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Electric Dream (2001)

chitarra elettrica: Marco Pavin

 

1. Electric Counterpoint (Steve Reich)

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2. Virtual Melodies (Michele Biasutti)

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3. J...X (Lucio Garau)

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4. 'Scuse Me (Eric Chasalow)

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5. Electric Dream (Marco Pavin)

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MP3 alta qualità (completo)

 

per informazioni e concerti: info@marcopavin.com

 

Electric Dream rappresenta la prima uscita discografica solistica del chitarrista padovano Marco Pavin.

Il disco si compone di 5 brani, per una durata totale di 60 minuti.

Caratteristica del CD è la presenza della chitarra elettrica solista impiegata in un contesto di musica contemporanea, mai accademico e sempre con un piede nell'altra "sponda" della musica colta di oggi, il jazz (inteso in senso lato). La scelta dei brani risponde alla logica di proporre musica comunque piacevole e capace di suscitare interesse anche da parte dell'ascoltatore non specialistico.

La chitarra elettrica, accompagnata ad una nutrita effettistica, compare in vari contesti: come puro strumento solistico, in registrazione multitraccia, abbinata al live-electronics e a suoni generati al computer.

Il brano di apertura è il noto "Electric Counterpoint" del minimalista americano Steve Reich, in una versione molto diversa da quella originaria di Pat Metheny in quanto completamente elettrica, ma forse proprio per questo più vicina all'intento dell'autore. Il brano è costituito da una serie di tracce (fino a 14) sovrapposte e trae spunto, anche ritmicamente, da alcune melodie africane, per svilupparsi gradualmente in suggestivi contrappunti ed armonie, con un finale tutto americano dal sound che ricorda la fusion.

Seguono due brani di compositori italiani piuttosto giovani ma già affermati anche a livello internazionale: Michele Biasutti e Lucio Garau.

"Virtual Melodies" di Michele Biasutti, in cui la chitarra elettrica è accoppiata al live electronics, è un lavoro virtuosistico che propone delle figure musicali in continua progressione le quali evocano un moto perpetuo, alla maniera di Ligeti. Formalmente il brano si sviluppa a partire da un unico suono che si espande e restringe gradualmente, con una progressiva trasformazione armonica del cluster così generato. Le note si accavallano, si sedimentano creando fioriture ritmiche. Singoli frammenti melodici sono ripetuti vorticosamente in un virtuoso continuum temporale che lascia libero spazio alla percezione di potenziali melodie.

"J...X" di Lucio Garau è dedicato a Jimi Hendrix e vede l'utilizzo della chitarra elettrica come puro strumento solistico. Come in un sogno ruotano delle cellule di musica legate a Hendrix, in un'atmosfera magica in cui trovano utilizzo molte delle moderne tecniche dello strumento, con un linguaggio a cavallo tra il rock e la musica colta contemporanea. Questa composizione vuole essere un preludio per un progetto di "suite" su Jimi.

Il quarto brano del CD, "'Scuse Me" del compositore americano Eric Chasalow, professore alla Brandeis University del Massachusetts e autore di numerosi CD, propone la chitarra elettrica abbinata a una base generata dal computer e realizzata dallo stesso Chasalow. Il fraseggio della chitarra prende spunto da alcune parole campionate e si intreccia continuamente con la base elettronica, in un linguaggio che risente in parte del minimalismo ma anche del rock e del free-jazz, sempre con un sapiente utilizzo delle possibilità timbrico-espressive dello strumento.

Il brano di chiusura del CD, "Electric Dream" dello stesso Marco Pavin, dà il nome al disco e, come dice il titolo, vuole ricreare l'atmosfera di un sogno: elementi molto semplici e basati su di un unico modo originano via via strutture melodiche e poi armoniche sempre più complesse, per poi scaricare la tensione nella parte finale caratterizzata da una più pacata e lucida disposizione spazio-temporale degli eventi musicali, sintesi di ciò che è emerso in precedenza.

 

per informazioni e concerti: info@marcopavin.com

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