S

SAIA : Armatura fondamentale perle stoffe diagonali (serge, spinapesce, levantine, saglie, ecc.) con un diritto e un rovescio.

 

SANFORIZZAZIONE : in Finissaggio, procedimento di restringimento controllato con utilizzo di vapore. E'  un  trattamento  riservato,  di  solito, ai tessuti  di  cotone.  Consiste nel trattari i  con vapore ad alta  temperatura in modo da provocare un restringimento e rendere la pezza di dimensioni stabili e irrestringibile ai  lavaggi e allo stiro. Il termine è derivato dal nome dell’inventore del procedimento, l’americano Sanford.

 

SATINO : (in francese, SATIN) Raso di cotone o di seta. Tessuto caratterizzato dalla superficie lucida ottenuta dall’intreccio rado dei fili, col rapporto ad esempio di 1/5. Si ha anche l’armatura raso o satino.

 

SETA: La più nobile, la più morbida, la più fine tra le fibre naturali, freschissima d'estate e calda d'inverno; è un filamento continuo molto sottile e lucente, costituito da due bave a sezione triangolare che combaciano da un lato e che il bruco depone intorno a sè in più strati, per formare un'involucro, chiamato carta, dentro il quale si racchiude durante le sue trasformazioni in crisalide prima, in farfalla poi.
Solitamente si dà il nome di seta al filamento lungo dai 600 ai 900 metri dal bozzolo del Bombyx mori, che si nutre di foglie di gelso. Quello creato da altri lepidotteri che crescono allo stato selvaggio in Giappone, Cina, India, Africa e America si chiama seta tussah ed è più scuro e grossolano.
La lavorazione della seta comporta varie operazioni: i bozzoli, una volta essiccati, vengono crivellati a seconda della grossezza, quindi cerniti a mano secondo le qualità e i difetti; passano poi alle filande per la trattatura che consiste nella macerazione che rammollisce lo strato esterno del bozzolo e si compie in vasche di acqua riscaldata al vapore; nella scopinatura eseguita con macchinari a spazzole, che serve a riunire i capi delle bave; nella trattura con la quale le bave, riunite in un certo numero a seconda della loro grossezza, vengono saldate insieme e formano così il filo di seta grezzo che viene ritorto, lavato e avvolto in matasse .
Esistono quattro gruppi di tessuti: le TELE o TAFFETAS, le SAGLIE o DIAGONALI, i RASI o SATIN e gli JACQUARD. La resistenza di un tessuto dipende dal tipo di fibra: l'ORGANZINO, che ha fibra lunga e ritorta , è molto resistente, mentre la BOURETTE ha fibra corta e quindi poca resistenza. Una via di mezzo è il filato SHAPPE che è molto usato.

 

SCORREVOLEZZA : prova che viene effettuata su filati dopo roccatura o riroccatura con paraffinatura, per determinare la regolarità del grado di scorrevolezza.  

 

SCOZZESE : Tipico tessuto a quadri e a colori vivaci, specialmente in lana, di origine scozzese e attualmente diffuso in tutto il mondo.

 

SEGHETTATURA : difetto di irregolarità di torsione su ritorti a due capi per diversa tensione di uno di essi o differenza di titolo.

 

SETA :  Fibra tessile prodotta dal baco da seta. Può essere GREGGIA o TRATTA, se ottenuta dai filamenti continui, lunghi fino a 800 metri, che si ottengono dipanando i bozzoli. SCHAPPE o FIORETTO, se derivata da cascami provenienti dai bozzoli avariati e da altri scarti. BOURELLE, se è ricavata dalla peluria proveniente dai cascami della lavorazione. CRUDA, se non sottoposta a sgommatura. ADDOLCITA o SEMICOTTA se sottoposta a leggero lavaggio in acqua calda. COTTA se sottoposta a trattamento più energico in acqua bollente, per togliere tutta la gomma o sericina. CARICATA, se sottoposta a trattamento con sali per renderla più pesante.

 

SELFACTING :  O filatoio intermittente per cotone, è una vecchissima macchina oramai in disuso da molti anni, sostituita dal filatoio continuo ad anello "RING". L'aggettivo inglese selfacting, che significa "funzionante da sé od automatico" è rimasto nella pratica a designare una macchina per filare e precisamente quella che produce il filato intermittente, con i seguenti tre periodi di formazione:

  1. Uscita del carro. Durante questo periodo i cilindri stirano ed alimentano lo stoppino e questo viene torto dalla rotazione uniforme dei fusi. La bacchetta e la controbacchetta sono inattive (fig.223)

  2. Spuntatura. Essa avviene quando il carro essendo fermo a fine corsa, i fusi girano in senso contrario e la bacchetta e controbacchetta entrano in giuoco (fig. 225)

  3. Rientrata del carro ed incannatura. Il filo si avvolge o si incanna sui fusi che girano con velocità variabile. La bacchetta e la controbacchetta dono attive. Alla fine di questa fase si formano le spire di spuntatura (fig. 225 e 226)

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SINTETICO : Fibre tessili ottenute attraverso procedimenti di sintesi chimica, sulla base di varie materie, tra cui principalmente i sottoprodotti della distillazione del carbone e del petrolio. Si producono sotto forma di filamento continuo o di fiocco.

