Lettera pubblicata sul settimanale "Inprimapagina" di Crema del 21 febbraio 2003 - n. 861 - anno 18 - a pagina 20 con il titolo:




"Al via la Cremona - Mantova"


   

   

IL PROTOCOLLO D'INTESA PER LA CREMONA-MANTOVA E L'ODG DEL COMUNE DI PIADENA DEL 21 NOVEMBRE 2002 ELEMENTI INNOVATIVI DI UNA NUOVA RIOVOLUZIONARIA POLITICA DEI TRASPORTI.




Egregio Signor Direttore,

la stampa locale ha dato notizia della firma avvenuta a Milano giovedì 13 febbraio 2003 presso il Dipartimento Infrastrutture Trasporti Regionale da parte di Autocamionale della Cisa spa, Regione Lombardia (per conto anche di Autostrade Centropadane), Province di Cremona e Mantova, Rete Ferroviaria Italiana, del protocollo d'intesa per la riqualificazione e il potenziamento del sistema viabilistico dell'area compresa tra le province di Cremona e Mantova e che prevede la costruzione dell'autostrada Cremona-Mantova, dal costo di circa 1.600 miliardi di vecchie lire, tratto padano del Corridoio 5, itinerario europeo da Barcellona a Kiev. E l'Assessore ai Trasporti e alla Viabilità della Provincia di Cremona conferma: "L'accordo porterà centinaia di milioni di euro per un piano integrato di razionalizzazione della viabilità, con ricadute dirette a vantaggio delle linee ferroviarie Cremona-Mantova e Brescia-Piadena-Parma. Si è stabilito di ottimizzare il tracciato del raccordo autostradale nell'intersezione con l'autostrada regionale Cremona-Mantova nei territori dei comuni di Tornata, Calvatone, Acquanegra e Marcarla. L'ottimizzazione concordata prevede una semplificazione, perché le autostrade faranno un pezzo in comune (7-8 chilomnetri costruiti da Autocisa), sovrapponendosi, anziché correre parallelamente. Inoltre sono previste opere di salvaguardia per il Parco Oglio Sud." Fin qui le dichiarazioni dell'Assessore ai Trasporti della Provincia di Cremona Lazzari riportate dal quotidiano "La Provincia" del 14 febbraio 2003. Perfettamente in linea con l'ordine del giorno fatto approvare dal Sindaco di Piadena, Luigi Azzoni, nel Consiglio Comunale del 21 novembre 2002 a favore delle autostrade e che recita tra l'altro: "…con tale progetto autostradale verranno soppressi circa venti passaggi a livello sul nostro territorio, velocizzando così le corse per Milano dei nostri pendolari ed eliminando, nel contempo, sulle strade, le soste dei veicoli a motore, verranno finalmente risolti, con circonvallazioni, alcuni annosi problemi del traffico nei centri abitati, quali Piadena; verrà attirato sull'autostrada il traffico pesante e di attraversamento, liberando, nel contempo l'attuale rete stradale al traffico locale;…perché tale progetto possa avere ricadute ambientali e territoriali sostenibili dovrà: essere collocato il più vicino possibile alla ferrovia (Linea Cremona-Mantova), sia per evitare nuovi tagli nel tessuto agricolo, sia per consentire il raddoppio del sedime ferroviario; proporre risposte risolutive ai problemi dell'inquinamento connessi col rumore, alle polveri ed alle acque di scarico, impegnando il sindaco a sottoscrivere un protocollo d'intesa che renda compatibile l'infrastruttura con la tutela dell'ambiente, con la necessaria intermodalità ed avendo presente le richieste delle comunità interessate…" Il protocollo firmato prevede la soppressione di 51 passagi a livelllo della ferrovia Cremona-Mantova, circa venti dei quali nel territorio di Piadena. Dunque abbiamo l'autostrada. Anzi, no. Le autostrade che attraverseranno il territorio cremonese sono 2: la Tirreno-Brennero (meglio nota come Ti-Bre) da Parma-Fontevivo a Nogarole-Rocca (via Casalmaggiore-Tornata-Bozzolo) e la Cremona-Mantova. Una bella modernizzazione, non c'è che dire! E' così che il nostro territorio viene trasportato verso il futuro: direttamente dalle stalle ai Corridoi europei dall'ovest all'est, dal nord al sud! Un bel salto di qualità! Gli abitanti di quelle zone si trovano di fronte a infrastrutture autostradali capaci ciascuna di una potenzialità di traffico di 100-120.000 veicoli-giorno, tanti sono i veicoli che circolano sull'Autobrennero, a fronte dei circa 10.000 veicoli-giorno in transito oggi sulla viabilità attuale. E nel tratto comune Ti-Bre/Cremona-Mantova, quello di 7-8 km fra Tornata e Acquanegra dove secondo l'Assessore Lazzari le autostrade si sovrappongono, si può verificare un potenziale ingorgo di 200-240.000 veicoli-giorno che rischia di invadere le strette strade locali, lasciate ancora così per…mancanza di soldi. Ma quello è un "pezzo di autostrada sovrapposta" e macchine e TIR correranno uno sopra l'altro, sovrapposti, ovviamente! E pensare che il sindaco di Piadena non ha "Mai trascurato il problema viabilità" secondo quanto ha dichiarato al quotidiano "La Cronaca" del 20 giugno 2002, parlando dello studio sul "pesante impatto del traffico in transito nel suo Comune provocato da circa 12.300 veicolo-giorno"... E allora perché, caro Sindaco proprio per risolvere il problema del traffico e dell'inquinamento, lei sostiene un progetto di infrastrutture autostradali che provocherà proprio inquinamento, rumore, polveri (le famose PM10!), oltre ai soliti incidenti: cioè l'esatto contrario del suo ordine del giorno fatto approvare dal suo Consiglio Comunale del 21 novembre 2002 là dove sostiene "la necessità di avere ricadute ambientali positive e territoriali sostenibili oltre a rendere la