FALDATURA : in
Confezione, sovrapposizione di più strati di tessuto per il taglio.
FANTASIA :
filato o tessuto che esce dai canoni degli articoli classici con varianti di
fibre, colori, disegni.
FATTORE DI
COPERTURA : capacità di un filato di coprire gli spazi di un intreccio.
FELPA : maglia
in trama costituita da fili di fondo in rasata e fili più grossi, ancorati
saltuariamente al fondo, che generalmente vengono garzati.
FIAMMATURE :
presenza di ingrossamenti sporadici nel filato a forma di fiamma.
FIANDRA : (tela o lino). Filo o tessuto di lino delle Fiandre
FIBRA : il più
piccolo elemento tessile dotato di flessibilità.
FIBRE
ANTIBATTERTCHE E ANTIMICOTICHE : fibre con trattamenti superficiali o con
inserimento del trattamento nel polimero per rispondere a queste esigenze di
comfort.
FIBRE
CHIMICHE:
Le Fibre Chimiche Artificiali:
Si ottengono trattando la cellulosa naturale di piante diverse (la stessa che
costituisce le fibre vegetali), opportunamente trasformata e sciolta con
solventi, e successivamente filata sotto forma di fibra tessile in filo continuo
oppure in fiocco (fibra discontinua).
Coprono attualmente in europa circa l'11% dei consumi dell'industria tessile.
(Modal, Acetato, Cupro, Lyocell, Viscosa ...).
Le Fibre Chimiche
Sintetiche :
Fibre derivate da sostanze organiche di sintesi che vengono polimerizzate
ottenendo lunghe catene molecolari (macromolecole) filabili sottoforma di filo
continuo o di fiocco (fibra discontinua). Coprono attualmente in europa circa il
55% dei consumi dell'industria tessile.
( Acrilica,Modacrilica,Poliammidica, Poliestere, Polipropilenica, Poliuretanica).
FIBRE
NATURALI: Sono le fibre tratte da materiali esistenti in natura e utilizzate
mediante lavorazioni meccaniche, ma senza modificarne la struttura.
Sono di origine vegetale (cotone, canapa, juta, ramiè, sisal, cocco, ginestra,
ibisco), animale ( lana, angora, alpaca, cachemire, cammello, mohair, lama,
vicuna, ecc.) o minerale ( amianto vetro tessile, fili metallici.).
FIBRE TESSILI :Sostanze prodotte dalla natura o dalla chimica che per la loro forma e proprietà si prestano ad essere trasformate in filati e in tessuti. Possono essere animali, vegetali, minerali, artificiali e sintetiche.
FILA : in
Maglieria, colonna di maglie disposta longitudinalmente al tessuto.
FIL-A- FIL :
tessuto con alternanza in ordito di due fili di colore diverso.
FILAMENTO (o
BAVA) : elemento tessile elementare avente lunghezza non limitata.
FILATO : Un insieme di fibre tessili ritorte che danno origine a un corpo continuo, lungo, sottile, resistente, atto a poter essere opportunamente intrecciato per produrre tessuti. Il filato si ottiene dalle fibre tessili, che possono essere di origine animale , come la seta e la lana, o vegetale, come il cotone e il lino. Le fibre chimiche si dividono a loro volta in artificiali, come il raion, e in sintetiche, come il poliammide e il poliestere.
FILATURA: La fibra, dopo una serie di operazioni preparatorie, tra cui la pettinatura, ma non sempre, viene filata meccanicamente, in questa fase viene determinato il titolo del filato, vale a dire il rapporto tra la lunghezza e il peso.
FILATURA COMPATTA (o a Condensazione) : La tecnica della condensazione consiste nell’aggiungere alla normale cilindrata di stiro un apparato, sottoposto ad aspirazione continua. che condensa le fibre consentendo di ottenere un filato caratterizzato da scarsa pelosità, migliore regolarità e tenacità.
FILO : insieme
di fibre disposte lungo un asse ed allacciate dalla torsione.
FILATOIO (RING)
: macchina tradizionale ad anello che trasforma lo stoppino in filato mediante
applicazione di stiro e torsione.
FILATOIO
OPEN END : macchina per produrre filato direttamente da nastro, mediante turbina
e confezione diretta della rocca.
FILATURA
FIBRE CHIMICHE :procedimento di estrusione dei filamenti da filiera.
FILI
METALLICI : fili con componenti di filamenti in acciaio inossidabile, ottone,
rame smaltato, in funzione di miglioramento estetico e contro l'inquinamento
elettromagnetico.
