delitto. La polizia sa che potrebbe essere uno di loro due ma non sa quale. Potrebbe quindi succedere che:

a) il sospettato A dice che lui non c'entra nulla e che il colpevole e' il sospettato B, stessa cosa fa il sospettato B nei riguardi di A.

b) il sospettato A dice che non sa nulla, stessa cosa fa il sospettatoB

c) Il sospettato A dice che e' il colpevole e' B, il sospettato B, invece, dice di non sapere nulla.

 

In pratica che succede? Nel caso a) tutti e due hanno un danno, ma limitato, perche' ancora la polizia non sa chi dei due e' stato,  sa certamente pero' che e' stato uno di loro.

Nel caso b) hanno entrambi un lieve vantaggio, ma limitato, perche' non hanno ancora sciolto completamente i sospetti della polizia.

Nel caso c) il sospettato A avra' un fortissimo vantaggio, il sospettato B, invece, un grossissimo svantaggio.

Questo succede perche' non e' un gioco a somma zero (se vince uno perde l'altro) esiste invece un "banco" che distribuisce penalita' e vincite: potrebbero perdere entrambi (poco), entrambi vincere (poco) oppure uno vincere moltissimo e l'altro perdere altrettanto. Si potrebbe giocare con delle carte: entrambi i giocatori sono in possesso di due carte, in una c'e' scritto"collaboro" (non con la polizia, ma con l'altro :-) ), e nell'altra c'e' scritto "tradisco" (il compare).Diciamo le varie possibilita' e applichiamo i punteggi:

a) entrambi gettano la carta "tradisco". Giocatore A: -5 punti; giocatore B: -5 punti

b) entrambi gettano la carta "collaboro". Giocatore A: 5 punti; giocatore B: 5 punti

c) A getta la carta "tradisco"e B "collaboro". Giocatore A: 100 punti; giocatore B: -100 punti

Se il gioco dura una sola mano, la scelta piu' razionale per entrambi e' gettare la carta "tradisco": non si puo' rischiare, non sapendo che fara' l'altro, di perdere 100 punti. Il discorso e' diverso se le mani sono molte piu' di una, e se, soprattutto, non si sa quando il gioco finira'. Portando il discorso in natura (e semplificandolo di molto) si potrebbe immaginare un gruppo di uccelli che vengono infestati da parassiti che si annidano dietro al collo e che porterebbero, se non rimossi, alla morte. Visto che si parla di istinti, si potrebbe immaginare ancora che ci siano degli uccelli che sono di loro natura "collaborativi", altri che hanno un gene ''traditore'', e altri che hanno un gene ''fesso''. I collaborativi rimuoverebbero i parassiti ad altri uccelli che glielo"richiedono" (non so, potrebbero avere un comportamento ritualizzato:offrire il collo per la pulizia) a patto pero' che il favore venga poi ricambiato (do ut des), se non venisse ricambiato da un certo uccello, a quello non glieli rimuoverebbero piu'. I traditori approffitterebbero in ogni modo del favore, ma per evitare il fastidio, non li rimuoverebbero mai agli altri. I fessi rimuoverebbero sempre e comunque i parassiti a chiunque(collaborativo o no).Qui si entra nel campo delle fluttuazioni caotiche......boh, l'ho sparata... sara' vero? :))  ).

