1949-1959

Il presidente Novo, sotto choc per la scomparsa dei "suoi" ragazzi, tentò in tutti i modi di ricostruire il Torino e di ripetere il miracolo; gli anni 50 cominciarono nel segno della ricostruzione, dando vita al periodo più oscuro e triste della storia granata.
Ottimo fu l'acquisto Beniamino Santos, mezz'ala argentina. Arrivarono al Filadelfia anche Hjalmarsson e Bengtsson; oltre a Riccardo Carapellese ed al portiere Bepi Moro. Così i granata chiusero al 6° posto la prima stagione del dopo-tragedia, con un grande Santos autore di 27 reti. Dopo la reazione emotiva che diede grandi risultati nel 1949-'50, la stagione seguente vi fu il classico calo di tensione; l'annata 1950-'51 fu una vera sofferenza anche perché la squadra fu quasi interamente rivoluzionata. I granata si salvarono alla penultima giornata, chiudendo al quartultimo posto in classifica, senza grosse prospettive per le annate future. Nel campionato 1951-'52, con nuovamente Mario Sperone al comando, il Torino soffrì ancora le pene dell'inferno, malgrado potesse contare su Amalfi in attacco. La salvezza sospirata giunse solo all'ultima giornata, con uno 0-0 interno contro l'Udinese. All'inizio del '52 vestì la casacca granata quello che si rivelò un acquisto fondamentale per parecchi anni: Horst Buhtz.
Con Jesse Carver come allenatore, si ripartiva per il campionato 1952-'53, con Buhtz vero leader; fu un torneo senza infamia e senza lode, chiuso al decimo posto, con 31 punti in 34 gare. Ussello allenatore e Jesse Carver direttore tecnico per il campionato datato 1953-'54: salvezza raggiunta con cinque turni d'anticipo, cosa non da poco. Il Torino chiuse al 9° posto, con 33 punti e Buhtz vero mattatore con 11 reti. La stagione 1954-'55 fu l'ultima di Novo alla presidenza del Toro: Annibale Frossi "il dottor sottile", fu il nuovo direttore tecnico e l'acquisto più importante fu Enzo Bearzot, ma il Torino giunse nono. La nona piazza era ormai abitudine: così fu anche nel torneo 1955-'56. Nel 1956-57, Buhtz lasciò il Toro ma arrivano Armano, Ricagni, Arce, Tacchi e Jeppson; Il Torino chiuse una splendida stagione al 5° posto davanti alla Juve di due punti: 35 contro 33.
Il Torino era squadra vecchiotta e non riuscì a ripetersi, e così l'anno successivo si tornò a soffrire, anche se la salvezza fu raggiunta con un buon anticipo.
Tempi duri per i tifosi granata, ma il peggio doveva ancora venire, il nuovo presidente Rubatto portò la squadra a giocare al Comunale e stipulò un contratto di sponsorizzazione con l'industria dolciaria torinese "Talmone", in panchina siede Allasio ex-granata, mentre vengono acquistati il bomber Virgili detto "Pecos Bill" e l'inglese Tony Marchi, dalle giovanili in porta arrivò Lido Vieri ma non bastò per evitare la retrocessione; Il Talmone Torino chiuse all'ultimo posto, con 23 punti, un vero disastro, per la prima volta il Torino lascia la serie maggiore.

   

1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |10 | 11 |