Il modello è un veleggiatore da pendio abbastanza "estremo", con un discreto
carico alare e un profilo piuttosto sottile, i dati di cui sopra si riferiscono
all'esemplare realizzato da Andrea Sacchetti.
Ciò non toglie che se ne possa realizzare una versione più tranquilla impiegando
il profilo SN 44, che ha migliori caratteristiche di
portanza massima, e limitando il peso a 1800 gr, per un carico finale di circa 45 gr/dmq.
Nonostante che il modello sia stato pensato per volare senza direzionali, è utile
dire che Andrea ha sentito l'esigenza di adottarli dopo i primi voli, sono
stati quindi installati due direzionali di 0,6 dmq ciascuno in corrispondenza della
radice degli elevoni (come sul "pikachu" e sul
"rasoio").
La prima versione del modello, per un errore nel calcolo della quantità di
materiale necessaria alla costruzione, pesava 2350 gr per un carico alare di
60 gr/dmq: erano decisamente troppi, il modello si sedeva vistosamente in virata
e stentava a fare quota anche con condizioni discrete, indice che il Cp max
del profilo risultava insufficiente.
E' così iniziata l'opera di alleggerimento fino a rientrare nel peso massimo
previsto da progetto (2000 gr), ottenendo finalmente le prestazioni desiderate.
In vista della verniciatura, sono stati tolti altri 250gr (arrivando così ad
un totale di 1750 gr) ed il modello è diventato ancora più sfruttabile con
condizioni medie, sebbene ancora velocissimo, una picchiata si consuma in pochi
attimi e molta adrenalina, il massimo delle prestazioni "balistiche" lo si è
ottenuto comunque con il peso di 2000 gr.
Il volo del modello è teso e stabile sulla traiettoria, come per gli altri
tuttala il CG migliore è stato trovato al 18% della corda media aerodinamica,
corrispondenti a 210 mm dalla punta del modello (per i primi voli meglio metterlo
un po' più avanti per poi arretrare gradualmente riducendo eventualmente anche
le escursioni dei comandi).
E' difficilissimo da stallare ma, come già riscontrato per altri modelli con la
"cuspide", una volta stallato ci vuole molta quota per la rimessa.
Le virate risultano ben coordinate, grazie anche al leggero anedro (diedro negativo,
il ventre è allineato), che su una successiva versione mi proporrei di aumentare.
Inutile concludere che la caratteristica più saliente è la velocità, sia la normale
velocità di "crociera" che, soprattutto, l'impressionante velocità raggiunta al
termine di un'affondata, buon divertimento e... non perdetelo mai di vista!