Camerata 12, ossia il tatticismo al massimo livello; famosa per gli armadietti tattici sempre stipati (non pochi i problemi prima di ogni Controllo) e per la sua ricca dotazione di brande tattiche apprezzate da gran parte dei guerrieri dell'ala nord.

SANDRI STEFANO: di Caprino Veronese. Capocamerata. Un carattere chiuso che alla prima occasione buona si mostrava di una giovialità incredibile. Apprezzato nelle uscite per la sua indole di guerriero e di infaticabile camminatore. Una roccia dei controcarro. In Compagnia taciturno e riservato curava sempre con abnegazione la pulizia e l'ordine della camerata anche quando tale compito sarebbe stato di altri. Trascorreva il suo tempo libero con letture ispirate all' ambiente montano quali "il Subacqueo". Sempre formalissimo e impeccabile aveva qualche piccolo problema solo in alcuni dei primi contrappelli terminati con un candido: "Buonasera Sig. Tenente.".

VALLE FEDERICO: di Torino; da sempre possessore del po.vi. della camerata 12: wurstel con senape, brioches e dolci fatti in casa, nonchè moscato e bibite di ogni genere. Allegro e ciarliero, grande amante del "dolce far nulla" e delle licenze. Purtroppo trovava negli S. Ten validissimi oppositori a queste sue "tendenze" perdendo diverse battaglie. Grande "oratore", sfoggiava spessissimo il suo linguaggio colorito soprattutto in momenti di fatica o di crisi. Famosi sono rimasti gli epiteti rivolti alla sua automobile che (nello stile del padrone) non si è più mossa dal giorno del suo arrivo qui in Aosta.

VISMARA CARLO: milanese trapiantato sui laghi dove dice di lavorare ad un suo podere per diletto. Ha scelto la S.M.Alp. per perpetuare una sua tradizione familiare. Non ha mai dato a vedere segni di pentimento per questa scelta, neanche nelle uscite più dure, cercando sempre il senso del panorama e del bello: di qui il soprannome:"son contento". Esperto conoscitore della Valle d' Aosta che da civile scorrazza in lungo ed in largo, è riuscito a godersi appieno un solo weekend a "Courma" in quanto rientra anch'egli nella schiera degli "aficionados" della Cesare Battisti. Forte in ogni caso della sua filosofia ha sempre fatto buon viso a cattivo gioco. Famosi i suoi soliloqui al buio dopo il contrappello mentre è intento a prepararsi per la notte.

SCATARZI PAOLO: un tipo certamente simpatico forse anche per il fatto di essere cittadino dell'Urbe. Estroverso amante della montagna spera vivamente di rimanere qui al nord perchè tale scenografia è l'ispirazione per un poeta come lui. Da buon romano "caciarone" ed impulsivo, non mancava di impegnarsi in calorose discussioni . . . "sui m assimi sistemi", nè di profondersi in impegno per se per gli altri. Di lui rimangono famose le "licenze al cardiopalma" data la sua impareggiabile maestria nel cacciarsi nei guai poche ore prima di avere in mano "l'ambito papiro". Più di una volta stato visto tentare il suicidio dopo aver salutato il suo concittadino Astorri che partiva per la capitale.

VAI MARCO: torinese ed enologo, è stato uno dei nostri per molto tempo,ma poi purtroppo a causa di seri guai alle caviglie ha dovuto abbandonarci, ma non per questola nostra camerata potrà mai dimenticarsidi lui e del suo vino.

Camerata 12