Se una popolazione fosse composta da tutti "fessi", basta che ci sia un solo traditore perche' questi abbia un tale vantaggio, in termini evolutivi,  da soppiantare, alla lunga, tutti gli altri, e propagare il suo gene "traditore" fino a eliminare il gene collaborativo. Cosa succederebbe pero', quando questo fosse conclamato? Nessuno leverebbe piu' i parassiti agli altri e tutti morirebbero. Se una popolazione ha una prevalenza di "fessi" e pero' ci sono anche collaboratori, stesso discorso, ci sarebbe un'iniziale aumento dei traditori (fino a che non abbiano sfruttato fino l'ultimo dei fessi) pero' i pochi collaboratori rimasti avrebbero ben presto la meglio, fino a soppiantare definitivamente i traditori. Se ci fosse una prevalenza di collaboratori e fessi (i traditori non li cito mai perche' ne basta uno solo inizialmente), i fessi potrebbero sopravvivere in mezzo a cosi' tanti collaboratori. E via di seguito. In natura nulla e' fisso e immutabile, anche se i tempi sono lunghi ai nostri occhi. Magari in una popolazione vediamo ad esempio che le femmine dell'uccello giardiniere sono tra loro (per cosi' dire) "solidali" tanto da pretendere tutte lo stesso atteggiamento da parte del  maschio (tutte si "concedono" solo dopo essersi fatte provare che e' un buon compagno e che collaborera' per l'allevamento della prole). Chissa', potrebbero esserci delle fluttuazioni per cui in un certo momento c'e' stato o ci sara' una prevalenza di femmine "leggere" che non pretendono queste assicurazioni, magari fino a soppiantare le femmine"serie". Stesso discorso, rovesciato, si potrebbe fare sulle femmine del pavone, che invece sono tutte "d'accordo" per dare per scontato che il maschio non le aiutera' e, a quel punto, si scelgono il maschio migliore, quello con la coda piu' bella e lunga. A forza di dai, e in assenza di altri impedimenti contrari, i poveri maschi (poveri, insomma), non sapranno piu' come trascinarsi dietro una coda sempre piu' imponente, perche'selezionata solo dal "gusto" delle femmine (effetto di feed-back sempre nella stessa direzione). Potrebbe succedere che, alla lunga, nasca una femmina che guarda piu' alla sostanza che all'apparenza e, se trovera' dei vantaggi in questa sua "tendenza", magari i suoi figli e figlie soppianteranno gli altri innescando un feed back nell'altra direzione. Insomma tanto per dire.....Comunque, questo sarebbe, in sostanza, il dilemma del prigioniero."Strategie" sono chiamate i vari modi che ci potrebberoessere per vincere a questo gioco, il "banco " e' la natura.

Dawkins (che e' quello da cui ho scopiazzato tutto cio') ha lanciato a suo tempo un concorso per programmatori perche' elaborassero la strategia "migliore" per vincere a questo gioco. Il torneo poi e' stato impostato in questo modo: una strategia gioca contro ognuna delle altre ma anche (e questo e' l'importante) con se' stessa. Importante: non si sa quando il gioco finira' e alla fine si fa la conta dei punti complessivamente ottenuti (sia delle partite giocate contro le altre strategie, sia quella giocata contro se' stessa).

Tutti si sono impegnati ad elaborare strategie macchiavelliche e perfide (prima ti illudo, poi, a tradimento, ti do' la mazzata e incasso), tranne uno che ha elaborato una strategia semplicissima chiamata "Tate for Tat" (pan per focaccia). La strategia di TfT era veramente elementare:  "la prima volta getta la carta collabora e poi getta la carta che ha gettato precedentemente l'altro".

Beh, ha stravinto, perche', limitava i danni con le strategie "cattive" e continuava a vincere (anche se di poco, ma intanto i punti si accumulavano) con se' stessa. Anzi, avrebbe vinto ancora di piu' una strategia ancora piu' buona, la Tate for two tat, che perdonava addirittura due volte, questo pero' succedeva nel primo torneo, perche' dopo ne e' stato indetto un altro nel quale sono state elaborate delle strategie "cattive" ancora piu' furbe.

Per me questo vuol dire che, alla lunga, la "bonta'" vince e i traditori, tra di loro, si tradiscono. Questo e' un ragionamento che si puo' fare per le societa' di   animali, guidate, cioe', prevalentemente da istinti a loro volta dettati dal patrimonio genetico. Che gli istinti e i comportamenti siano dettati dai geni potrebbe suonare un po' forzato, e per l'uomo senz'altro lo e' ... ma le api , ad esempio...

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meglio di come l'ho detto io:  http://www.geocities.com/marianoantoniono/dilemma.htm