I dodici passi degli Autolisti Anonimi


1. Abbiamo ammesso di essere stati vittime dell'industria dei trasporti, sedotti dalla velocità, dallo status, dal senso di potere - che eravamo diventati consumatori passivi ed isolati di distanze la cui forma e lunghezza non eravamo più in grado di controllare. Abbiamo ammesso di non essere stati liberi ma schiavizzati e privi di potere in questa situazione.

2.Siamo giunti a credere che l'Energia Umana e l'Accesso per Vicinanza potrebbero ristabilire un equilibrio dentro di noi, e tra gli uomini e l'ambiente naturale.

3. Abbiamo preso la decisione di dare corpo al nostro desiderio di contribuire al cambiamento sociale e personale e di cambiare le nostre vite.

4. Abbiamo fatto un accurato e coraggioso inventario di tutte le conseguenze del nostro autolismo.

5. Abbiamo ammesso a noi stessi e agli altri esseri umani l'esatta natura dei nostri errori e degli errori commessi in nome della motorizzazione di massa o per mezzo del sistema petrolifero - automobilistico - autostradale.

6. Ci siamo resi pronti a superare tutti gli ostacoli - pigrizia, stile di vita sedentario, mancanza di infrastrutture e strumenti, mancanza di supporto di amici e famigliari, sviluppo urbano a bassa densità, politiche e pianificazioni urbanistiche miopi, ottusità degli amministratori pubblici, potere delle industrie etc - che si frappongono sulla strada del cambiamento individuale e sociale.

7. Ci siamo umilmente rivolti a Coloro che Detengono il Potere per chiedere loro di rimuovere tutti gli ostacoli rimanenti e, nel momento in cui non siamo stati ascoltati, abbiamo intrapreso azioni individuali e collettive per rimuoverli noi stessi (sia gli ostacoli che Coloro che Detengono il Potere).

8. Abbiamo compilato un elenco di tutte le persone ed esseri viventi che la nostra guida ha danneggiato nel presente, nel passato e nel futuro e siamo diventati desiderosi di riparare i danni loro fatti.

9. Abbiamo risarcito tali esseri e persone ovunque sia stato possibile, eccetto quando così facendo avremmo fatto del male a loro o ad altri.

10. Abbiamo continuato a registrare i nostri progressi, e quando il nostro comportamento ha causato dei danni evitabili agli altri o all'ambiente, lo abbiamo prontamente ammesso e preso delle iniziative per mitigarne le conseguenze.

11. Abbiamo cercato di instaurare delle relazioni spontanee e conviviali per migliorare il contatto con il Vicinato e i Membri della nostra Comunità, reclamando dove possibile lo spazio pubblico perso in favore del traffico.

12. In conseguenza della presa di coscienza risultante dai precedenti passi, abbiamo provato a portare questo messaggio agli altri autolisti ed a mettere in pratica questi principi in tutti gli atti quotidiani della nostra vita.

- Car Busters, Aprile 2002



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