Famiglia Cangià

(racconta Alfredo Cangià)

    Sono nato nel mese di settembre del 1945 e quindi non ho vissuto in prima persona le esperienze del periodo bellico. Posso però riportare alcuni episodi che da piccolo ascoltavo durante le conversazioni che i miei genitori avevano fra loro oppure con parenti e amici:

    In conseguenza di questa critica situazione, nacquero delle azioni di solidarietà nei loro confronti da parte dei vicini di casa: libanesi, siriani, greci e armeni. Gli aiuti venivano forniti sotto varie forme e qualche volta anche in denaro che penso non fu quasi mai restituito. Essendo cresciuto proprio nella casa dove i miei genitori si erano stabiliti al momento delle loro nozze, inizialmente non riuscivo a capire l’atteggiamento affettuoso, cortese, gentile e sempre disponibile di mia mamma verso tutti questi vicini di casa. Poi crescendo mi resi conto del motivo fondamentale: la riconoscenza per la solidarietà ricevuta.

    Mio padre, prima di sposarsi, aveva iniziato a svolgere un attività autonoma nel campo dell’edilizia. Al momento del suo internamento gli fu sequestrato sia l’ufficio sia ciò che c’era nel suo magazzino/deposito.

    Quando fu liberato dovette ricominciare da capo impiegandosi presso un egiziano, in precedenza suo concorrente. Dopo anni di duri sacrifici riuscì a mettersi per suo conto e, lentamente, mise in piedi la sua piccola impresa di costruzione che ovviamente dovette abbandonare quando rimpatriammo.

    Mostro alcuni documenti fotografici del periodo di prigionia di mio papà al Fayed. Sono documenti preziosi per me, messi in valigia di fretta e furia prima della partenza in quanto i miei non volevano portarli, invece ho trasgredito ed ecco che oggi abbiamo del materiale di una certa importanza. Non mi pento di aver disubbidito.

 
8 giugno 1943 - Vittorio, Maria, Enrico, Raffaella, Giosuè, ??  Enrico, terzo da sinistra
4 marzo 1944 - Giosuè, Raffaella, Enrico, Maria, Vittorio 4 marzo 1944 - Raffaella, Enrico, Maria, Giosuè, Vittorio

 

4 marzo 1944 - Enrico, Raffaella, Giosuè

 

Enrico, Raffaella, Giosuè In piedi da sinistra: ??, Giosuè Criscuolo,  seduti: Enrico Cangià, Mena Criscuolo, Alberto Meli

 

Ferruccio Ravasini terzo da sinistra, Enrico ultimo a destra

Nomi delle persone in questa pagina:

Enrico Cangià, mio padre

Raffaella Criscuolo, mia madre

Carmen Criscuolo, mia zia sorella di mia madre

Giosuè Criscuolo, mio zio fratello di mia madre

Alberto Meli, allora fidanzato di Mena, si sposarono dopo la guerra ed oggi vivono a Roma

Vittorio Cangià, fratello di mio papà, è deceduto a Melbourne, Australia

Maria Ellul Cangià, mia nonna, madre di Enrico e Vittorio, è deceduta a Melbourne, Australia

Ferruccio Ravasini, amico di gioventù di mio papà, è deceduto a San Paolo, Brasile.

 

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