DEFINIZIONI
1 - Definizione di monomio
Si chiama
monomio ogni prodotto di fattori qualsiasi, cioè uguali o
disuguali, numerici o letterali, dove i fattori letterali sono elevati
ad esponenti interi, positivi o nulli.
In altri termini, chiamasi monomio un'espressione algebrica in cui non figurano addizioni, sottrazioni e divisioni.
Esempi di monomi:
1) 4ab2(-5)a3(-c)7b5;
2) (-5/4)(1/3)a2x3bab3a4(+6)c.
Anche
i singoli numeri, siano essi rappresentati da lettere oppure da dati
aritmetici, si considerano come monomi, ad esempio sono monomi
anche -2/7, c, ecc.
Le regole di calcolo letterale, già note,
permettono di semplificare la scrittura di un monomio. Per la
proprietà commutativa della moltiplicazione, si possono scrivere
prima tutti i fattori numerici, poi tutti i fattori uguali ad a, poi
tutti i fattori uguali a b ed infine il fattore (-c), cioè la 1),
si può scrivere sotto la forma seguente: 3) 4(-5)7aa3b2b5(-c).
Inoltre, per la proprietà dissociativa, si può sostituire
ai fattori numerici il loro prodotto e ad ogni prodotto di fattori
letterali, di uguale base, la corrispondente potenza. Si attibuisce, poi
al monomio, quel segno (sottinteso se è +, messo in evidenza se
è -), che risulta, secondo la regola, dei segni dei diversi
prodotti parziali. Quindi, in definitiva, il monomio 1), ossia 3), si
può srivere: 140a4b7c.
Ricapitolando: 4ab2(-5)a3(-c)7b5=4(-5)7aa3b2b5(-c)=140a4b7c.
Analogamente, il monomio 2) si può scrivere sotto la forma:
2) (-5/4)(1/3)a2x3bab3a4(+6)c=(-5/4)(1/3)(+6)a2aa4bb3cx3=-(5/2)a7b4cx3.
Quando
in un monomio sono state eseguite tutte le semplificazioni, come
è stato fatto nei due esempi precedenti, si dice che si è
scritto il monomio sotto forma normale o ridotta.
E' bene tenere presente che: la
possibilità di scrivere un monomio sotto forma normale,
costituisce una semplificazione fondamentale di scrittura e che le
diverse lettere che compariranno in un monomio verranno scritte in
ordine alfabetico.
2 - Definizione di monomio scritto sotto forma normale o ridotta
Un
monomio si dice scritto sotto forma normale, quando è un
prodotto di un fattore numerico e di potenze, con esponente intero,
positivo o nullo, di lettere tutte diverse fra loro.
Il fattore numerico con il suo segno (sottinteso se è +, in evidenza se è -) si chiama coefficiente del monomio, ed il prodotto dei fattori rimanenti, si chiama parte letterale del monomio.
Se
in un monomio il coefficiente è +1, esso non si scrive fra i
fattori del monomio e resta soltanto la parte letterale. Se invece il
coefficiente è -1, allora si scrive solo la parte letterale
preceduta dal segno. E' ovvio che, se il monomio si riduce alla
costante +1 o -1, il coefficiente si deve scrivere.
Esempio: i tre monomi (2/3)a3bc, a4b3x, -x2y3z4, sono scritti in forma normale, ed hanno per coefficiente, rispettivamente 2/3, +1 e -1.
Se
poi un monomio ha coefficiente 0, esso si chiama monomio nullo e
può essere indicato semplicemente con 0, quali che siano i
valori attribuiti alle lettere che voi figurano; ad esempio, invece di
scrivere 0abx, si scrive semplicemente 0.
Se in monomio
l'esponente di una lettera è nullo, nello scrivere il monomio,
si conviene di tralasciare la lettera e l'esponente; ad esempio, invece
di scrivere -7a2b0c3, si scrive -7a2c3.
In particolare, un monomio con gli esponenti tutti nulli si rappresenta
col simbolo stesso del suo coefficiente; ad esempio, invece di scrivere -2a0b0x0, si scrive -2.