Incontro del
15-11-2003
A casa di Agi Berta
ore 20

Immagini del film


Che stanchezza! Però è una stanchezza piacevole, non lamentosa. Mi sento caricata … nonostante l’ora … e non mi va di andare a letto. Le capacità intellettive comunque stanno assopite, forse non è il momento migliore per scrivere il verbale, ma tento lo stesso.
Dunque tutto è cominciato con la ricerca di un film ungherese che si intitola «Diario per i miei figli» di Marta Meszaros (A proposito se qualcuno di voi riesce ad avere mi faccia sapere!). Ho girato vari negozi, mi sono avventurata su siti mai visitati: niente. Allora, circa due settimane fa ho iniziato a visionare tanti film, presi a noleggio, dagli amici ecc. Ne ho trovato diversi papabili, ma la mia atavica insicurezza mi spingeva a cambiare ogni giorno. Infatti avete visto il film che ho visto appena venerdi sera, il giorno prima del cine-cena … : «Piazza delle cinque lune», di Renzo Martinelli, Italia, 2003.

C’erano tutti, tranne Rosalba e Lina (Ho qualche senso di colpa, perché a causa del potente mezzo di comunicazione che Geppino ci ha messo a disposizione ho dato per scontato che anche loro consultassero la posta elettronica). Invitati speciali: Luciana, Bianca e Gabriella.
Iniziamo con l’antipasto che nella sua composizione unisce i miei interessi presenti e passati: bruschette con vari opzioni: lardo di Colonnata, pomodoro e aglio, sugo toscano, olio campano e toscano (si apre un mini-dibattito estremamente intellettuale sulle diverse qualità di olio).
Verso le 21 inizia la proiezione.

Come sempre scruto i vostri volti in cerca di qualche emozione: noia, interesse, rabbia … Dopo mezz’ora alcuni dormono. Ciascuno secondo uno stile proprio: Lucio rilassato sorride nel sonno. Anna conserva sul viso un interesse ma ahimè tiene gli occhi ben serrati. Mi illudo che sta ascoltando le parole e che ad occhi chiusi le viene meglio la concentrazione. Quando sconocchia addosso a Roberto, l’illusione finisce. Gabri non dorme, ma massaggia con impegno l’attaccatura del naso ….antica tecnica per rimanere sveglio. Mi consola il resto del pubblico che pare segua le faccende (forse arcinote) con visibile interesse.
Una piccola interruzione tecnica interrompe la proiezione, precipitiamo in tre a far ripartire la macchinaccia, finalmente Pietro con la sollecita collaborazione di Filippo riesce a far proseguire il film. L’intermezzo è salutare, si svegliano tutti. Anche perché nel frattempo le mie figlie con e senza fidanzati entrano, escono, rompono una bottiglia di vino in cucina: davvero sarebbe difficile riposare in questo trambusto (fortuna che il cane sta dai vicini!).

Si accendono le luci: finalmente si mangia! La pasta al forno non è male, ma lo spezzatino è stracotto. Do la colpa ai servizi segreti deviati . Che bello vivere in Italia, ogni cosa che va storto possiamo imputare ai servizi, al P2. I contorni vanno forti, mi fa piacere ….Un po’ meno a mia figlia Sissi che spera che rimanga qualcosa pure per il giorno dopo: ultimamente ­ causa ginocchio ­ a casa mia c’è una certa predominanza dei "4 salti in padella …". Il dolce, che con una certa fantasia chiamo torta di mele, riscuote un autentico successo. Eppure è nato all’ultimo momento con degli ingredienti disponibili in casa (la lista degli ingredienti mancanti è ben più lunga di quelli presenti). Ma siamo alternativi! Vada per la torta "arronzata". Il nespolino di Luciana accompagna perfettamente le ultime battute culinarie …