FILIERA TESSILE
: insieme di tutte le attività che forniscono prodotti per l'abbigliamento, la
casa, l'arredamento, i tessili tecnici.
FILO
DI SCOZIA : filato di cotone pettinato, gasato e mercerizzato (di aspetto
Serico).
FINEZZA
(GAUGE): in Maglieria è il numero di aghi per unità di lunghezza.
FINISSAGGIO
serie di operazioni che migliorano le caratteristiche di un tessuto (Gasatura,
Cimatura, Garzatura, Follatura, Calandratura, antipiega, antifiamma,
Sanforizzazione, Tollatura, Marezzatura, ecc)
FIOCCO :
insieme di fibre naturali, artificiali e sintetiche discontinue (tagliate o
strappate).
FLANELLA : Tessuto di lana rado e molle, preferibilmente di pettinato, con superficie pelosa. Può essere anche di cotone e in tal caso è fabbricato a maglia e viene impiegato per tale uso.
FLESSIBILITA' :
utilizzo elastico della forza lavoro, con supero dell'orario contrattuale nei
momenti di punta stagionale e recuperi nei momenti di bassa richiesta.
FOLLATURA : E' un processo di infeltrimento con il quale si sollevano le fibre del tessuto , immerso in speciali vasche dette FOLLONI. Le fibre vengono quindi battute e appiattite meccanicamente. E' un'operazione che consiste nel trattare i tessuti, specialmente i cardati di lana, con acqua calda, detergenti e agenti follanti. Il tessuto oltre ad essere sgrassato e deodorato, si restringe e feltra parzialmente. Le fibre superficiali si aggrovigliano cosicché non si distinguono più i fili d'ordito e di trama. Questo trattamento serve a produrre un ispessimènto del tessuto, a renderlo più compatto e pesante così da essere adatto al la confezione di cappotti, giacche invernali, coperte. Il tessuto follato è normalmente chiamato panno. Se la follatura è più energica si ottengono dei veri e propri feltri adatti per la produzione di cappelli.
FR
(FLAME RETARDANCY) : resistenza alla infiammabilità di un materiale tessile.
FRESCO : Tessuto di lana particolarmente leggero per abiti estivi da uomo e da donna; di origine e marca inglese.
FUSO
:in Filatura ad anelli, parte rotante che porta la spola di filato.
FUSTAGNO o FRUSTANO : Panno di poco pregio, per lo più di cotone, con una faccia vellutata e l’altra liscia o spigata. Il termine deriva dal nome El-Frustat, sobborgo del Cairo, dove ebbe origine.
FINE
GABARDIN : Dal francese Gabardine. Tessuto di cotone fabbricato con fili pettinati, su armatura saia, con diagonale molto inclinata.
GARZA : Velo di seta o di cotone molto rado e leggero a forma di reticolo, per abiti, tendaggi e usi sanitari. I tessuti a garza sono caratterizzati da alcuni fili di ordito detti a giro perché hanno direzione curvilinea e si spostano ora a destra, ora a sinistra, di uno o più fili retti.
GARZATURA : Operazione di sollevamento superficiale delle fibre di un tessuto o filato per
renderlo peloso.
GASATURA : Bruciatura della peluria superficiale di un filato ritorto per migliorarne
l'aspetto.
GIRO INGLESE: Tessuto di gran pregio con trama alternata da fasce di fili bianchi con fili colorati e impreziosito da una lavorazione "cellulare" che lo rende decisamente esclusivo.
GORETEX : fibra
sintetica in teflon molto porosa utilizzata per produrre tessuti impermeabili,
antivento ed a elevata traspirabilità.
GREGGIO o GREZZO : Materiale tessile non lavorato o non rifinito. Può essere in lana, cotone o seta, in fiocco o in filato, in tessuto non rifiniti.
GAUGE: Vedi "FINEZZA".
GUANACO
o HUANACO (LAMA HUANACHUS MOL. o LAMA GUANICOS MOLL.)
Appartiene come il lama, l'alpaca e la vigogna alla famiglia degli Auchenidi. Il
suo vello è composto da peli ordinari con sottostante duvet fine di colore
marrone. È molto simile al lama e vive allo stato libero nella parte
meridionale delle Ande argentine fino alla regione sub-polare.
GUARNIZIONE :
in Filatura, rivestimento metallico a denti degli organi lavoratori della carda.
GUIDAFILO
dispositivo meccanico che costringe il filo ad un passaggio obbligato.