I gruppi principali in cui sono suddivise sono:
POLIAMMIDI
POLIESTERI
POLIVINILICHE
POLIACRILICHE

 

SHERPAS: Sono così chiamati gli indigeni usati nelle zone della catena himalayana come portatori.

 

SMERIGLIATURA: Una serie di spazzole metalliche azionate meccanicamente fanno sollevare le fibre del tessuto, per ottenere un effetto simile alla pelle scamosciata. E' un procedimento utilizzato ad esempio per il fustagno.

 

SOLIDITA' : resistenza di un tessile ai vari agenti quali luce, lavaggio, sfregamento, sudore.

 

SOTTOTORTI : difetto consistente in perdita di una parte di torsione.

 

SOVRATORTI : difetto consistente in un eccesso di torsione.

 

SPECULA : apparecchiatura sulla quale vengono passati i tessuti, per verificare la presenza di difetti.

 

SPINA o SPIGA : è una delle armature fondamentali della tessitura ortogonale sui tessuti si ha un effetto di diagonale.

 

SPLICER : sistema di giunzione dei fili mediante aria compressa (sostituisce il nodo).

 

SPUGNA : Tessuto normalmente di cotone caratterizzato da una o due facce a riccioli, chiamati “catenelle”, che lo rendono spugnoso, particolarmente usato per asciugamani e accappatoi.

 

STABILITA’ DIMENSIONALE: capacità di un capo di mantenere forma e dimensione dopo indosso e lavaggio.

 

STAGIONALITA’ : periodo dell'anno in cui si concentra la necessità do maggiore produzione ai mercati di vendita.

 

STAMPA : applicazione di coloranti addensati su superficie tessile, secondo disegno.  

 

STAMPATO : Dicesi di tessuto i cui disegni, anziché essere stati realizzati con la tessitura, sono stati impressi con stampa a colori come sulla carta.

 

STIRO : in Filatura, allungamento di nastri accoppiati di fibre discontinue o di bave continue nella filatura di fibre chimiche.

 

STRACANNATURA : operazione di passaggio del filo da rocca a rocca per migliorarne le caratteristiche di uniformità di densità e di paraffinatura.

 

STRETCH : filati e tessuti con un contenuto di elastomero che li rende particolarmente elastici.

 

STRIBBIA : apparecchiatura di controllo dei difetti presenti su filato in fase di roccatura da fusi, di tipo elettronico capacitivo o ottico.

 

SUBBlO : in tessitura, rullo su cui sono avvolti i fili di ordito.

 

SUPFRWASH : trattamento su lana che ne evita l'infeltrimento al lavaggio in lavatrice.  

 

SURI: al pari della Huacayo, sottorazza dell' alpaca, tipicamente peruviana e di minore entità numerica, con fibra compatta, pregiatissima, brillante e serica.

 

SVIRGOLAMENTO : tendenza della maglia a girare, per utilizzo di filato non equilibrato o punto di maglia inadatto.

 

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T

TACTEL : fibra poliammidica multibava con nucleo idrofobo e parte esterna che trasferisce l'umidità.

 

TAGLIO  : in Confezione, operazione di tagliatura del materassino di tessuto faldato.

 

TD : sistema di titolazione in denari della seta e delle fibre chimiche (den); 1 denaro è la massa lineica in grammi di un filo lungo 9000 metri.

 

TECNOFIBRA : fibra chimica costruita dall'uomo, artificiale o sintetica.

 

TELA : in Tessitura ortogonale è la prima armatura fondamentale, di solito si intende un tessuto di lino, di cotone o di canapa. Ma vuole indicare soprattutto l’armatura più semplice e di massimo intreccio dei fili d’ordito e di trama e quindi con diritto e rovescio uguali, che si può impiegare nella fabbricazione di tessuti di qualsiasi fibra.

 

TERZISTA : azienda che lavora su commissione per una o più imprese dello stesso settore.  

 

TESSUTO: Il tessuto è il risultato di un intreccio di fili, o più precisamente dei fili di ordito (che corrono nella direzione della lunghezza della pezza) e di quelli di trama (che vanno invece nella direzione trasversale).

 

TESTURIZZAZIONE : modifica strutturale di un filamento sintetico continuo per maggiorarne il volume apparente e la elasticità.

 

TEX : sistema universale di titolazione filati; è la massa in grammi di 1000 metri di filato.

 

TINTURA : colorazione di un tessile con azione chimico-fisica di salita del colorante sulla fibra (tintura in fiocco, in tops, in filato, in tessuto, in capo).

 

TITOLO : Rapporto tra il peso e la lunghezza dei filati. Numero che esprime la finezza di un filato, con simbolo specifico per tipologia.

