Kefamenanu


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Chiesa e campanile inaugurati il 15-06-2006

KEFAMENANU (Atambua) - TIMOR OVEST –

Gereja Katolik – Jalan Eltari  Km  7 SASI KEFAMENANU – NTT - TIMOR Tengah Utara 85013

Tel. 0062.388.2332061

Cell.P.Razzoli 0062.813.39327690

E-mail: antpadsasi@yahoo.co.id


Timor è un'isola ricca, ma di povertà e miseria portate con grande dignità.
Ricca di occhi “grandi sempre” velati di tristezza che ti dicono siamo “cotto da riciclaggio per materiale di prima.”
Ricca di colline e dirupi, verdi durante le piogge, scheletriti gli otto mesi restanti.
Ricca di stelle, e le vedi tutte perché l’illuminazione pubblica non fa bagliori.
I paesi poi sono quasi tutti senza luce.

Da Medan a Kefamenanu


La Missione, dopo Sumatra e Giava,
apre una nuova casa a Timor Ovest


Atambua è la provincia di Timor Ovest dove il Vescovo ci ha chiamati ad aprire una nuova presenza francescana finalizzata soprattutto all’assistenza dei profughi di Timor Est.

Nel Capitolo Custodiale tenutosi in luglio-agosto 2002 abbiamo accolto l’invito e così il sottoscritto insieme a P. Lorenzo indonesiano ha messo piede in questa lontana isola del pacifico.

Atambua, piccola città al centro dell’isola di Timor e quasi cerniera con il nascente stato di Timor Est, è famosa per due date.

La prima è quando questa cittadina apparve nelle prime carte topografiche olandesi, perché furono costruiti alcuni uffici amministrativi e una caserma, per controllare la zona. Infatti la parte orientale dell’isola era già colonizzata dai portoghesi mentre la parte occidentale solo le coste erano controllate dagli olandesi.

La seconda data ha portato tristemente alla ribalta questa località perché tre rappresentanti dell'ONU sono stati bruciati vivi in seguito all'uccisione di un capo miliziano; il tutto, però, era stato combinato dai militari i quali avevano in programma di allontanare definitivamente occhi stranieri dalla zona perché la loro versione fosse l’unica ad essere accettata internazionalmente.

Questo è il triste epilogo di una catastrofe politica costruita sulla pelle della povera gente. Il dramma di Timor Est inizia negli anni 1975, quando il governo portoghese si ritira da questa terra e per paura di infiltrazioni comuniste sia l’America sia l’Australia appoggiano l' Indonesia nella conquista di Timor Est.

Il processo di colonizzazione si fa sempre più aspro e oltre alla lingua, alla cultura anche la religione si vuole strappare dal cuore del popolo timorese ma la croce è ben radicata nel loro cuore, anzi è legata con la corona del rosario, e solo la morte potrà mettere fine a questo sodalizio.

Il processo di indipendenza portato avanti con tanta dabbenaggine dall’ONU ha causato la morte di migliaia di persone e la distruzione di quei pochi paesi appena dignitosi.Tutto questo però è stato concretizzato dai militari sempre preoccupati di creare nuovi miraggi con la scusa di immediato intervento.

I circa 200 mila profughi costretti a passare il confine dai militari si sono ridotti al trenta percento e per fine anno resteranno solo dieci mila. Ma quanta sofferenza inutile e quanto sperpero di denaro pubblico.

In tutto questo processo la comunità locale è stata non poco disturbata; prima dai militari poi dagli sfollati sempre in attesa di un futuro migliore: il denaro, la malavita, le novità hanno messo a dura prova la fede di questa gente.

P. Antonio Razzoli


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