GUSCETTE
impurità nel cotone costituite da minuti frammenti di foglie, rametti, semi.
FINE
HUACAYO: Al pari della Suri, sottorazza dell' alpaca che costituisce circa il 90 per cento degli animali esistenti. Molto rassomigliante al lama, offre una fibra "lanosa".
FINE
IDROFILIA :
capacità delle fibre di assorbire umidità in modo rilevante (lana, cotone,
viscosa).
IDROFOBIA :
caratteristica di assorbimento di umidità in misura inferiore al 4% del peso
fibra.
IDROFOBIZZAZIONE
: trattamento che rende la fibra impermeabile.
IMBOZZIMATURA :
ricopertura con resina eliminabile al lavaggio dei fili di ordito prima della
tessitura per renderli più lisci e resistenti.
IMPERMEABILIZZAZIONE
: trattamento di resinatura che impedisce il passaggio dell'acqua e dell'aria su
una superficie tessile.
INCORSATURA :
in Tessitura ortogonale, passaggio dei fili di ordito nelle maglie dei licci e
nel pettine.
INDEMAGLIABILE
: tessuto a maglia in catena di fili sintetici. resistente alla smagliatura.
INFELTRIMENTO :
tendenza dei capi in lana ad impaccarsi.
INSERZIONE : in
tessitura ortogonale, inserimento a telaio della trama nel passo.
INTRECCIO :
evoluzione del filo nella maglia, di fili e trame nei tessuti ortogonali.
IRREGOLARITA’
DI FONDO : di letto consistente in elevato rapporto nel tessuto di parti piene e
di parti vuote.
IRREGOLARITA'
LINEARE : variazioni di sezione presenti sul filato, casuali o periodiche, di
breve, medio, lungo periodo.
IRRESTRINGIBILE : trattamento della lana con cloro o resine per evitare l'infeltrimento.
IUTA : è ricavata dalla corteccia di una pianta assai comune in Asia e in Africa; è un tessuto grossolano, utile per sacchi o materiale da arredamento.
FINE
JACQUARD :
Denominazione data a stoffe di lana, di seta, di cotone e di altre fibre,
dall’effetto damascato, usate prevalentemente per tappeti e coperte e ottenute
con un telaio meccanico assai complesso, inventato da Jean Marie Jacquard. Apparecchiatura di comando dei fili per tessuti "operati", in
maglieria struttura a maglia con fili e maglie di colore diverso e particolare
effetto di disegno.
JERSEY : Nome di un’isola inglese sulla Manica e di una città degli Stati Uniti, applicato a un tessuto a maglia a punti sottili e uguali, lavorato in pezza e impiegato nella confezione di abiti per uomo e donna, come una stoffa tessuta.
FINE
KEVLAR : fibra aramidica resistentissima al calore (450°C) e,
a pari peso, cinque volte più resistente dell'acciaio, utilizzata per indumenti
protettivi ed antinfortunistici.
KID: Denominazione del giovane capretto della capra d'Angora (kid mohair) che produce il mohair più fine e pregiato.
KOMPACT
: Nuovo processo che migliora la pulizia del filato di cotone. Durante il
passaggio di affinamento il filato viene passato sopra un cilindro forato
rotante che aspirando l'aria al suo centro raggiunge due obiettivi:
1) avvicina tutte le bave.
2) Aspira gli eventuali grossi del filato.
Risultato il filato diventa più uniforme e più resistente (ciò permette anche
una minor torsione).
FINE
LAMBSWOOL :
Termine Inglese che significa, lana di agnello, con fibre corte e fini, con morbidezza caratteristica
LANA : L’insieme
dei filamenti o peli del vello della pecora e di altri animali lanuti. Può
essere agnellina (dagli agnelli), MATRICINA (da pecore che hanno già figliato),
DI TOSA (ricavata mediante la tosatura), DI CONCIA (da pecore macellate),
GREGGIA (se non lavorata e rifinita), BISTOSA (se le pecore vengono tosate due
volte all’anno), SALTATA (quando la lana viene lavata sul corpo della pecora
facendola saltare in un torrente d’acqua), RIGENERATA o MECCANICA (se
recuperata dalla sfilacciatura degli stracci e dagli scarti della lavorazione).
La LANA D’ANGORA, invece, si ricava di solito dal pelo del coniglio
d’angora.
Le caratteristiche che distinguono una lana dall'altra sono la lucentezza, la
finezza, l'ondulazione, l'arricciatura, la morbidezza, la sofficità,
l'elasticità. Le ondulazioni sono più fitte quando la lana è più fine. La
lana delle pecore merinos è molto arricciata e fine risultando così pregiata
ed utilizzata quasi esclusivamente per l'abbigliamento.