 

 TOLLATURA :Viene  eseguita  su  tessuti  di  seta,  con  speciali  rulli  ricoperti  di  lamine che,  premendo sulla superficie  del  tessuto,  avvicinano  i  fili  di  trama e di ordito, in modo da rendere la superficie più omogenea

 

TOPS : bobine costituite da nastri di fibre discontinue avvolti concentricamente.

 

TORSIOMETRO : apparecchiatura di laboratorio che misura la torsione dei filati.

 

TORSIONE : disposizione di fibre discontinue ad elica lungo un asse.

 

TOW : cavo di filamenti continui di fibre chimiche provenienti dalla filiera.

 

TRAMA : in Tessitura ortogonale secondo componente dell'armatura, trasversale all'ordito e formano l'altezza della stoffa. Sono di solito meno ritorti e meno forti di quelli dell'ordito.

TRICOTINE: Vedi "CAVALRY TWILL".

 

TUBOLARE : tessuto a maglia prodotto su circolari, senza cuciture.  

 

TUS : Voce dialettale con la quale si definiscono i tessuti più pregiati fabbricati manualmente e composti di pelo di capra cashmere. Si fabbricano anche tus mescolando al pelo di cashmere la lana indigena tibetana.

 

TWEED: esistono vari tipi che prendono il nome della zona di cui sono originari. L'HARRIS è fatto ancora esclusivamente con telai a mano. Il DONEGAL TWEED deriva dalla città irlandese dove ha cominciato ad essere tessuto, è una delle varianti più diffuse: ha "bottoni" di lana di colore contrastante rispetto ai fili di trama e ordito, che formano un effetto tipico. Il filato è cardato, la mano è pungente ed è molto ruvido.

 

TWILL : Termine inglese che indica l’armatura saia e quindi le stoffe diagonali, spigate, levantine. In Italia indica in modo particolare un tessuto di seta a leggere costine diagonali.

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U

UGUALIZZANTE : sostanza capace di rallentare la salita del colorante sulla fibra in tintura, per migliorare l’unitezza.

 

UNICO : filato ad un solo capo che viene dalla filatura ed è utilizzato così nelle lavorazioni successive.

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V

VAPORIZZO : operazione di finissaggio della torsione mediante immissione di vapore in autoclave sotto vuoto; su filati tessuti e capi. trattamento che dona stabilità dimensionale, morbidezza e voluminosità.  

 

VELLUTO : Tessuto caratterizzato da una superficie morbida e pelosa ottenuta portando in superficie un certo numero di fili d’ordito o di trama e quindi tagliandoli a mo’ di pelo.

 

VELO : in Filatura, fibre cardate e singolarmente separate disposte a guisa di velo; nei non tessuti è la disposizione delle fibre sulla superficie per la compattazione.  

 

VELOUR : Termine francese per indicare un tessuto, solitamente in lana, che imita il velluto, ma la cui superficie pelosa è stata prodotta mediante garzatura, anziché mediante l’alzata dei fili d’ordito o di trama come il velluto.

 

VICÛNA : Stoffa tessuta con la morbidissima lana del più piccolo dei camelidi, che vive sulle Ande allo stato selvaggio ed è difficilissimo da catturare; per procurarsene il vello bisogna ucciderlo. Il preziosissimo sottopelo ha un diametro di 14 micron. Caratteristiche: morbidezza e calore.

 

VIGOGNA (VICUGNA VICUGNA MOL.): pelo animale finissimo da camelide che vive allo stato libero in Perù, membro degli Auchenidi. Esso produce il pelo animale più fine esistente al mondo e vive fra i 4000-4500 m di altitudine. Il suo manto dal tipico colore cannella contiene una piccola percentuale di peli bianchi ordinari.: pelo animale finissimo da camelide che vive allo stato libero in Perù.

 

VINILICA : fibra sintetica da polivinile.

 

VISCOSA : fibra artificiale da polimero vegetale; viene ricavata dalla cellulosa.  Fibra cellulosica filata come filo continuo o fiocco (denominata anche rayon). Caratteristiche: mano dolce e aspetto serico, comfort tipico delle fibre vegetali, buona resistenza all'usura (allo stato asciutto), elevata capacità igroscopica. Impieghi: diffusa in numerosissimi impieghi anche in mischia con altre fibre naturali o sintetiche, nei campi dell'abbigliamento, arredamento. Usi tecnici: pneumatici.

 

 

 

 

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W

WASH & WEAR : lava ed indossa, trattamento che evita la stiratura.  

 

 

 

 

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Y

 

YAK : (BOS PO1~PHAGUS GRUNNIENS, L.o BOS GRUNNIENS MUTUS, PRZEWAL SKI) bovide che vive nelle regioni dell' Himalaya a oltre 4000 metri di altezza. Il suo sottopelo è apprezzato nell' industria tessile al pari di quello del cammello e della capra Cashmere.

 

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