le poesie di Peppino Messina

Un'altra poesia di Peppino Messina dedicata ai Caduti di Kabul

 
EROI PER VOCAZIONE

Bare avvolte da tricolori bandiere,

ceri accesi  e odore di incenso.

Rumore ferrigno di militi in armi,

dai fieri umidi occhi.

Gagliardetti dei colori d’Italia decorati,

due cori fiancheggianti gli armati.

Il nome della Madre Patria echeggia dalla cattedrale,

giunge anche all’orecchio del volgo rurale.

I duri tratti dei volti delle genti,

i loro sguardi increduli, orgogliosi e silenti.

Lacrime amare, di mogli e di figli, di mamme e di padri,

di amici e fratelli, severe ma indulgenti e composte. 

Soldato d’Italia in missione di Pace,

ieri, ora e sempre, generoso e audace,

afflitti e staccati, pensiamo alla morte:

perché così ria Ti è stata la sorte?!

…Ma, la libertà dei Popoli è il tuo auspicio,

fino a immolarti all’estremo sacrificio.

Bare avvolte da tricolori bandiere,

ceri accesi e odore di incenso.

Squillo di tromba cui segue il silenzio…la quiete.

Le braccia levate al cielo, in estremo saluto.

Son loro, gli Eroi, i Soldati d’Italia,

caduti in terre lontane e ostili,

porgendo una mano al proprio fratello:

un gesto d’amore.

Caduti, con ancora sul volto un sorriso.

Dio li abbia in gloria nel  paradiso.

                                   Orazio G. Messina

 
   
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Salvatore Lumia, una passione per la fotografia e-mail: matlumi@tin.it