Arriva il momento di Geppino! Lo ascolto con autentica ammirazione anche se non ho visto il film da lui presentato. E mi dispiace davvero. Porca miseria che verbale! Intelligente, acuto, profondo, emozionante, dettagliato … e non ultimo, è scritto in un italiano perfetto! Infatti alla fine riceve uno scroscio di applausi meritatissimi.
Tocca a me …. Faccio un breve e confusa presentazione della mia scelta. Veramente nemmeno io so esattamente dove vado a sparare …. Forse sarebbe bastato solo dire che mi è piaciuto il film — nonostante le critiche assolutamente negative di gente che certamente di cinema sa molto più di me — anzi forse per quello. Sarà stata la tematica, sarà che io cado nella trappola di tutti i registi, ma sono convinta che questo film è stato censurato. Da chi? Dai servizi segreti naturalmente …

Si aprono le danze. Il presidente Massimo (Presidente davvero inamovibile? Il giochino con la sua posta elettronica non funzionante non mi convince del tutto. Ho la netta sensazione che ci sia la mano della P2 nei nostri ultimi scambi di mail … Ma lasciamo perdere). Il presidente dunque fa un bell’intervento, ma a dire il vero non ho ben capito se il film gli è piaciuto o no.
Geppino è più costruttivo: pone la domanda che tutti dovremmo porre: perché fare un film dopo 25 anni, su faccende arcinote. Filippo dice per non dimenticare, per far conoscere i retroscena anche ai giovani che Moro hanno studiato sui banchi di scuola (ammesso che siano arrivati a studiarlo) . Geppino rimane perplesso.
Massimo e Pietro ci fanno notare che il consulente della regia era un amico della famiglia Moro, e che il film è dedicato al nipotino di Moro, dunque si tratta della versione romanzata di un’idea cara alla famiglia, che non ha mai accettato il fatto che la DC avesse scaricato il suo presidente, mentre scendeva ai patti per liberare Cirillo, l’oscuro faccendiere dc napoletano.
Ancora Geppino: Rifiuto la parola complotto! Non mi piace … Non è il termine adatto. Perché non parliamo di strategia politica? E’ certo che agli americani stava a cuore l’Italia, è certo che non potevano rischiare che i comunisti andassero al potere … No, non parliamo di complotto ma di strategia internazionale.
Saltiamo sulle sedie, Antonio, io: Ma è la stessa cosa! Dove sta la democrazia? Perché in Francia i comunisti potevano entrare al governo?
Antonio aggiunge: In fin dei conti in Italia è successo la stessa cosa che in Cile. Un intervento americano che attraverso il P2 e Gladio, servizi segreti — deviati e non — , ha fatto un colpo di stato. Beh non proprio un colpo, solo un colpetto, ma la sostanza non cambia …
Siamo più o meno d’accordo su questo punto …
Vorrei sentire l’opinione degli altri, ma chi dormiva durante il film non interviene — mostrando una profondissima coerenza.
Pietro affronta un altro punto di vista: i sensi di colpa della sinistra nei confronti del terrorismo. Veramente non è che io mi senta eccessivamente in colpa, l’atto terroristico più forte in questa casa ha commesso mia figlia Sissi che ha attaccato la foto di Berlusconi nel suo cesso.
Poi, poi ci sono altri interventi, ma non capisco tutti, o più precisamente non riesco a riportarli. Le differenze d’opinione sono più pretenziose che reali. Ragazzi, ci piaccia o meno siamo simili. Per background, per sensibilità politica, per il vissuto.
Ops, mi permetto di tirarmi fuori un pochino, io ho un vissuto diverso, infatti faccio l’immancabile full immersion nella mia storia personale:

Per fortuna non c’era tempo per ulteriori farneticazioni, verso l’una più o meno tutti siamo arrivati alla conclusione che meglio rimandare la risoluzione delle sorti dell’Italia e del mondo alla prossima cine-cena ….
Io comunque mi sono divertita …
Poi ho fatto la cucina ….
Ho lavato la casa ….
Ho scritto il verbale …
Adesso vado a dormire.
Baci a tutti: Agi