struttura compatibile con la tutela dell'ambiente". Siamo comunque certi che, per fronteggiare il futuro problema del maxi-ingorgo autostradale il nostro Sindaco attiverà al più presto un concorso pubblico per qualche centinaio di posti per vigili-autostradali, ovviamente dopo un protocollo d'intesa con gli altri Sindaci della zona interessati al problema. Altro punto dell'ordine del giorno del Consiglio Comunale di Piadena del 21 novembre 2002 che merita attenzione è quello relativo alla "possibilità di raddoppio del sedime ferroviario". Francamente non riusciamo a capire cosa significhi. Anche perché un ex ferroviere come lei, caro Sindaco, dovrebbe ben sapere che la linea ferroviaria da Cremona a Mantova ha già un sedime raddoppiato, tale cioè da accogliere un secondo binario per l'intera linea, realizzato in fase di costruzione della ferrovia aperta al servizio il 6 settembre 1874. Non c'era proprio bisogno di realizzare un'autostrada da 1.600 miliardi per raddoppiare il sedime ferroviario! E per quanto riguarda "la necessaria intermodalità" ci vuole spiegare di che si tratta? Dove si realizza l'intermodalità, cioè il passaggio fisico, il cambio, da un sistema di trasporto a un altro? Dove e in quale punto dell'autostrada Cremona-Mantova e della ferrovia i TIR lasceranno la strada per salire sui treni e dove i treni saliranno sui TIR? Siamo curiosi: quando ci farà conoscere questa parte ancora segreta del progetto delle 2 autostrade? Comunque un risultato dal progetto autostradale, grazie alla sua azione, è arrivato: l'Assessore alla Viabilità della Provincia di Cremona, Fiorella Lazzari, nelle sue dichiarazioni del 13 febbraio 2003 comunica la notizia della disponibilità di fondi per le tangenziali di Piadena, Torre Picenardi, Casalmaggiore e Calvatone previsti nel protocollo d'intesa dell'autostrda Cremona-Mantova. Peccato che lo stesso Assessore in un'altra intervista, quella rilasciata il 14 giugno 2002 a "La Provincia" aveva già annunciato la disponibilità di 6 milioni di euro per la tangenziale di Piadena "ripescati" da vecchi finanziamenti triennali dell'ANAS. Qui si apre un bel caso: quanti sono i finanziamenti per la tangenziale di Piadena? Quelli del protocollo autostradale o quelli dei vecchi fondi ANAS? Oppure sono gli stessi che girano e rigirano, come nel gioco delle tre carte? Il mazzo chi lo tiene? E se c'erano già i fondi per la tangenziale che avrebbe risolto i problemi di inquinamento e del traffico in transito a Piadena, perché si è voluto ricorrere alla costruzione di un'autostrada da 1.600 miliardi di vecchie lire per risolvere il problema? Francamente non lo abbiamo ancora capito! Sicuramente innovativo, nel mondo dei trasporti, il metodo per velocizzare i collegamenti ferroviari della ferrovia Mantova-Cremona utilizzata dai pendolari da e per Milano. In effetti il protocollo d'intesa siglato prevede la eliminazione di 51 passaggi a livello. Bel colpo. Era ora, dato che l'Assessore Lazzari aveva annunciato pronto per agosto 2002 un piano per la soppressione dei 200 passaggi a livello presenti nel cremonese. Peccato che per chiudere 51 passaggi a livello (quelli normali hanno un costo medio di circa 1 miliardo di vecchie lire, salvo situazioni particolari: questi quanto costano?) si sia dato il via al progetto di un'autostrada da 1.600 miliardi di vecchie lire, costruita proprio a fianco della ferrovia, in grado di esercitare una concorrenza spietata come una zampata letale al treno, altro che integrazione dei trasporti! Uno degli scenari possibili, a lavori autostradali terminati, è quello che presenta sicuramente 51 passaggi a livello chiusi e una ferrovia vuota e inutilizzata, abbandonata da merci e da passeggeri convertiti tutti definitivamente al "veloce e più moderno" sistema autostradale, alla faccia dell'Europa e del Libro Bianco sui Trasporti del 12 settembre 2001 che dice proprio il contrario: più ferrovie e meno autostrade. Comunque dall'Assessore ai Trasporti della Provincia di Cremona è stata tracciata una nuova strategia di lotta per i pendolari lombardi: per risolvere il problema delle ferrovie e dei ritardi causati dai guasti ai passaggi a livello(in Lombardia ce ne sono 800), è sufficiente far realizzare a fianco delle ferrovie delle nuove autostrade. Purchè siano intermodali. Come quella fra Cremona e Mantova la cui unica prerogativa è, fino ad ora, quella di aver triplicato, da 2 a 6, le corsie stradali fra Cremona e Mantova. Alla faccia dei proclami degli ordini del giorno e delle solenni dichiarazioni programmatiche a favore del treno: ma questa è la solita roba per allocchi. La modernizzazione del territorio cremonese è un'altra cosa. Più seria. Come le autostrade per l'ovest e per l'est, da Barcellona a Kiev. Peccato che una buona legge regionale promossa dall'Assessore Massimo Corsaro (AN) che sveltisce le procedure, venga applicata dove non serve: che sia un tiro mancino di quelli dell'Ulivo della CentroPadane-A 21 (società che ha presentato il progetto e realizzerà l'opera) e dell'Assessore Lazzari, noto esponente dei DS cremonesi, d'accordo con l'Ulivo di Mantova per fare uno scherzo al giovane Assessore regionale ai Trasporti Massimo Corsaro che è di AN? Noi comuni mortali non riusciamo a comprendere queste sottigliezze: ma è carnevale e strade e autostrade sono piene dei soliti gaudenti buontemponi!