Le qualità della lana , oltre a quella primaria di riscaldare, sono:
idroassorbenza, idrorepellenza, scarsa elettricità statica, scarsamente
infiammabile, resistenza ai piegamenti e docilità alla flessione (resilienza).
I difetti più evidenti: l'infeltrimento (risolvibile con trattamenti di
irrestrengibilità) e il pilling, cioè la formazione in superficie di piccoli
agglomerati di fibra.
Il marchio PURA LANA VERGINE indica che non è stata rigenerata, ovvero che non
è stata ottenuta dalla sfibratura meccanica di capi di lana usati (questa
operazione tende ad accorciare, tagliandole, le fibre e quindi produce un filato
meno resistente).
LANA SUCIDA :
lana appena tosata dalla pecora.
LANITAL : fibra
artificiale di origine proteica derivata dal latte scoperta durante il periodo
dell'autarchia (ora non più usata, ma rilanciata con formula modificata).
LASER : fascio
di luce monocromatica concentrata per il taglio di tessuti in confezione.
LESOTRO: Località del Sud Africa ove viene allevata una qualità meno pregiata di capra d 'Angora (Basuto mohair); buona finezza ma con presenza di peli morti non tingibili che limitano l'uso di questa fibra nel campo tessile specialmente nella fabbricazione di filati classici destinati alla tessitura.
LEVATA :in
Filatura, sostituzione delle spole o rocche piene con tubetti vuoti.
LIBBRA (abb. LB.): Misura dipeso inglese equivalente a g 453,6.
LLAMA:
Tessuto lavorato con il pelo del camelide che vive sulle Ande oltre i 4.000
metri. Il vello è di quattro colori: bianco, marrone bruciato, grigio e nero.
All'esterno è folto e ordinario, mentre il sottopelo è lucido e caldo.
Caratteristiche: leggero e brillante ma non morbidissimo. In genere vengono
filate le fibre dei llama giovani, entro il primo anno di vita.
LICCIO in
Tessitura ortogonale, attrezzatura che porta le maglie in cui è infilato il
filo.
LINO fibra
naturale di origine vegetale, estratta
dallo stelo o tiglio, mediante macerazione della pianta omonima.
Per poterlo utilizzare si deve far macerare il lino, cioé provocare la
decomposizione delle parti gommose che legano le fibre. La fase successiva è la
stigliatura, che libera le fibre dai residui legnosi, eseguita da una macchina
che separa le fibre corte e i cascami e raggruppa in matasse il nastro di fasci
fibrosi. Dalla macchina escono due terzi di lino stigliato cioè pronto per la
filatura, e un terzo di cascami. La filatura è seguita dalla tessitura e quindi
dalla nobilitazione, che consiste in una serie di trattamenti di finissaggio
quali il CANDEGGIO, la TINTURA, la STAMPA, la CALANDRATURA.
Dal punto di vista chimico, le cellule che compongono le sue fibre si rivelano
tenaci ed elastiche allo stesso tempo; è per questo che sopportano così bene
le sollecitazioni del processo di lavorazione che è tra i più rispettosi
dell'ambiente. Per la sua particolare struttura molecolare il lino assorbe acqua
fino al 20% del peso senza che il corpo avverta umidità: particolarità che lo
rende indicato per i tessuti che si trovano a contatto con la pelle. Il lino è
più difficile da filare e più caro del Cotone, però è più resistente , più
lucente e non necessita di mercerizzo; non provoca allergie, è altamente
assorbente e confortevole sulla pelle, tanto che le migliori lenzuola sono
quelle di lino.
LODEN: tessuto ottenuto con filati cardati, piuttosto peloso e compatto, a pelo direzionato, generalmente di lana e mohair con proprietà impermeabili. In genere è garzato e fortemente follato sul rovescio.
LONDON SHRUNK: Serve a prevenire il restringimento del tessuto, specialmente di lana. La stoffa viene inumidita tra coperte bagnate, asciugata in un locale speciale e stirata.
LYOCELL: Fibra cellulosica ottenuta mediante processo di filatura in solvente organico nel pieno rispetto dell'ambiente. Caratteristiche: morbida e luminosa è vicina per aspetto e mano alle fibre naturali come la seta: è traspirantee resistente. Impieghi: pura o in mischia con altre fibre per abbigliamento femminile/maschile, formale e casual, maglieria esterna e intima.
FINE