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LUOGOTENENZA DOGANALE DI TOCCO (Tocco da Casauria) (1781-1806), voll. 3
Mezzi di corredo: Elenco
Alfonso I D’Aragona nel 1447 conferì
piena giurisdizione al doganiere che si occupava dei possessori di animali
che trasmigravano, con le loro greggi, dall’Abruzzo alle Puglie e viceversa
affinché questi non fossero esposti alle violenze dei potenti. Fu
creato così il Tribunale doganale di Foggia che aveva destinato
un luogotenente in Abruzzo per la vendita e la esazione delle erbe fiscali
che si chiamò Doganella D’Abruzzo.
Nel 1590 venne riordinato sia l’ufficio
del doganiere (Puglia) che quello del luogotenente (Abruzzo); così
l’ufficio della Doganella fu separato dal Tribunale di Foggia e sottoposto
ad un ufficiale alle dipendenze della Camera della Sommaria. La Luogotenenza
Doganale di Tocco dipendeva dal Governatore generale della Doganella d’Abruzzo
dell’Aquila.
La giurisdizione della Doganella
d’Abruzzo ( per l’amministrazione delle fide e della giustizia) fu ripartita,
sotto il regno di Carlo III, tra un governatore residente in Chieti, ed
un altro all’Aquila. Dalla Doganella dell’Aquila dipendevano la luogotenenza
di Tocco e dalla Doganella di Chieti la luogotenenza di Penne entrambe
competenti nella cause civili e in taluni casi anche criminali. La facilità
di adire a questo faro (essendo necessario possedere solo poche pecore
e pagare una piccola fida) aveva causato il quasi completo abbandono del
faro ordinario.
Le luogotenenze doganali furono
soppresse con legge sul Tavoliere di Puglia del 21 maggio1806, n.75.