Soresina, 18 febbraio 2003

Ezio Corradi
Presidente Circolo Politico Culturale "S. Pertini"




La lettera è corredata da alcune foto della ferrovia Cremona-Mantova così come gli automobilisti vedono ai vari passaggi a livello e che dimostrano l'esistenza del sedime della ferrovia già predisposto per il 2° binario fino dalla apertura al servizio della linea il 6 settembre 1874: 1) in località S. Felice (frazione del Comune di Cremona) nei pressi del cavalcavia dell'autostrada A21 Brescia-Cremona-Piacenza, fra le stazioni di Villetta Malagnino e Cremona; 2) nei pressi della località Bicocca fra le stazioni di Villetta Malagnino e Gazzo Pieve San Giacomo; 3) fra Torre Picenardi e Piadena; 4) in località Pontirolo fra le stazioni di Torre Picenardi e Piadena; 5) fra Bozzolo e Marcarla in località Ponte sul fiume Oglio: quest'ultima foto mette in evidenza le pile del ponte già predisposte per il 2° binario che affiancano la struttura attuale dl ponte stesso.

(A titolo di cronaca va segnalato a pagina 1 dello stesso numero l'articolo dal titolo: "Comitati Autostrada Cremona-Mantova e Tirreno-Brennero con la Provincia di Cremona" che riferisce dell'incontro avvenuto il 19 febbraio 2003)


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