Gazzettino di Rovigo
13 settembre 1995

Per una migliore lettura riportiamo il testo:

L'affetto di un nipote per il nonno morto 44 anni fa ci ha fatto riscoprire una figura badiese che merita di essere ricordata. Il nipote è Sergio Corna, un milanese di 62 anni, il nonno è Gustavo Turola nato a Badia Polesine il 19 giugno 1870 e morto nella sua cittadina  l'11 dicembre 1951 presso la Casa della Divina Provvidenza: aveva sposato il 19 novembre 1896 Antonia Benato; la coppia risiedeva in Riviera S.Francesco, 19 l'attuale Riviera Matteotti: il 7 marzo del 1936 il trasferimento a Milano. Gustavo Turola aveva avuto quattro figli, tutti morti: Giulia 81900), Giulio (1903), Maria (1904) la medre di Sergio Corna e Dante detto Arturo (1905). << Da mesi assisto mio padre - ci ha detto Sergio Corna - ormai 92enne presso la sua abitazione.
Mettendo a posto le sue cose, ho trovato in un cassetto un articolo del Gazzettino del 12 dicembre 1951 nel quale si parla di mio nonno.
Però, senza volerlo, ne sono certo, il cronista annebbia gli ultimi anni della sua vita. E' vero, allora era ospite presso la Casa della Divine Provvidenza in via Santa Rosa, Istituto fondato e gestito a proprie spese dal benefattore Benato Vittorio stretto parente di Benato Antonia moglie del Turola, la quale ormai non vedente viveva a Milano assistita da figli e nipoti e rammaricati tutti di non poterla avvicinare al marito Gustavo essendo l'ospizio solo per uomini. Noi tutti a Milano abbiamo dovuto superare durante e dopo la guerra periodi molto difficili  e nonostante tutto mai era stato abbandonato dai figli. Credo che con questo mio appassionato appello possa essere ricordato con altre parole che restino non solo sulla carta ma anche nel cuore di tutti. Nel 1970 abbiamo riesumato i resti di nonno Gustavo sepolti a Badia Polesine e trasferiti prima di Chiaravalle al Monumentale di Musocco accanto alla moglie>> La povertà aveva diviso la coppia, ma l'affetto non è mai mancato.

Paolo Aguzzoni

Molte le opere in ferro battuto... dal Gazzettino del 12 dicembre 1951

Nella più squallida miseria è morto ieri l'artigiano Gustavo Turola di 81 anni. Da vari anni costretto all'inattività a causa della vecchiaia e degli stenti questo illustre artigiano aveva regalato a Badia molte opere degne di ricordo, in ferro battuto, e aveva allevato nella propria modesta officina una squadra eletta di lavoratori del ferro onesti quanto lui, bravi quanto lui era stato. Ricorderemo semplicemente il grande lampione all'angolo del Mercato Coperto, il tripode del monumento funebre del giovane Norsa nel nostro cimitero. Quanti lo conobbero e lo ebbero amico, e che ora commossi e riconoscenti per l'esempio ricevuto, gli hanno dedicato un'epigrafe una volta tanto sincera ed onesta, non sanno se rimpiangere di più in lui la valentìa dell'artista o la rettitudine dell'uomo il quale lavorando una intera vita conducendo un'esistenza più che modesta, fini i suoi giorni in maniera tanto misera.